Non tutti sanno che a Massa Marittina, in provincia di Grosseto, c’è un museo molto speciale: il Museo degli Organi Meccanici; un museo che tutti gli amanti della musica dovrebbero prima o poi visitare.
L’edificio in cui è situato il Museo è l’ex sede della chiesa di San Pietro all’Orto del 1197, prima chiesa di questa importante città, dentro la quale il popolo massetano, il 31 luglio del 1225 comprò la libertà dal vescovo Alberto costituendosi in Libero Comune. Durante i lavori di restauro sono venute alla luce, intere o in parte, le monofore e le bifore dell’antica chiesa medioevale. Frammenti del rosone della facciata e il tetto a capriata ricostruito nell’Ottocento. Sono stati riportati alla luce anche piccoli frammenti di affreschi attribuiti ad Ambrogio Lorenzetti.
Doveroso aggiungere che chi entra in questo luogo, respira la ricreata mistica atmosfera di una delle chiese medievali più significative della Maremma.
La Fondazione Museo S. Cecilia si è costituita nel 2002 per iniziativa del Dr Lorenzo Ronzoni, che ha messo a disposizione della Fondazione la sua raccolta di strumenti musicali consistente in un cospicuo numero di antichi organi meccanici del ’600, ’700 e ’800, nonché un nucleo di clavicembali e fortepiani che documentano l’evoluzione tecnologica e stilistica del pianoforte, simbolo eminente della civiltà musicale occidentale.
Museo unico in Italia, vuole dimostrare l’eccellenza raggiunta dal nostro Paese in quest’arte per la quale nei secoli scorsi fummo ammirati maestri in tutta l’Europa.
Gli strumenti esposti nel museo degli organi meccanici antichi vantano un raro esemplare di organo portativo di Carlo Traeri del 1686. Un organo positivo di Agostino Traeri del 1756. Due strumenti del Seicento Emiliano e dell’Italia centrale. Un magnifico esempio d’arte napoletana del 1742 di Domenico Magino. Un imponente organo siciliano del 1771 di Gaetano Platania.
Nel museo, inoltre, è documentata l’evoluzione tecnologica, stilistica e di gusto del pianoforte, simbolo eminente della civiltà musicale occidentale con un clavicembalo italiano a due registri della seconda metà del Seicento con dipinto ad olio del XVIII secolo di scuola romana sulla parte interna del coperchio. Un fortepiano italiano a coda della fine del XVIII secolo, tre fortepiano a coda: “Daniel Dorr” (inizio XIX sec.), “I.Bösendorfer” (1840 circa), “J.B.Streicher” (1860 circa) ed un pianoforte a coda “Blüthner” del 1904
Ci sono due ragioni fondamentali per visitare IL MUSEO degli organi meccanici antichi situato in Massa Marittima. La prima è la riscoperta dell’edificio ex sede della chiesa di San Pietro all’Orto (1197). Il recente restauro, che ha portato alla luce le bifore e monofore originali (in parte integre) e frammenti di affreschi attribuibili ad Ambrogio Lorenzetti, è riuscito a ricreare la mistica atmosfera della prima Chiesa di Massa Marittima, in cui “Il popolo Massetano comprò il 31 luglio 1225 la libertà dal Vescovo Alberto e servì ad uso di Cattedrale nella prima metà del secolo XIII”. (L.Petrocchi – Arte e storia di Massa Marittima 1900).
La seconda ragione è costituita dalla bellezza ed importanza degli strumenti esposti; un raro esemplare di organo portativo del 1686, due strumenti del Seicento Emiliano e dell’Italia centrale, un magnifico esempio d’arte organaria napoletana del ‘700; nonché altri di non minore bellezza ed importanza. Museo unico in Italia, vuole dimostrare l’eccellenza raggiunta dal nostro Paese in questa arte per la quale nei secoli scorsi fummo ammirati maestri in tutta Europa.
Nel Museo degli Organi inoltre è documentata l’evoluzione tecnologica, stilistica e di gusto del pianoforte, simbolo eminente della civiltà musicale occidentale, con un clavicembalo dipinto del ‘600 italiano, un fortepiano italiano a coda di autore ignoto della fine del XVIII secolo, un fortepiano a coda “Daniel Dorr” (inizio sec. XIX), un altro di “I.Bösendorfer” (1840 circa), un pianoforte a coda “J.B.Streicher” (1860 circa) ed un pianoforte a coda “Blüthner” del 1904.
MASSA MARITTIMA, città maremmana situata in provincia di Grosseto, è detta la “Gemma del Medioevo,” per la bellezza dei suoi edifici romanici, gotici e rinascimentali. Visitare questo splendido borgo medievale significa provare suggestioni “antiche”, quelle degli abitanti di un libero Comune in cui convivevano e ancor oggi convivono in perfetta armonia le architetture del paese religioso e di quello laico.
Come arrivare a Massa Marittima:
Da Bologna:
A1 Bologna – Firenze
Uscire a Firenze Signa
Prendere la statale Firenze-Pisa-Livorno
Prendere la A12 e uscire a Rosignano
Prendere la statale 1 fino all’uscita Massa Marittima.
Da Roma:
A12 Roma – Civitavecchia
Uscire a Tarquinia
Prendere la statale 1 fino all’uscita Massa Marittima.
Museo degli Organi Santa Cecilia
Corso Diaz, 28
58024 Massa Marittima (GR)
Tel. 0566.940282
Cell. 347.0854024
info@museodegliorgani.it