Mal di movimento, informazioni che non combaciano

Mal di movimento, informazioni che non combaciano

Oggi tutto si fa viaggiando, poiché con i mezzi di trasporto cerchiamo di far raggiungere a uomini e merci i ritmi istantanei di trasferimento che riguardano le informazioni, grazie alle nuove tecnologie. C’è un malessere che ferma tutto questo, lasciando chi ne soffre ancorato al proprio luogo di vita, da lasciare a prezzo di sintomi fastidiosi. E’ la cinetosi, o mal di movimento: ha sintomi neurovegetativi e colpisce quando si sale su qualsiasi mezzo di trasporto: auto, barca, traghetto, aereo, autobus. Anche gli astronauti, che tuttavia sperimentano situazioni limite, senza gravità, ne sono colpiti. Questo malessere può colpire chiunque, fin dai primi anni di vita, come ricorda il professor Marco Alessandrini, della cattedra di Orl dell’Università Tor Vergata di Roma. La causa è il fatto che le informazioni provenienti dall’esterno del nostro apparato vestibolare, quello che regola l’equilibrio, non combaciano con quelle provenienti dal sistema visivo e propriocettivo. E’ un “mismatch”, un’incongruità tra stimoli, che porta nausea e vomito, pallore, sudorazione fredda, a volte sonnolenza. Che cosa avviene? L’apparato vestibolare si trova nell’orecchio interno: quando il veicolo gira o cambia direzione, esso registra un’accelerazione e invia il messaggio al sistema nervoso centrale. Il cervello, al livello dei sistemi di integrazione dell’equilibrio, incrocia queste informazioni con quelle relative alla posizione nello spazio, dai sistemi propriocettivi, e con quelle provenienti dagli occhi. La vista predomina su tutto, tuttavia le informazioni che arrivano il cervello sono discordanti e questo determina i sintomi. Ecco il processo che si verifica quando stiamo osservando con attenzione qualcosa nell’abitacolo del veicolo e quest’ultimo accelera o gira improvvisamente. In questo caso, gli occhi dicono che siamo fermi, mentre le informazioni dall’orecchio danno segnali legati al movimento, ed ecco il mismatch.

Che cosa fare mettendosi in viaggio

Si consiglia di prendere posto sui sedili davanti, posto che questo accorgimento ci permette di seguire meglio il movimento del veicolo. Buona norma è tenere il finestrino aperto almeno in parte: ciò oltre a dare una visione diretta del mondo esterno, ossigena l’ambiente, come afferma il dottor Alessandro Micarelli, della cattedra di Orl dell’Università Tor Vergata. E’ difficile del resto che chi guida, concentrato sul percorso, abbia malesseri legati alla cinetosi. Sono le donne a far riscontrare questo tipo di fenomeno. A rischio sono, poi, i soggetti che soffrono di emicrania o disturbi a livello vestibolare. In questi casi, si consiglia di aggiungere agli accorgimenti indicati un buon medicinale. Un buon rimedio sono i bracciali anti-nausea, P6 Nausea control Sea-Band, che possono essere adatti anche a donne in stato interessante, anziani e fanciulli, in quanto non hanno controindicazioni e sono del tutto naturali. Funzionano esercitando una pressione continua sul punto P6, che la medicina tradizionale cinese lega al trattamento della nausea. Il risultato è migliore di quello di alcuni farmaci antiemetici. Indossandoli trenta minuti prima della partenza, si risolve il problema. Altro rimedio interessante è lo zenzero: qualche pezzetto fresco, o un biscotto, una caramella che lo contengano, agiscono contro la nausea da movimento, come afferma la dottoressa Mariasandra Aicardi, farmacista.

 

 

About Isabella Lopardi

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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