Nel sonno, il cervello può essere riprogrammato?
Attualità

Nel sonno, il cervello può essere riprogrammato?

04/06/2015
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Un ritorno al passato, motivato da ragioni umanitarie: negli anni Ottanta erano in voga audiocassette atte a modificare la disposizione d’animo delle persone che volontariamente si sottoponevano all’ascolto: servivano a dimagrire, a smettere di fumare, a perdere, comunque, abitudini che le persone consideravano moleste. I ricercatori hanno provato a invertire le cassette tra gruppi sottoposti a esperimento e si sono accorti del fatto che gli effetti benefici, frutto della suggestione, avevano la stessa incidenza che avrebbero avuto con le audiocassette ritenute “adatte”. In questi giorni alla Northwestern University di Chicago, Stati Uniti, è stata attuata una prova su quaranta soggetti, per sette giorni. Ha pubblicato lo studio la rivista “Science”: l’intento era fare sì che le persone perdessero i loro impulsi razzisti e sessisti, partendo dal presupposto che tali tendenze sarebbero non intenzionali. Il meccanismo è un po’ più complesso rispetto a quello utilizzato per le audiocassette utilizzate 35 anni fa: in questo caso gli individui sottoposti a esperimento, dutante il sonno, ascoltavano suoni legati a un esercizio posto in essere da svegli, durante il giorno: ai visi di donne erano state abbinate parole come “matematica”, a quelli di persone di colore termini come “tramonto”. Gli atteggiamenti sessisti e razzisti, sulla base di altri test determinati quando le persone erano di nuovo sveglie, si erano di fatto ridotti. Secondo quanto sostengono gli studiosi, in questo modo si riprogrammano le persone, muovendo contro i pregiudizi radicati nella memoria e agendo sul cervello. Sarà vero? Giudicate voi.

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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