Rinunciare ai dolci? Non serve, lo spiega la biochimica degli alimenti
Quando siamo a tavola la scelta dei dolci genera conflitti da una parte con la bilancia, se decidiamo di mangiarli e dall’altra con gli umori quando invece rinunciamo.
Tuttavia, si dice “dulcis in fundo” a riprova che il momento più gratificante di un’esperienza sia quello finale.
Il sospetto che facciano ingrassare non è più discutibile, ma sappiamo perché? Esiste una valida alternativa che sia dolce e golosa ma che non faccia ingrassare (o dimagrire addirittura)?
Ecco alcuni importanti suggerimenti di Paolo Bianchini, consulente nutrizionale e nutraceutico di Salò e autore del Metodo Bianchini, per conoscere i limiti dei dolci che siamo abituati a comprare sugli scaffali e quelli che abbiamo finora cucinato.
Ecco una guida per imparare a distinguerli, combinarli e cucinarli ‘home made’ senza effetti sulla linea.
“È un punto dolente quello del dolce, sia che si tratti di colazione, merenda o fine pasto. Spiego sempre volentieri la differenza tra i dolci che vediamo sugli scaffali e quelli preparati facilmente a casa secondo il mio Metodo che non fanno ingrassare. È fondamentale saper scegliere gli ingredienti, non perché siano impossibili da trovare, ma solo perché non si conoscono i meccanismi della biochimica che guidano la selezione tra quelli che fanno bene al corpo. Un esempio di queste settimane è quello del cioccolato. È sempre meglio prendere quello con una concentrazione che parte dall’85%, senza zucchero aggiunto. Essendo un carboidrato andrebbe assunto insieme a una proteina (es. grana, affettato). È un ottimo spuntino di metà mattina o pomeriggio, ma è meglio evitare di mangiarlo con la frutta secca che è un grasso che contiene anche carboidrati. È fondamentare selezionare gli alimenti, sapere come combinarli e dosarli correttamente come nel caso dei dolci da forno o al cucchiaio che il mio Metodo prevede”, spiega Bianchini.
Tutta colpa (o merito) della biochimica (e dell’insulina)
È semplice il motivo per cui è sempre meglio controllare l’assunzione dei dolci, ma soprattutto dover rinunciare quando si vuole perdere peso.
“I dolci fanno ingrassare perché contengono ingredienti come lo zucchero o la farina che alzano la glicemia e il nostro organismo di conseguenza come risposta, produce elevate quantità di insulina. L’insulina è uno degli ormoni ingrassanti per eccellenza. Non c’è distinzione tra un dolce fatto in casa e uno industriale: entrambi fanno ingrassare”, afferma Bianchini.
“L’aggravante per quello industriale è che contiene anche conservanti, coloranti, edulcoranti, emulsionanti che possono essere anche cancerogeni. Questo spiega perché per perdere peso è necessario rinunciare ai dolci. Le ricette classiche sono rivolte esclusivamente a soddisfare il palato, non possono essere dimagranti, nemmeno assunte la mattina, nemmeno mangiate in poche quantità”, continua l’esperto.
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Conoscere i meccanismi della biochimica degli alimenti significa anche sapere come selezionare, combinare e dosare gli ingredienti.
“I dolci da forno del Metodo Bianchini contengono come base farina di frutta secca (noci, nocciole, mandorle, pistacchi) che hanno un’elevata percentuale di grassi (ma anche carboidrati), senza glutine. I dolci al cucchiaio invece contengono come ingrediente base panna o mascarpone. Tutti hanno anche le uova. Oltre a questi ingredienti base ci possono essere in aggiunta frutta, cacao, cocco, spezie varie. Come dolcificante usiamo il fruttosio che non alza la glicemia. Per essere dimagranti devono contenere tutti i macronutrienti (proteine, carboidrati e grassi) nelle giuste proporzioni in modo da non alzare la glicemia e di conseguenza l’insulina”, aggiunge Bianchini.
Dolci golosi e in quantità libere, fin da subito
Il Metodo Bianchini oltre a concede dolci super golosi (come muffin al cioccolato, torte, semifreddi) non limita l’uso di quantità.
“I dolci da me ideati sono studiati appositamente per non innalzare la glicemia. Sono bilanciati dal punto di vista nutrizionale perché contengono sempre i 3 nutrienti essenziali: carboidrati, proteine e grassi nelle corrette proporzioni. In questo modo si ha un’idonea risposta ormonale con un bilanciamento tra insulina e glucagone. Per questo motivo sono molto sazianti e se ne possono mangiare liberamente. Chi inizia il mio Metodo e opta per la colazione dolce, nel primo mese può mangiare i dolci liberamente la mattina accompagnati da un caffè o tè oppure anche a fine pranzo. Dal secondo mese, invece, possono essere mangiati anche dopo cena. Dal mantenimento in poi si inseriscono anche come merende a metà mattina e metà pomeriggio. Chi invece ha già un peso forma, mangiando i nostri dolci non dimagrirà ma semplicemente imparerà a soddisfare il palato con un’attenzione particolare anche alla salute e al benessere psico-fisico“, spiega l’esperto.
Non serve essere cuochi esperti
Gli ingredienti sono facilmente reperibili e semplici da lavorare.
“Le preparazioni non sono difficili da eseguire e a dirlo sono soprattutto le persone che seguono il mio Metodo. Si trovano in qualsiasi supermercato e si possono preparare anche qualche giorno prima, surgelare già porzionati e scongelare la sera prima di mangiarli. Per chi non avesse nessuna base abbiamo creato anche un video corso di pasticceria con un pasticcere professionista: https://video.metodobianchini.it/courses/corso- pasticceria/“, conclude Bianchini.
Ricetta biscotti
Ingredienti
80 gr di fruttosio
50 gr di burro chiarificato naturalmente privo di lattosio
130 gr di mandorle tritate fini
20g di mandorle tritate grossolanamente
60 gr di cacao amaro
1 cucchiaio di cannella in polvere
Procedimento
Con l’aiuto di uno sbattitore elettrico, crea una crema spumosa mescolando le uova e il fruttosio. Inserisci anche il burro chiarificato nel composto di uova e fruttosio nella stessa ciotola, a mano, incorpora tutti gli altri ingredienti.
Forma dei cubetti e poggia sulla carta da forno, distanziandole tra loro. Prima di infornare, decora con mandorle tritate grossolanamente.
Cuoci a 185 C° per circa 10-15 minuti (o finché i biscotti non creino una pellicina lucida, all’esterno).
Varianti
Aggiungere ¼ di cucchiaio di zenzero in polvere o di pepe nero.
Ricetta crema di mascarpone e frutti di bosco
200gr di frutti di bosco
125 gr di mascarpone
2 albumi
100 ml di panna liquida fresca
15 gr di fruttosio
Procedimento
Lavate i frutti di bosco e lasciateli leggermente asciugare. Montate a neve ben ferma gli albumi con 10 gr di fruttosio, montate anche la panna e mettete entrambi da parte.
In una ciotola amalgamate con le fruste il mascarpone a 5 gr di fruttosio, fino ad ottenere un composto omogeneo. Incorporate la panna montata con la crema di mascarpone con un cucchiaio di legno e infine piano piano gli albumi montati a neve mescolando dal basso verso l’alto, amalgamando bene tutto, versare il composto nelle coppette, non a filo ma lasciando lo spazio per i frutti di bosco.
Trasferite la crema in frigo e dopo circa un’ora (o la mattina successiva) completate aggiungendo i frutti di bosco.
Si consiglia la preparazione la sera prima.
Copertina Foto di Suzy Hazelwood: https://www.pexels.com/it-it/foto/cheesecake-1126359/
Foto di Lisa Fotios: https://www.pexels.com/it-it/foto/cioccolatini-e-lamponi-918327/
Foto di Andrea Piacquadio: https://www.pexels.com/it-it/foto/nonna-pensierosa-con-la-nipote-avente-una-conversazione-interessante-mentre-si-cucina-insieme-nella-cucina-moderna-leggera-3768146/