“Come inganni – meglio per te non essere più viva – la discesa terribile degli anni?” si chiedeva Guido Gozzano. Il tempo che trascorre si riflette sul nostro fisico, sul nostro volto, inesorabile.
Esistono, tuttavia, animali che invecchiano molto poco e vivono molto di più di un essere umano. La ragione è da ricercare nella stabilità delle reti genetiche: i geni regolano azioni a catena, che determinano il comportamento delle cellule. In questo modo queste ultime resistono, più o meno, allo stress. Lo stress, dal canto suo, fa invecchiare e uccide. Una ricerca posta in essere dall’azienda biotech Gero ha fatto luce in argomento. Ha collaborato all’indagine un esperto di longevità su base genetica, Robert Shmookler Reis dell’università dell’Arkansas. Pubblica lo studio la rivista Scientific reports.
Invecchiamento, esistono tre parametri
L’invecchiamento può essere evitato, agendo su tre parametri: una rete di connessioni genetiche più o meno efficaci, le dimensioni del genoma e un più o meno efficiente sistema di riparazione dei danni al Dna. Se uno di questi parametri viene ritoccato, le cose cambiano.
Invecchiamento, come si è svolta la ricerca
E’ stato utilizzato un modello matematico del normale invecchiamento. Non ne mostrano segni, per esempio, la talpa nuda e una specie di riccio di mare.
Equazioni matematiche hanno permesso di analizzare la stabilità della rete genetica.
Le reti genetiche, in circostanze normali, sono instabili per natura. Le affliggono le anomalie, che creano variazioni nella resistenza allo stress e provocano l’aumento della mortalità.
Le reti genetiche degli animali che non mostrano i segni del tempo sono più stabili ed essi resistono meglio allo stress.
Longevità, due dinamiche di invecchiamento
Il sistema di riparazione è alto e le connessioni della rete genetica buone? La mortalità è indipendente dal tempo trascorso, come in quegli animali che non diventano vecchi.
Il sistema di riparazione non è efficiente e le reti genetiche sono instabili? Si affastellano gli errori nella regolazione del genoma, si invecchia rapidamente e la mortalità aumenta.
Nuove terapie potrebbero nascere dall’approfondimento del legame tra rete genetica più o meno stabile e invecchiamento.
Immagine copertina di Alexandra Bilham https://www.pexels.com/it-it/foto/cani-gatto-cuscino-canino-7329892/