Agisce sulle persone l’effetto gregge
Che cosa avviene quando ci troviamo in situazioni non chiare, delle quali è difficile trovare il bandolo della matassa? Se le persone davanti a noi sembrano sapere dove andare, tendiamo a seguirle. E’ l’effetto gregge. Uno studio italo-tedesco ha preso in considerazione questo effetto. Da notare la partecipazione dell’Istituto per le applicazioni del calcolo del Consiglio nazionale delle ricerche (Iac-Cnr) di Roma. A che cosa serve questo istinto? Può essere incanalato e usato per dare un orientamento alla folla in condizioni critiche. Inserendo in essa persone che sanno che cosa fare, si può inculcarle comportamenti atti a ordinarla. Quando? Al prossimo Giubileo straordinario voluto da papa Francesco, quando sarà necessario gestire i flussi di pellegrini. Andiamo a vedere come si è svolto l’esperimento, pubblicato da arXiv: sono stati formati due gruppi, ognuno dei quali era composto da quaranta persone. Soltanto una persona del primo gruppo e cinque del secondo conoscevano il luogo che tutti dovevano raggiungere. I due gruppi non erano a conoscenza della presenza di persone informate: è la strategia dei “leader nascosti”.
In un primo momento i gruppi si sono orientati verso l’area che era più familiare per loro; in seguito, hanno incominciato a seguire i compagni che avevano di fronte. Da allora in poi, sono stati i soggetti informati a trascinare la massa. Se la folla deve essere evacuata, è bene che sia informata in merito alle uscite più lontane e meno conosciute. Se l’uscita è una soltanto, invece, sarebbe bene prima allontanare le persone, per permettere il deflusso della folla, e poi tornare ad avvicinarle. Un inganno? Ma un inganno a fin di bene. Ma che cosa avviene se le persone informate guidano verso l’errore la folla che le segue? Giudicate voi.