Raggio Celeste è un’associazione filantropica riconosciuta, è un progetto in aiuto ai bambini orfani, agli anziani abbandonati e ai ragazzi emarginati.
Inoltre, offre sostegno alle persone in età media grazie alla riscoperta del sé, come fonte per la pace personale e nel rapporto con gli altri.
Ne abbiamo parlato con Giorgio Zanetti, Presidente e Direttore generale di Raggio Celeste.
Raggio Celeste: l’inizio dell’idea
“Raggio Celeste è un progetto a sostegno dei bambini orfani e degli anziani abbandonati nato da una mia intenzione di riconoscenza nei confronti di chi ha aiutato la mia famiglia, quando io ero piccolo e avevo 4/5 anni.
Quando mio padre ha subito un incidente quasi mortale che lo ha tenuto fermo, ingessato per circa 5 anni.
In quel periodo chi ci ha sostenuti sono stati i miei nonni e alcune persone del paese che conoscevano i miei genitori.
Persone che hanno sempre avuto grandi valori, che avevo capito quanto è importante il volersi bene, quanto è importante la famiglia e la comunità.
In virtù di questi sostegni che ci sono stati dati, all’età di 15/16 anni mi sono sentito in dovere, in senso positivo, di esprime questa gratitudine con un progetto identificato con il nome di Raggio Celeste.
Perché per me il Raggio Celeste è sempre stato quel raggio divino che ha fatto sì che, fin da bambino, mi si illuminasse la strada per poter superare le difficoltà e affrontarle.
Ma anche per far in modo di poter sostenere chi le incontrava per poter essere di aiuto.
Inizialmente è nato solo come idea però poi gradualmente è diventato realtà”, racconta Giorgio Zanetti.
Raggio Celeste: quando è nato
“Quando sono cresciuto ho iniziato a lavorare nel settore finanziario.
Una sera, in cui è stata organizzata una cena aziendale ho presentato il progetto Raggio Celeste.
Ho presentato il progetto perché ero convinto che avesse un grande valore e che un piccolo dono per sostenerlo avesse potuto fare la differenza.
Tuttavia, nessuno aderì, nonostante io avessi interpretato la commozione sul viso dei partecipanti come una sensibilità alla causa, invece mi sbagliavo.
Non mi sono scoraggiato e ho comunque cercato di fare quel poco che potevo a livello sociale, per dare una mano dove riuscivo a darla.
Inizialmente infatti, avendo anche famiglia, ho potuto solo essere disponibile sotto un aspetto fisico, dando una mano dove serviva, senza però poter dare una mano anche sotto il profilo economico.
Nel 2014 ho avuto un ictus e sono rimasto in coma per un paio di giorni.
Quando mi sono svegliato mi è stato detto dai medici che era stata una fortuna che fossi sopravvissuto, perché nel 98% dei casi sarei potuto morire.
Però purtroppo, a causa di un glaucoma, sono arrivato gradualmente a perdere completamente la vista.
Per questo ho sviluppato un altro “occhio” quello emozionale, quello del cuore.
Quello che mi dissero i medici, cioè che sarei potuto morire, l’ho interpretato come un grande miracolo.
Anche per il fatto che mi è stata data la possibilità di poter riabbracciare la mia famiglia.
In funzione di questo ho pensato di aprire il progetto Raggio Celeste, in aiuto ai bambini orfani e agli anziani abbandonati da una parte, ma anche in aiuto ai ragazzi non considerati e messi da parte”, spiega Giorgio Zanetti.
L’aiuto ai ragazzi e la rivalutazione degli anziani
“Il fatto di voler aiutare i bambini e i ragazzi è anche dovuto al fatto che ora molti di loro sono messi da parte anche dagli adulti, che gli mettono in mano i cellulari per non disturbare.
Questo perché gli adulti sono coinvolti da un sistema che non ha nulla a che vedere con la verità, che li svia.
E che mette i ragazzi nelle condizioni di non potersi neanche esprimere nel modo corretto e di valore.
Infatti, i bimbini e i ragazzi si sentono quasi esclusi dal poter vivere anche la loro esperienza in modo dignitoso ma anche entusiastico di poter intraprendere la propria strada, di poter capire, imparare, conoscere.
Tutti i ragazzi ne sentono la necessità ma purtroppo il sistema li mette nelle condizioni di sentirsi esclusi da questa opportunità.
L’ampliamento del progetto Raggio Celeste quindi consiste nell’aiuto e la considerazione dei bambini e ragazzi ma anche un aiuto e una rivalutazione degli anziani.
Perché è vero che avranno commesso qualche errore verso l’età media che ora è molto condizionata.
Però è anche vero che hanno cercato di fare del loro meglio, nel periodo post bellico, per far sì che comunque non si andasse a patire quello che loro hanno purtroppo dovuto patire.
Tuttavia, non può un età media in funzione di questa impostazione pensare di escludere o emarginare gli anziani.
Portarli in una casa di riposo, andare a trovarli una volta al mese e aspettare l’eredità, perché la profondità di un amore vero non te lo consentirebbe mai.
L’aiuto che dobbiamo dare quindi oltre ai bimbi orfani, agli anziani abbandonati e ai ragazzi emarginati va dato anche a un’età media che deve superare questo momento particolare come un risveglio“, dice Zanetti.
L’età media e il valore del sé
“Il sostegno all’età media deve essere un risveglio che riesce a identificare il valore del sé spirituale e divino che è il fondamento della propria esistenza.
Cosa che purtroppo il sistema porta a far sì che il ragionamento invece venga all’opposto: se tu hai sei qualcuno, se invece tu sei non vali nulla, non sei nessuno.
La differenza sostanziale è che il risveglio deve essere verso il valore del sé, come valore straordinario, che può anche utilizzare l’avere ma nel modo corretto.
Se utilizzato nel modo corretto è utile perché può dare delle ottime opportunità.
Infatti, gli strumenti possono essere utilizzati tutti in modo straordinario ma non resi o portati come fossero fondamento.
Sono strumento non fondamento.
Il fondamento è qualcosa di divino, che ti porta su delle frequenze che non hanno nulla a che vedere con un fondamento dato solo in funzione di un qualche cosa di temporale, come può essere quello dell’avere.
Quindi è importante cercare di fare un cambio, un cambio epocale nella nostra sfera spirituale.
Questo cambio è un momento particolare dove noi, in modo particolare l’età media, gli anziani che stanno guardando con gli occhi di un bambino quello che sta avvenendo e i bambini che stanno guardando con gli occhi di chi ha bisogno di poter essere aiutati nel capire come ci si deve muovere, per cercare di creare dei veri valori, dei valori del sé solidi.
Quindi è su questa linea che noi ci dobbiamo cercare di sostenerci, dobbiamo essere coesi, non dobbiamo essere messi l’uno separato dall’altro“, sottolinea Zanetti.
L’importanza della coesione e dei valori
“Nel nostro piccolo dobbiamo essere a sostegno di quello che è il riconoscimento del valore, del valore umano, dell’essere umano.
Ci dobbiamo rendere conto che in coesione possiamo arrivare a far parte di un insieme, in funzione di quello che è l’amore, di cui noi siamo promotori anche se condizionati.
Abbiamo la necessità che ci sia un’apertura del cuore, così che anche dal nostro cuore scaturisca quel raggio celeste che illumina la strada della via, della verità e della vita.
Per esempio, le religioni sono espressioni in base a culture diverse che comunque non uniscono ma si esprimono dividendo le varie popolazioni.
Il paragone che ogni tanto faccio è quella del diamante, un diamante ha mille sfaccettature e ha un valore straordinario perché riflette la luce con tutte le sue sfaccettature.
Nel momento in cui ne dovesse mancare una, seguendo la nostra impostazione di valore a quello che è un diamante, non vale più nulla.
Il che significa che tradotto in quello che è un aspetto di valore spirituale, la diversità di un impostazione delle religioni ha comunque un minimo comun denominatore che è quello dell’amore divino, celeste che ha un’importanza straordinaria.
E le differenze possono esser date da dove si nasce, da come si viene portati a conoscenza.
Però anche la persona che dice di essere atea comunque crede nel valore dell’amore per sé, che non è egoismo, per le persone della propria famiglia, della comunità e anche per rispetto dell’ambiente.
Ha quindi dei valori all’interno di sé stesso che sono molto spirituali.
Questo per dire che anche se si è un granello di sabbia in mezzo al deserto noi ne facciamo parte, e il farne parte ci consente di far sì che ci sia un rispetto reciproco e una continua evoluzione.
E in prospettiva di questo c’è la possibilità di poter capire l’importanza anche di far sì che ci sia una vita serena a livello personale, famigliare, della comunità, del paese e degli altri paesi“, spiega Giorgio Zanetti.
Il disequilibrio portato dal fattore economico
“È importante capire quale è la problematica che porta al disequilibrio nel capire il valore fondamentale e nel capire la nostra esistenza.
Uno dei motivi principali è quello economico.
Infatti, la parte economica mette in discussione la qualità del rapporto tra le varie persone e nei confronti anche del pianeta.
Questo ci mette in condizioni di riflettere quale può essere l’impostazione di uno strumento per fare in modo che questo riequilibrio possa avvenire.
Uno degli strumenti è quello di far capire il modo corretto con cui ci si può rapportare sotto un profilo anche economico e commerciale, cioè lo scambio.
Non di valore perché quello deve essere qualcosa di supremo, ma scambio di quello che possono essere o i servizi o i beni di cui si dispone a seconda di dove ci si trova.
Questa impostazione, che sotto forma per esempio di un aspetto tecnico che può essere quello della moneta che regolarizza lo scambio, deve essere fatta in modo che comunque consenta a tutti di poterla effettuare e non di doverla subire come il sistema sta facendo.
Infatti, chi ha dispone, chi non ha non dispone.
E non gli viene neanche data la possibilità a fronte di una regolare impostazione di vita di poter esprimere i propri talenti.
Anzi li ostacola proprio per far in modo che il sistema di chi dirige i giochi, quei pochi che dirigono i giochi, non venga ridotto o eliminato perché non rispetta il principio dell’eterna essenza.
In funzione di questi aspetti è importante capire che il riequilibrio per esempio della salute, può essere straordinario per far in modo che ci possa essere un po’ più di serenità.
Ma cosa incide tantissimo sull’equilibrio della salute?
Proprio la parte economica.
Perché la parte economica condiziona al punto che le vere malattie si contano su una mano massimo 2.
Tutte le altre sono degli disequilibri della salute causati al 90% proprio da questi aspetti psicologici che straziano, distruggono, dividono praticamente consumano il vero valore del sé“, dice Giorgio Zanetti.
GST Virtual Bank e la moneta scritturale
“L’impostazione che noi stiamo dando a sostegno di questo aspetto economico e di conseguenza uno degli strumenti che stiamo utilizzando è quello della GST virtual bank.
Cioè la creazione di moneta scritturale per far in modo che venga resa disponibile in ambito sociale, umanitario e ambientale.
Per ambientale si intende la ricerca, la tecnologia, l’energia, la salute , l’agricoltura, le costruzioni di case in classe A+ quindi nel rispetto dell’ambiente.
In funzione di questa impostazione, Raggio Celeste unita a questo strumento, dà la possibilità, nell’insieme, di poter far in modo che questo sostegno riesca a far sì che nei vari settori ci possa essere un equilibrio
Un equilibrio per un ritorno a un risveglio che comporti il riconoscimento del vero valore del sé.
L’impostazione che noi abbiamo effettuato con la creazione della moneta è per i beni primari, di primaria necessità.
Dal pagamento delle tasse, all’acquisto della prima casa in classe A+.
Dall’acquisto di un auto ibrida piuttosto che elettrica, a un fondo per le necessità primarie come alimentazione, spese mediche, scuola.
La creazione della moneta scritturare serve per dare un sostegno al singolo, alla famiglia, alla comunità e al paese.
E essere di rappresentanza anche verso gli altri paesi con questi principi.
Il sistema invece crea la moneta scritturare però la concede valutando il patrimonio, la capacità di rimborso e la concede a debito.
Mentre noi interveniamo non a debito, è un impostazione a fondo perduto per il sostegno.
Per questo quando noi interveniamo a sostegno di un singolo, di una famiglia o una comunità veniamo visti dal sistema ordinario come un’alternativa negativa.
Perché le banche così facendo non riescono a diventare “proprietari” del patrimonio degli altri.
Anche le banche chiedono il nostro intervento.
Ma se questo viene utilizzato solo per i loro interessi o se vengono utilizzati i risparmi per dei giochi che danno dei vantaggi solo ad alcuni e mettono nelle condizioni negative tutti gli altri, la cosa non può essere sostenuta.
Perché non rispecchia un principio che deve seguire la verità, che devono seguire il vero valore del sé.
Ecco le difficoltà che affrontiamo anche con la GST Virtual Bank.
Ma io, in qualità di direttore generale di questa struttura, non faccio altro che continuare a dialogare con chi sta sfruttando la situazione per far in modo che riesca a capire il concetto fondamentale del nostro intervento“, sottolinea Zanetti.
Raggio Celeste: i 7 settori
In ambito di Raggio Celeste ci sono 7 settori:
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Comunicazione
“Dove utilizziamo le più avanzate tecnologie, quali web radio e TV, social media, edizioni musicali e stampa al fine di contribuire al risveglio e alla consapevolezza del valore del sé.
Questa impostazione ci consente di intraprendere una considerazione evoluta di arte, cultura, spettacolo, tradizioni ed eventi”, spiega Giorgio Zanetti.
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Economia e finanza
Settore di rilievo che necessita di un cambiamento sostanziale, per una gestione corretta ed equilibrata del potere economico.
Utilizzando il denaro non come fondamento del nostro valore esistenziale, bensì come strumento per una serenità personale, familiare, collettiva e unanime.
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Formazione
“Dove formatori incaricati nei nostri vari settori, tengono corsi e seminari per l’utilizzo delle soluzioni necessarie ai progetti.
Finalizzate allo sviluppo e alle applicazioni nei diversi comparti che compongono un progetto sempre in fase di continua evoluzione”. dice Zanetti.
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Ricerca e tecnologie
“Nel rispetto dell’ambiente e di tutti gli esseri viventi, intendiamo utilizzare le risorse umane, con l’esperienza, la ricerca, la tecnologia, la sperimentazione, l’innovazione, con la loro corretta applicazione.
Per un riequilibrio del pianeta Terra, in relazione all’insieme Universale”, spiega Giorgio Zanetti.
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Salute e benessere
Il settore dedicato alla salute e al benessere comprende l’equilibrio tra la prevenzione, la medicina naturale e quella allopatica.
In una visione olistica dell’essere umano, fatto di mente, corpo, emozioni e spirito.
“Infatti, in ambito della salute e benessere la farmaceutica è straordinaria se utilizzata per far in modo che ci sia un riequilibrio, però deve essere temporanea.
Deve essere applicata per far in modo che in tempi brevi si possa rientrare in equilibrio.
Però poi è fondamentale che si vada ad approfondire quello che ha causato questo disequilibrio, ma senza creare una dipendenza come purtroppo il sistema sta facendo.
Molto utile sotto un profilo di riequilibrio veloce però pessimo sotto l’aspetto di un mantenimento soprattutto se sfocia nella dipendenza.
Perché la dipendenza fa sviare da quello che è un equilibrio fisico e spirituale”, dice Zanetti.
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Sociale
Comprende vari progetti, tutti volti alla comunità, allo sviluppo di una vita migliore, in famiglia, nei confronti di ogni essere vivente e dell’ambiente.
Per riconoscerci promotori di un cambio epocale, orientato al bene, che innalza con entusiasmo il valore delle nuove generazioni, grazie all’esperienza di quelle a loro precedenti.
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Spiritualità e consapevolezza
La consapevolezza del valore del sé innalza la gioia di esistere in una continua evoluzione senza limiti, né di spazio, né di tempo, né di argomento.
La verità è onnipresente, onnisciente, onnipotente ed eterna.
La spiritualità fa da minimo comune denominatore in tutti i settori, perché il vero valore della spiritualità è l’amore, per se stessi e per gli altri.
Per far in modo che ci sia la possibilità di potersi incontrare con il sorriso, con un abbraccio con un saluto e non con un impostazione che gli altri diano solo fastidio. È l’esatto contrario, ci stiamo dando fastidio da soli non riuscendo a interpretare e vivere nel modo corretto il vero valore del sé. Questa è la sostanza della progettualità di Raggio Celeste, nel nostro piccolo cerchiamo di essere dei sostenitori di un cambio epocale. Di stare in mezzo alle persone e farle sentire importanti, di valore e soprattutto amate. È questo il vero valore del sé, il vero valore straordinario su cui noi dobbiamo cercare di essere uniti. A quel punto il nostro pianeta Terra diventerebbe un qualcosa di straordinariamente positivo. Raggio Celeste sostiene molti progetti a carattere sociale, umanitario e ambientale. Inoltre, stiamo creando un fondo per ampliare questi progetti, per poterli sostenere direttamente, o per poterli sostenere attraverso di esso”, conclude Giorgio Zanetti.
L’obiettivo di Raggio Celeste
“Nel nostro piccolo cerchiamo di trasmettere valori solidi per una riscoperta del sé, sia verso se stessi che verso gli altri.