La ricerca legata al Parkinson riguarda recentemente la sua distribuzione sulla Penisola e la possibilità di cadere.
L’Accademia Limpe-Dismov ha condotto una ricerca che illustra come sono distribuiti i pazienti con Parkinson, che fino ad ora sono quantificati in duecentoquarantamila soggetti.
I risultati saranno presentati sabato 28 novembre, in occasione della Giornata nazionale Parkinson 2015: l’Accademia la organizza con la fondazione Limpe per il Parkinson onlus.
Ma come si sono comportati i ricercatori, al fine di quantificare la distribuzione geografica delle persone affette da questa malattia? Hanno esaminato le richieste di esenzioni presentate nelle varie Asl.
Malati di Parkinson, come sono distribuiti? Ecco le statistiche
La frequenza maggiore riguarda il Veneto: a Padova, in particolare, ci sono 26,28 casi ogni 10mila abitanti.
Il valore più basso si registra, invece, a Sanluri: diede i natali al padre di Giuseppe Saragat e fa registrare appena 2,98 casi. In Sardegna, del resto, la prevalenza del male è bassa.
Le frequenze più basse, in generale, si riscontrano al Centro-Sud, dove le prevalenze maggiori si determinano nelle Asl dei capoluoghi: Napoli, Bari, Palermo.
Che il dato sia influenzato dal maggior accesso ai servizi per la richiesta dell’esenzione?
Le cadute di cui è vittima il malato di Parkinson
Un’altra ricerca, sempre firmata da Limpe-Dismov, ha riguardato il primo censimento nazionale sulle cadute: come è noto, infatti, i malati di Parkinson cadono nel doppio delle occasioni rispetto agli altri anziani. Le lesioni che essi si procurano ne riducono ulteriormente la mobilità, indebolendoli.
Sono i due terzi gli individui colpiti da Parkinson che cadono di continuo: ne discendono perdita d’indipendenza e aumentato rischio di ospedalizzazione.
Ma come sono distribuiti, da Nord a Sud, coloro che con questa patologia perdono l’equilibrio?
Il professor Giovanni Abruzzese dell’Università di Genova ha coordinato uno studio in merito a 19 centri della Penisola. Per attuare la ricerca è stato utilizzato un gruppo di controllo, nel quale il 17% degli anziani è caduto almeno una volta l’anno.
I pazienti affetti da Parkinson, invece, sia al Nord, sia al Sud sono caduti nel 42% dei casi. Al rischio di cadere sono associati fattori come età, durata e gravità della malattia, stato cognitivo, presenza di ansia e depressione. Sono più rilevanti degli altri fattori la durata di malattia e alcuni specifici disturbi del cammino.
Movimento contro le cadute da Parkinson
Si consiglia di fare movimento, al fine di prevenire le cadute da Parkinson.
Non a caso la Giornata contro il Parkinson è dedicata a esso e ha avuto come testimonial ufficiale il campione olimpionico Jury Chechi. Questi ha partecipato anche al progetto Pd-Lab 360 Abbvie per i pazienti, che ha avuto luogo presso i centri di riabilitazione del professor Pietro Marano di Catania e della professoressa Maria Grazia Ceravolo di Ancona.
Italia, ricerca sul Parkinson di primo livello
Secondo il professor Alfredo Berardelli dell’Università La Sapienza di Roma, “in Italia la ricerca nel Parkinson è di primissimo livello con strutture all’avanguardia, del tutto competitive con quelle Europee e Usa. I nostri neurologi, figure essenziali in grado di seguire il paziente nelle varie fasi di malattia, sono professionisti a cui rivolgersi con piena fiducia”.
Come trovarli? Esiste un elenco delle strutture italiane con ambulatori dedicati al Parkinson al sito www.giornataparkinson.it. E’ anche disponibile un numero verde: 800149626, per dati relativi a incontri informativi ed eventi locali aperti al pubblico.