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Notizie sulla salute, filtrare le fonti
Attualità

Notizie sulla salute, filtrare le fonti

03/12/2015

Come è noto, più della metà degli italiani cerca su internet notizie relative alla salute. Per il 74%, poi, la rete come punto di riferimento è seconda soltanto al proprio medico.

La salute sociale, “social health”, è sempre più presente, anche sulla nostra Penisola. Ne risulta favorita la conoscenza su temi legati alla prevenzione, agli stili di vita e al benessere.

Filtrare le notizie, tuttavia, può essere difficile. Ci sono rischi che si possono correre. Non mancano, infatti, testi non attendibili e non basati su fondamenti scientifici. Il problema del credito da dare alle fonti è stato rilevato a più livelli: una soluzione è d’obbligo. Bisogna saper distinguere: possiamo raccogliere qualche dritta interessante.

Assosalute (Associazione nazionale farmaci di automedicazione) intende difendere gli utenti del web e dei social network dalle bufale. Attraverso il proprio portale di informazione propone schede approvate dai medici di medicina generale della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg). Determina, poi, una serie di regole anti-bufala. Agnès Regnault, presidente di Assosalute, si è espressa in questo modo: “La rete e i social media rappresentano una grande opportunità per diffondere informazioni corrette e attendibili su temi riguardanti la salute, ma non sempre il bisogno di informazione delle persone è accompagnato da una corretta conoscenza di questi temi. Il ruolo di Assosalute, come associazione e attraverso il progetto Semplicemente salute, è quello di parlare alle persone e non più ai consumatori, offrendo strumenti e contenuti certi, verificabili sostenuti da esperti del settore”.

Salute on line, filtrare le fonti: cinque regole contro le bufale

Ecco che cosa l’internauta potrebbe fare per difendersi:

  1. Diffidare dalle soluzioni troppo semplici per problemi complessi: i miracoli in fatto di salute non esistono.
  2. Verificare la fonte delle informazioni: Chi parla? C’è piena trasparenza?
  3. Controllare se le informazioni riportate fanno riferimento all’opinione di un esperto o di un ente istituzionale o scientifico accreditato.
  4. Cercare conferme da più fonti, ma diffidare delle informazioni copia e incolla.
  5. Come nella vita reale, non fidarsi del passaparola tramite i social network, ma chiedere sempre un parere al proprio medico o al farmacista di fiducia.

Così conclude Agnès Regnault: “Con il nostro portale abbiamo voluto offrire una informazione col ‘bollino’, lo stesso che in modo trasparente contraddistingue i farmaci di automedicazione. Solo in un anno abbiamo raggiunto oltre 165mila persone che hanno visitato il nostro sito e 63,000 tramite Facebook, a dimostrazione di come la rete offra una straordinaria opportunità per fare cultura sanitaria e aiutare i cittadini a gestire in modo autonomo i piccoli disturbi di salute”.

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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