La vendemmia, quest’anno, è iniziata prestissimo: erano dieci anni che non accadeva. Coldiretti stima che la produzione aumenti almeno del 5% rispetto allo scorso anno. Dovrebbero essere prodotti circa 44 milioni di ettolitri e la qualità si preannuncia ottima. Il primo grappolo di uva italiana è stato colto quasi con una settimana di anticipo rispetto allo scorso anno: è avvenuto in Franciacorta, dove avviene la raccolta di uve bianche destinate alle produzioni di spumanti: da là, per tradizione, si avvia la vendemmia.
Tutto dipende dal grande caldo: il clima ha accelerato i processi di maturazione e anticipato la raccolta, che è la seconda più precoce del dopoguerra. Soltanto nel 2003, quando ci fu una siccità senza precedenti, si raccolse uva dal 2 agosto.
Come si svolge la vendemmia
In Italia si incomincia la vendemmia con uve pinot e chardonnay. Si prosegue in settembre e in ottobre, con la raccolta delle grandi uve rosse autoctone Sangiovese, Montepulciano, Nebbiolo. A novembre, sarà la volta di uve di Aglianico, Nebbiolo e Nerello.
Resta da vedere nei dettagli l’andamento climatico dei giorni precedenti la raccolta. I vigneti, a livello fitosanitario, sono in ottimo stato.
Il prezzo per i viticoltori
Luglio, con le sue temperature record, ha fatto sì che i viticoltori si impegnassero molto con le loro colture: sono state necessarie irrigazioni mirate di soccorso, contro la siccità, specialmente nei vigneti più giovani.
L’andamento delle esportazioni
Le esportazioni sono aumentate in valore del 6%, nel primo quadrimestre del 2015, secondo i dati Istat. Oltre la metà del fatturato relativo al vino quest’anno sarà ottenuto dalle vendite sul mercato estero.
Un vero e proprio motore economico
La vendemmia, in Italia, è un vero e proprio motore economico, con 9,5 miliardi di fatturato dalla sola vendita del vino. 1,25 milioni di persone, in questo modo, ottengono un’occupazione. Si prevede la presenza di un maggior numero di italiani, soprattutto giovani, rispetto agli extracomunitari nell’ambito della forza lavoro: sono le richieste di lavoro a confermare il dato.