Lifestyle-Musei per bambini: dove la scoperta si fonde con il gioco
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Lifestyle-Musei per bambini: dove la scoperta si fonde con il gioco

26/05/2014
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Musei per bambini, dove la scoperta si fonde con il gioco e in cui la parola d’ordine è sperimentare. Questo potrebbe essere lo slogan dei musei pensati (davvero) per i bambini. Addio teche polverose, perché la conoscenza deve essere divertente. E lo diventa solo se il bimbo è libero di esplorare ed esaudire la sua curiosità.

Se l’idea di una visita al Museo fa sbadigliare per primi voi genitori, significa che pensate a lunghi giri obbligati, magari con la scuola, tra sale in religioso (e noioso) silenzio. Per fortuna, negli ultimi 10-15 anni, anche in Italia è arrivata la lezione dei cosiddetti Children’s Museums: l’apprendimento passa attraverso l’esperienza diretta.  La possibilità di interagire con oggetti reali aiuta il bambino a imparare e stimola la sua curiosità senza annoiarlo. Da questa visione è nato il “metodo Hands-on”, letteralmente mani sopra, comune agli spazi nati per i più piccoli. Ecco allora, che la dimensione interattiva diventa centrale tra exhibit (macchine interattive), installazioni multimediali, attività ludiche o percorsi creativi che chiamano in causa i 5 sensi.

Il gioco accompagna la scoperta e si trasforma in momenti di sperimentazione nei laboratori, ormai sempre più diffusi. Ecco una piccola selezione dei principali, e più innovativi Musei per i bambini in Italia, fatta dal sito specializzato nostrofiglio.it , un sito davvero molto interessante e ben fatto che consigliamo a tutti coloro che hanno figli.

VALLE D’AOSTA

Alpi dei ragazzi Forte di Bard (Bard). Per tutte le info, ecco il sito  

Il polo museale di Forte di Bard dedica ai più giovani un grande spazio ludico interattivo che simula la scalata del Monte Bianco. In un affascinante percorso tra 9 sale a tema, i ragazzi (ma anche gli adulti) possono scoprire ogni aspetto della montagna e dell’alpinismo. Muniti di vere imbragature e corde, i piccoli visitatori sono messi alla prova con giochi e attività per organizzare l’escursione dalla A alla Z. Alla fine dell’arrampicata, in base al punteggio raggiunto (segnato su apposite schede), si confronteranno con i 4 profili di alpinisti (dal più sprovveduto a quello super esperto) illustrati nella prima stanza.  Dopo la preparazione delle prime due sale (la seconda descrive il paesaggio con testi e immagini), il viaggio entra nel vivo nella zona Rifugio: qui occorre stabilire l’itinerario consultando il meteo in tempo reale e un tavolo interattivo permette di scegliere gli oggetti più adatti da infilare nello zaino. Nella tappa successiva, la sfida è attraversare un ghiacciaio, simulato da un “sensitive floor” e da suggestive proiezioni ed effetti speciali. È poi il momento di cimentarsi con il passaggio in cresta che mette a dura prova l’equilibrio su una superficie curva e irregolare in un clima piuttosto ventoso (la potenza della tecnologia!). Finalmente, ecco la vetta, dove i piccoli sportivi sono immortalati in una foto ricordo e hanno l’opportunità di conoscere le imprese dei grandi alpinisti. Si chiude in bellezza, nell’ultima sala, con la comparsa a sorpresa di uno yeti, ricostruito in 3D e di un filmato sui ghiacci.

E per chi si ferma qualche giorno in più nelle vicinanze, non dimentichiamo che per tutta la famiglia il Forte ospita il grande Museo delle Alpi. Lungo 29 sale, ecco un “viaggio” multimediale che esibisce un approccio all’avanguardia, alla scoperta dell’universo fisico, geografico e simbolico delle Alpi.

  PIEMONTE

  MA Museo A come Ambiente (Torino). Per tutte le info, ecco il sito

  In questo spazio museale (unico in Europa), interamente dedicato alle tematiche ambientali, la dimensione interattiva, ludico e sperimentale è assolutamente di casa. Ispirato alla filosofia dei Children’s Museums e dei Science Center, il Museo si rivolge a tutta la famiglia e a un pubblico di ogni età che abbia voglia di conoscere “giocando”. Con la complicità delle tecnologie e di macchine “da toccare” (exhibit), qui la noia è bandita anche per i più giovani.

La scoperta del mondo che ci circonda, attraverso le 5 macro sezioni, Energia, Acqua, Rifiuti, Trasporti, Piccolissimo, offre diversi livelli di esplorazione in base all’età. E non c’è rischio di sbagliarsi perché le mascotte, Dina, Rina, Erre e Lina accompagnano i più piccoli, mentre Eco e Gaia si occupano di spiegare gli argomenti più complessi a ragazzi e adulti. A disposizione anche tanti laboratori (con un’offerta che cambia e sempre nuove proposte) per approfondire i temi delle zone espositive.

LOMBARDIA

Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci (Milano) Per tutte le info, ecco il sito  

È una grande (e ricca!) scatola che racchiude tanti “mattoncini colorati”: a ogni visitatore spetta il compito di incastrarli in base ai suoi interessi e all’età. Il Museo è infatti organizzato in dipartimenti tematici – Materiali, Trasporti, Energia, Comunicazione, Leonardo Arte&Scienza, Nuove Frontiere, Scienze per l’infanzia – che favoriscono la scelta di percorsi liberi e indipendenti.  Ogni sezione ospita attività educative, workshop, progetti sempre nuovi (grazie al lavoro di studio e ricerca dei dipartimenti) e laboratori interattivi. Questo approccio, comune a tutte le zone espositive, riesce a stimolare e incuriosire anche i più piccoli. Ecco, allora, che perfino la chimica diventa affascinante se si può “pasticciare” tra fiamme, cartine e soluzioni per scoprire le proprietà delle sostanze (i.lab Chimica e materie plastiche). E anche un concetto astratto come quello di energia risulta più comprensibile e interessante costruendo un forno solare.  Il calendario delle attività non esclude nemmeno i bambini di 2-3 anni: a loro è riservata l’area i.lab dei piccoli, dove hanno l’opportunità di sperimentare in modo divertente.

Nell’area Nanotecnologie (dipartimento Nuove Frontiere), i più grandicelli (10-12 anni) possono incontrare Luca e Giorgio, i due ricercatori dell’Università degli Studi di Milano che lavorano nel laboratorio del Museo. Ma cosa è una nano-particella? Basta partecipare agli incontri in programma il fine settimana per scoprirlo. Durante i weekend, fino a giugno, continuano anche gli appuntamenti sull’alimentazione (che tanto successo hanno riscosso la scorsa stagione) per i piccoli visitatori: un’occasione per conoscere gli aspetti più scientifici e le tecnologie dietro il cibo.

Le numerose iniziative del Museo cambiano spesso e sono segnalate sul sito (peraltro molto ben fatto). Vale la pena controllare regolarmente e, magari, scegliere insieme ai propri figli un possibile itinerario per la visita.

Museo del Giocattolo e del Bambino due sedi – Cormano Milano e Santo Stefano Lodigiano.  Per tutte le info, ecco il sito

Appena fuori Milano (Cormano) e nei dintorni di Piacenza (Santo Stefano Lodigiano) si trovano le due sedi del Museo del Giocattolo e del Bambino. In questi luoghi un po’ appartati, all’interno di un ex cotonificio del ‘900 e di un casolare sulle rive del Po, la magia dei “vecchi” giocattoli invade le sale. Un tuffo nel passato tra bambole, pupazzi, soldatini, casette, carretti e automobiline che raccontano brandelli di storia, dal 1700 al 1950.

Lo spazio di Cormano ospita una collezione di 1.000 oggetti d’epoca, mentre quella di Santo Stefano Lodigiano ne accoglie 2.000, a parte il numero l’impostazione delle due sedi è poi la stessa: un viaggio tra i giocattoli, le loro caratteristiche, e i mutamenti del contesto culturale e sociale.

Accanto a tante attività per le scuole, offerte da entrambe gli spazi, a Cormano vengono organizzati i Laboratori per le Famiglie ogni domenica (alle 15.30). Il mese di marzo è dedicato agli animali per costruire un intero zoo mirabolante, mentre per il 24, 25 aprile e 1 maggio è prevista una Caccia al tesoro nel museo. La quota di partecipazione è di 5 euro e occorre prenotare al numero 340 1509192. Il programma è pubblicato sul sito ogni trimestre.

VENETO

Collezione Peggy Guggenheim Venezia, Per tutte le info, ecco il sito  

Le opere dei grandi artisti del XX secolo? Che noia… Un quadro non è così attraente per un bimbo ma il discorso cambia con il Kids Day, un programma nato appositamente per avvicinare il giovane pubblico, tra i 4 e i 10 anni, all’arte moderna e contemporanea.

Ogni domenica (dalle 15 alle 16.30) i piccoli visitatori sono accompagnati in un (breve!) tour del museo focalizzato su una tematica a cui segue un laboratorio nella biblioteca o nel giardino delle sculture. Si parte da una tecnica, un movimento, un gioco e lo si “trasforma” in pratica liberando la creatività. L’approccio alle attività stimola la curiosità e permette anche ai più piccoli di imparare giocando.  Ai bambini è dedicato anche il nuovo ciclo di appuntamenti “Arte & Scienza al Museo” (in collaborazione con la Fondazione Marino Golinelli di Bologna) che avrà luogo da marzo a giugno: un’occasione per scoprire i segreti di geometria, astronomia, genetica insieme a scienziati e artisti. La partecipazione è gratuita con prenotazione obbligatoria al numero 041.2405444/401.

FRIULI VENEZIA GIULIA

Science Centre Immaginario Scientifico Trieste.  Per tutte le info, ecco il sito   

In questo centro vicino al mare, l’innovazione e il divertimento sono gli ingredienti essenziali per accompagnare i bambini alla scoperta della scienza. Basato sulla concezione dell’apprendimento attraverso il gioco, il Museo mette al primo posto l’interattività e sfrutta un mix di tecnologie per creare percorsi tematici. “Vietato non toccare” potrebbe essere lo slogan delle tre sezioni, Fenomena, Kaleido e Cosmo che ospitano collezioni, exhibit, grandi schermi e installazioni multimediali. Nell’area Fenomena, tante “macchine da toccare” svelano in diretta i principali fatti scientifici con esperimenti e dimostrazioni secondo percorsi tematici: “Specchi”, “Suoni”, “Luci e ombre”, “Moti”, “Forme”, “Percezioni”. Lo spazio Kaleido è un ambiente multimediale che cambia e si rinnova sempre per offrire nuove esperienze e mostre-eventi coinvolgenti.

Infine, Cosmo è un planetario con una cupola rigida (5 metri di diametro) che mostra un cielo animato da 1.600 stelle. Un esperto aiuta i bambini a conoscere i misteri della volta celeste tra costellazioni, sistema solare e Luna.

LIGURIA

La Città dei Bambini e dei Ragazzi, Genova. Per tutte le info, ecco il sito 

Nata nel 1997 in collaborazione con La Cité des Enfants di Parigi, la Città dei Bambini è un grande spazio che si rivolge ai bambini dai 2 ai 12 anni e alle loro famiglie. Sulla scia delle migliori esperienze europee, qui si scoprono i misteri di scienza e tecnologia giocando. Ben 90 installazioni interattive scandiscono la visita. Ai più piccoli (2-3 anni) è dedicata un’apposita area dove c’è un bel bosco, tutto da esplorare con tanti prati, alberi, grotte, anfratti e casette. Occorre anche guadare il fiume e superare difficili passaggi: un percorso ideale, insomma, che stimola l’attività psicomotoria e quella sensoriale.  Nella zona per il pubblico tra i 3 e i 5 anni, ci si può cimentare nel lavoro di un “vero” cantiere. Basta indossare l’elmetto e lanciarsi tra costruzioni e transenne. Questo spazio forse piacerà più ai maschietti, tutti i bimbi nella fascia d’età non sapranno resistere all’area Mani in acqua (muniti di grande grembiule impermeabile) e a quelle dedicata alle Scoperte.

La sezione per i più grandi, 6-12 anni, offre la possibilità di misurarsi con il mondo e le sue leggi nascoste in modo pratico. Qual è il segreto delle enormi bolle di sapone? Come funziona la tv? È facile capirlo all’interno di un vero studio. Da non perdere poi la cascata di sabbia e la parete digitale dove ci si può arrampicare. Ricordiamo che la Città dei Bambini e dei Ragazzi fa parte dell’universo AcquarioVillage che comprende altri luoghi (Acquario, Biosfera, ascensore Bigo, Galata Museo del Mare), tutti visitabili separatamente. Chi decidesse di fermarsi a Genova per qualche giorno, può pensare a un biglietto cumulativo.

TOSCANA

Museo dei Ragazzi in Palazzo Vecchio, Firenze. Per tutte le info, ecco il sito   

Da ormai oltre 10 anni, l’icona di Firenze, il Palazzo Vecchio (o Palazzo della Signoria) ospita nella reggia di Cosimo I e, in parte, nei Quartieri Monumentali il Museo dei Ragazzi. Qui non dominano le ultime tecnologie ma il fascino della storia prende vita tra racconti animati, teatri a misura di bambino, atelier, giochi di ruolo e percorsi segreti in compagnia dei personaggi della corte (anche di volatili e topini).

Per i più piccoli (3-10 anni) sono organizzate diverse visite-gioco che mostrano le sfarzose sale del Palazzo e svelano la vita di corte. E se le guide sembrano uscite direttamente dal ‘500 e indossano vesti d’epoca, la magia è assicurata. La balia dei principini racconta ai bambini le abitudini della famiglia de’ Medici e la duchessa Eleonora di Toledo in persona risponde a tutte le domande dei piccoli ospiti.

Nei due teatri del Museo, sono messe in scena piccole pièces che rappresentano la condizione delle donne e dei poveri, la cultura della salute e del corpo, l’educazione dei bambini nel Rinascimento.

Un’esperienza decisamente interessante si può provare nell’atelier di pittura: la creazione di un affresco, su una base di terracotta naturale, con le tecniche in voga tra ‘400 e ‘500.  Le numerose attività in programma sono proposte a rotazione, è opportuno, quindi, chiamare per informazioni al numero 055 2768 22.

LAZIO

Explora – Il Museo dei Bambini, Roma. Per tutte le info, ecco il sito 

Niente limiti alla curiosità e alla voglia di esplorare liberamente. Questo potrebbe essere il motto del Museo dei Bambini che non propone visite guidate perché sostiene il valore della scelta autonoma dei piccoli ospiti. Che hanno a disposizione circa due ore (gli ingressi sono soggetti a turni per non creare sovraffollamento) per girovagare nella città a misura di bambino ricostruita al piano terra del padiglione. Tra le installazioni permanenti – banca, fontana, supermercato, ufficio postale, orto, area del riciclo… – l’unica regola è toccare, giocare e sperimentare. Tutti principi alla base della nascita di Explora che è stato progettato anche con la collaborazione dell’Istituto di Psicologia del CNR.

All’interno della città, ogni gioco ha un bollino che indica la fascia d’età adatta, 0-3 anni, 3-6 anni e 6-12 anni: in questo modo le famiglie possono scegliere il percorso migliore insieme al loro bimbo. Per i più piccoli (sotto i 3 anni) al primo piano c’è l’area “Piccoli Exploratori” e lo spazio dedicato alle mostre temporanee e ai laboratori. A proposito di novità, dal mese di febbraio è partita la mostra-gioco “Matematica senza numeri”, un percorso interattivo per i bimbi dai 3 ai 12 anni (da martedì a venerdì alle 17.00 , weekend secondo turni dal mattino). Per conoscere le attività in programma, si può consultare il calendario online.

CAMPANIA

Science Centre – Città della Scienza Napoli.  Per tutte le info, ecco il sito 

Se pensate che la scienza sia troppo impegnativa per i bambini, sbagliate di grosso. Soprattutto nel caso della Città della Scienza che ha un’intera sezione (di 700 mq) interamente dedicata al pubblico da 0 a 10 anni. Una sorta di museo per i più giovani dentro quello per i visitatori di ogni età. In più, “L’officina dei piccoli”, questo è il nome dello spazio, è nata con la collaborazione diretta dei ragazzi che hanno contribuito a realizzare oggetti e strutture di supporto (secondo il modello della Progettazione Partecipata con la metodologia E.A.S.W, European Awareness Scenary Workshop).

All’ingresso dell’area, un’installazione interattiva “Bit” accoglie i bambini e spiega in modo divertente il percorso, pensato per stimolare i 5 sensi, tra tanti exhibit tutti da scoprire e toccare. Qualche esempio? La “Matassa olfattiva”, una semisfera acrilica con tubi esterni, invita i bimbi a riconoscere i diversi odori; la “Parete tattile” ha tante cavità dove infilare le mani per scoprire quali oggetti siano nascosti e la “Scatola sonora” è un’installazione sonora che emette suoni eterogenei e suggestivi che i piccoli devono individuare e poi tradurre in disegni. E chi volesse guardare le stelle, può ammirarle nel “Planetario dei piccoli” (il museo ne ha anche un altro più grande, per tutti, con una cupola di 10 m di diametro).

Per i piccolissimi, da 0-3 anni, è presente una zona attrezzata per giocare e muoversi liberamente tra cui uno scivolo che finisce in una sorta di piscina piena zeppa di palline: attività questa universalmente molto gettonata tra i bimbi. Infine, non dimentichiamo che il centro propone anche mostre temporanee ed eventi.

Immagine copertina di Oleksandr P https://www.pexels.com/it-it/foto/infanzia-bambini-museo-intrattenimento-5578920/

 

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