I momenti precedenti al parto possono essere trascorsi anche sotto la doccia. Sulle partorienti, al reparto di Ostetricia dell’Ospedale di Avezzano, in Abruzzo, vengono applicate delle docce precedenti al parto, che attutiscono il dolore delle contrazioni e rilassano i muscoli. Il travaglio avviene mentre si viene colpite da scrosci d’acqua. La partoriente è in piedi o accovacciata e trae sollievo da questa pratica, prima di dare alla luce il figlio. Questa modalità, posta in essere da un mese, viene applicata su richiesta delle signore in gravidanza. Le richieste salgono: già diciannove donne hanno usufruito del servizio e molte altre hanno inoltrato la propria prenotazione. Questo reparto, in controtendenza con le medie nazionali, ha prodotto un dato interessante: sono nati, dall’inizio dell’anno a oggi, 468 bambini, 80 in più rispetto allo stesso lasso di tempo nel 2014, anno in cui sono stati raggiunti i 1060 parti. Al settimo mese, in gruppi di quaranta, le donne in gravidanza visitano la corsia, per prendere confidenza con l’ambito nel quale partoriranno.
Doccia prima del parto: rendiamoci conto
Parliamo di una cabina doccia di alcuni metri quadrati, collocata in sala parto, con maniglioni e materiale antiscivolo sul pavimento. Come rendersi conto che questa pratica è quella giusta per il proprio caso? E’ possibile vedere con i propri occhi il lavoro in ostetricia e fare una valutazione. Usufruiscono dei servizi del reparto, oltre a partorienti provenienti dalla Marsica, dalla Valle Subequana e dalla zona di Scanno, anche persone provenienti da altre regioni: dalla Ciociaria (Sora e dintorni) ma anche dall’area presso Tivoli. Un altro dato interessante: in questo centro i parti cesarei sono il 31%, contro il 38% del dato nazionale, secondo i dettami del Ministero della Salute. In una regione nella quale è imminente la chiusura di quattro punti nascita, che hanno fatto riscontrare meno di 500 parti nel 2014: Sulmona, Ortona, Penne e Atri: tutto ciò avviene mentre cresce la polemica.