Il MUSE, il nuovo Museo delle Scienze di Trento, vale una visita sia per chi è nei dintorni della città, ma anche chi verrà appositamente, perché vale la pena di vederlo a costo di fare qualche km in più. Questo museo si presenta con innovative architetture firmate Renzo Piano ed è un luogo di cultura dove genitori e figli potranno fare esperienze insieme e scoprire l’ambiente in modo creativo e inusuale
Con una superficie complessiva di circa 19 mila metri quadrati, il MUSE – realizzato ad ovest del centro storico di Trento lungo la sponda sinistra del fiume Adige – punta a mettere al centro della riflessione la conoscenza dei fatti naturali e di quanto sia necessario prestare la massima attenzione al rapporto tra natura e modificazioni dell’ambiente provocate dall’azione dell’uomo.
Qui il visitatore può capire come la scienza e la tecnologia, se declinate in una prospettiva di sostenibilità, possano contribuire a trovare buone soluzioni per il futuro del Pianeta Terra. Il tutto viene presentato con un linguaggio chiaro e con apparati espositivi e scenografie capaci di trasformare l’entrata in questa realtà in un gradevolissimo e, divertente, viaggio di conoscenza. Il centro propone un’esperienza “viva”, pensata soprattutto per i giovani e per le famiglie: un luogo dove divertimento e apprendimento si accompagnano al piacere della scoperta di fatti sorprendenti e inattesi. Ereditando la tradizione centenaria del Museo Tridentino di Scienze Naturali, il nuovo MUSE costituirà il fulcro di un progetto di riqualificazione urbana di un’area industriale dismessa, affidato alla firma del grande architetto Renzo Piano.
L’edificio propone una perfetta integrazione tra la forma architettonica e la funzione espositiva, con le grandi falde inclinate che generano un rimando immediato alla verticalità alpina, ed è in grado di offrire ambienti altamente immersivi con “effetti speciali”, che portano il visitatore a provare la stessa emozione degli scalatori impegnati sulle pareti dolomitiche o degli sciatori lanciati nelle spericolate discese lungo i canaloni nevosi.
A partire dalle numerosissime piste di impronte di dinosauri presenti sulle Alpi, ospita la più ricca esposizione di dinosauri della regione alpina. Una sezione al piano interrato, nella galleria, racconta l’evoluzione della vita sulle Dolomiti, sulle Alpi e nel resto del pianeta a partire da 250 fino a 65 milioni di anni fa. Tra le molte cose sono esposti i calchi di 3 grandi rettili: un Triceratopo ed un Ophtalmosaurus provenienti dall’America ed un Dilophosaurus direttamente dall’originale in Cina. Il criterio seguito è quello della “gravità zero” che colloca su una sorta di montagna immaginaria gli animali esposti; al centro della mostra, sempre sospeso, è posto lo scheletro di una balena.
Ci sono poi i manufatti dell’Uomo di Neanderthal, le prime pietre dipinte e le armi in selce scheggiata dei cacciatori preistorici dell’età glaciale. Questo permette di toccare con mano fossili e minerali, di osservare reperti naturalistici al microscopio e, per i più piccini, lo spazio “Maxi Ooh!” consente di vivere un’esperienza emozionante attraverso stimoli sensoriali, reali e virtuali.
Infine, concluso il percorso naturalistico alpino, il visitatore giunge in una grande serra con piante vive che ripropongono l’ambiente di una foresta tropicale montana della Tanzania, un frammento di foreste dell’Eastern Arc, una delle più importanti catene montuose dell’Africa orientale. Un grande stimolo per riflettere sull’urgenza di guardare alle questioni ambientali in una prospettiva planetaria.
Anche la scienza e la tecnologia sono presentate in modo accattivante. Uno spazio “hands-on” ospita esperimenti scientifici in forma di installazioni con cui interagire attivamente. Una sorta di palestra della scienza dove, con leve e ingegno, si può andare alla scoperta dei principi di fisica e meccanica. In collaborazione con la rete globale dei FabLab, il museo ospita una piccola officina-laboratorio aperta al pubblico che offre strumenti per la “personal digital fabrication” come stampanti 3D, laser cutter, plotter e processori Arduino.
Un luogo nel quale genitori e figli potranno fare esperienze insieme e scoprire l’ambiente in modo creativo e inusuale.
MUSE – Il nuovo Museo delle Scienze a Trento
Corso del Lavoro e della Scienza, 3 – 38123 Trento