Italia: cautela diffusa quando si prescrivono oppioidi

Italia: cautela diffusa quando si prescrivono gli oppioidi

Gli oppioidi, farmaci equivalenti alla morfina utilizzati a scopo analgesico, sono un toccasana per il dolore, ma possono creare dipendenza nel paziente. In Italia la terapia continuativa per il dolore cronico riguarda soltanto il 4% dei casi. Parliamo di due milioni e mezzo di pazienti che nel corso di dodici mesi hanno richiesto almeno una prescrizione. Il trattamento continuativo ne riguarda 422.000. Il censimentodegli italiani in cura con queste sostanze è stato presentato fino a ieri al pre-congress Mundipharma del World Medicine Park a Maiorca. In sintesi in Italia questi farmaci vengono utilizzati con molta cautela, stante la pericolosità, e si registra un sottoutilizzo. I dati riguardano l’anno 2013: sono soltanto il 17% in Italia coloro che seguono una terapia cronica, tra coloro che hanno ricevuto una o più prescrizioni di farmaci oppioidi. Parliamo di un dosaggio medio giornaliero che, rispetto ad altri Paesi europei, è pari alla metà. La dose resta invariata nel 30% dei casi, oppure fa conoscere un decremento.

Sono stati così sottoposti ad analisi i dati dell’Ufficio III della Direzione Generale del Sistema Informativo del Ministero della Salute. Il 92% del consumo globale di oppioidi e derivati dalla morfina si riscontra in Canada. 800 milligrammi di equivalenti di morfina vengono utilizzati, se parliamo di consumo medio pro capite, negli Stati Uniti, contro i 2 milligrammi in Italia. Non bisogna considerare positivi gli eccessi: se in Italia bisognerebbe prendere in maggiore considerazione gli effetti positivi degli oppioidi, quando vengono utilizzati come farmaci e null’altro, l’uso improprio posto in essere negli Stati Uniti ha portato ad agire la Food and Drug Administration. Ne è seguita la pubblicazione di una guida indirizzata alle aziende farmaceutiche, con un invito: sviluppare oppiacei con proprietà abuso-deterrenti. Si vogliono rendere complesse le pratiche che portano a inalare o iniettare le sostanze, pratica questa che aumenta l’intensità del loro effetto. Bisogna cancellare le attrattive del farmaco quando lo si utilizza a scopi non clinici.

About Isabella Lopardi

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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