Ieri e oggi all’Expo di Milano un evento internazionale per “Contrastare il crimine alimentare, rafforzare la sicurezza alimentare” (“Fighting food crime, enforcing food safety”)
Hanno organizzato queste due giornate il Ministero della Salute, il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali il comando generale dell’Arma dei Carabinieri.
Secondo il ministro Beatrice Lorenzin, con l’occasione dell’Expo il tema della sicurezza alimentare deve trovare spazio nelle relazioni internazionali. Il sistema di controlli in essere in Italia portano la Penisola alla leadership mondiale sul tema. Ieri si è tenuta una conferenza internazionale, nel corso della quale sono state illustrate le migliori pratiche oggi attuate a livello delle diverse aree geografiche (Europa, Americhe, Africa, Asia) e le forme nelle quali si coopera a livello internazionale, al fine di prevenire e contrastare gli illeciti nel settore alimentare.
La giornata di oggi
Oggi si torna entro i confini, mostrando la realtà produttiva italiana e l’azione dei tecnici, attuando visite in allevamenti e stabilimenti produttivi delle filiere lattiero-casearia e della carne. Sono presenti delegazioni da più di trentacinque Paesi. Secondo il ministro della Salute e Andrea Olivero, viceministro alle politiche agricole, alimentari e forestali, per tutelare la salute dei cittadini nell’ambito della sicurezza alimentare è richiesta una collaborazione costante e fattiva di tutti coloro che lavorano nella produzione, trasformazione, distribuzione e somministrazione del cibo. In monitoraggio e vigilanza devono operare virtuosamente le pubbliche amministrazioni, a livello centrale, regionale e locale. Le aziende devono praticare l’autocontrollo e dal canto suo il settore pubblico deve potenziare le proprie capacità di comunicazione e intervento.
L’Italia deve far sì che conti la sua tradizione agroalimentare e culinaria, che deve essere salvaguardata. Devono andare di pari passo benessere dei cittadini e tutela del primato alimentare.
Il Ministero della Salute è l’autorità competente in materia: coordina Regioni e Province autonome e indirizza gli organi del Servizio sanitario nazionale.
Frodi nel settore alimentare
Il giro d’affari che sta dietro al cibo è ingente ovunque. Si può essere attratti, dato l’interesse per il settore, da facili guadagni. Lo scrupolo per la salute dei cittadini, invece, deve essere al primo posto.
Questo tipo di reato non è identificato espressamente nel nostro ordinamento, ma è perseguibile in quanto ricade in altre fattispecie penali. La Commissione europea mostra interesse in merito alle frodi alimentari e l’Italia partecipa attivamente. L’obiettivo è creare una rete da affiancare agli organi di Polizia, con la quale intraprendere un dialogo costante. Progetti in corso riguardano organismi civili e di Polizia affiancati nel contrastare le frodi. Quello degli integratori alimentari è uno degli ambiti toccati.