Latte materno per i soggetti a rischio di autismo

Latte materno per i soggetti a rischio di autismo

I rapporti interpersonali sono il punto debole dei bambini con autismo, che si ritirano in un mondo fatto di automatismi nel quale nessuno può andarli a cercare. Per contrastare questa situazione, si potrebbe pensare che sia una buona idea dimostrare attaccamento nei confronti di questi fanciulli. Sembra muovere in questo senso una ricerca, che pone l’accento sull’allattamento al seno, la manifestazione suprema dell’attaccamento della madre, e lo evidenzia come un beneficio nei confronti dei bambini che geneticamente sono a rischio di autismo. Ma è il gesto a influenzare il comportamento dei bambini, o piuttosto ha effetti positivi proprio il latte materno, che per la sua composizione li renderebbe più socievoli e maggiormente attratti da facce liete?

Lo hanno domandato per primi i ricercatori del Max Planck institute di Lipsia, in Germania. Pubblica lo studio la rivista Proceedings of the national academy of sciences.

Latte materno per i bambini a rischio di autismo: come si è svolta la ricerca

In primo luogo, sono state mostrati a bambini di sette mesi volti felici, arrabbiati e spaventati. E’ stato cronometrato il tempo che ogni bambino dedicava a ogni fotografia.

I piccoli con i geni dell’autismo allattati al seno erano più attratti dai sorrisi, rispetto a quelli nutriti con latte artificiale. Il potere sociale del sorriso, che come sappiamo induce un sorriso in chi lo osserva, li interessava.

Bambini a rischio di autismo, le ipotesi legate al latte materno

Sono due le ipotesi percorribili. Sulla base della prima, con il latte materno si somministra al bambino l’ossitocina, altrimenti nota come ormone dell’amore. Una sostanza chimica che agisce sulla socialità di questi piccoli soggetti a rischio. La seconda ipotesi, invece, fa perno sulla fiducia che il bambino sviluppa trovandosi a stretto contatto con la madre. Si capirebbe meglio questo fenomeno se si creassero due gruppi di soggetti: uno allattato effettivamente al seno, l’altro semplicemente nutrito con latte materno, con un biberon.

Una cosa è certa: “Questa scoperta suggerisce che l’esperienza dell’allattamento al seno migliora le tendenze pro-sociali nei bambini che sono geneticamente a rischio autismo”, come affermano gli scienziati.

About Isabella Lopardi

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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