Non sempre il paziente ha una percezione precisa di quando gli avviene quando siede sulla poltrona del dentista. A volte considera vitali elementi marginali e valuta maggiormente in termini di euro prestazioni poco importanti. L’identikit del “dentista che vorrei” è stato presentato nel corso della trentaquattresima edizione del congresso dell’Accademia italiana di Odontoiatria protesica, che si è svolto a Bologna. Mille pazienti hanno espresso i propri desideri e le proprie esigenze attraverso Altroconsumo e il portale Dica33, permettendo di capire che cosa si aspettano dal proprio dentista.
Identikit del dentista ideale, ecco i risultati
Al primo posto (l’87%) c’è la competenza, con la professionalità; al secondo posto (76,2%) troviamo la comunicazione con il paziente e la disponibilità al dialogo.
Si succedono, poi, in ordine di importanza, pulizia degli ambienti e, naturalmente, l’onestà nel conto finale, più che rilevante dato il periodo di crisi.
Gli espedienti utilizzati al fine di rendere più godibile l’ambiente della sala d’aspetto non sono recepiti dai pazienti, che non danno loro molta importanza: musica e video, per esempio, sono rilevanti soltanto per il 16% degli intervistati.
C’è di più: come detto la prospettiva può non essere corretta. Parametri falsati del paziente lo portano a ritenere la prima visita, dalla quale dipende di fatto tutto il piano medico, molto meno importante di una seduta d’igiene: per quest’ultima sono disposti a spendere fino a cento euro. Zero euro, invece, varrebbe un’indagine accurata, dalla quale invece dipende il futuro dei denti.
Identikit del dentista ideale: un progetto d’informazione
Più che di un insieme di statistiche, Aiop promuove un progetto di informazione del paziente.
Caro dentista, che cosa c’è nei miei denti?
Un manuale redatto dall’Aiop reca il titolo “Cosa c’è nei miei denti?”
Si tratta di un insieme di suggerimenti per i pazienti, che imparano leggendo come tutelarsi nei confronti di chi utilizza materiali di scarsa qualità, nocivi per la nostra salute.