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Accreditamento del sistema sangue italiano
Attualità

Accreditamento del sistema sangue italiano

10/07/2015

Il percorso di accreditamento del sistema trasfusionale italiano è iniziato nel 2007, quando sono state recepite le direttive europee, con le quali si fissavano standard comuni di qualità, sicurezza per la raccolta, il controllo, la lavorazione, la conservazione e la distribuzione del sangue e degli emocomponenti. L’iter si è concluso a giugno di quest’anno, quando è scaduto il termine ultimo per completare il percorso di accreditamento del sistema.

Si dichiara soddisfatto il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo.

In una nota inoltrata ad Avis, questi definisce il risultato ottenuto come ”traguardo importante per il sistema trasfusionale nazionale”. Il sistema, del resto, è complesso a livello organizzativo: ci sono 280 servizi trasfusionali e 2.350 unità di raccolta e a livello regionale sussistono disomogeneità nelle procedure per l’autorizzazione e accreditamento. Nonostante ciò, parliamo di un sistema pubblico autorizzato e accreditato, tale da garantire l’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza trasfusionale, che fornisce a tutti i cittadini standard di prodotto e di servizio verificati, trasparenti e di qualità e sicurezza elevate.

L’altro ieri Vincenzo Saturni, presidente di Avis nazionale, si è espresso in merito sullo sfondo di un convegno.

L’Avis aveva domandato il rispetto della data del 30 giugno, in considerazione di quanto fatto dal volontariato del sangue: si tratta di oltre 1.700.000 donatori, i quali in Italia agiscono anonimamente, volontariamente, con prelievi di sangue periodici, senza essere retribuiti, operando con senso della responsabilità.

Che cosa è stato fatto? Sono state coinvolte le associazioni di donatori in attività su tutto il territorio: esse promuovono la donazione del sangue e in alcune regioni raccolgono sangue ed emocomponenti in convenzione con le strutture ospedaliere pubbliche. E’ in tal modo che si raggiunge l’autosufficienza a livello locale e nazionale. Avis ha agito tempestivamente per garantire la conformità delle sue unità di raccolta. L’accreditamento entro i termini muove a favore della serietà e la professionalità di tutto il sistema trasfusionale italiano, che è internazionalmente riconosciuto.

Un bilancio accurato

Con il Ministero della Salute e il Centro nazionale sangue sarà steso un bilancio accurato. Il risultato è epocale per il sistema sangue italiano. Continua Vincenzo Saturni: “il lavoro svolto in questi mesi è servito a completare con successo tutto il percorso elevandone ulteriormente la qualità ad esclusivo beneficio dei donatori e dei malati”.

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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