Ricerca sulla fertilità, primeggiano due italiani

Ricerca sulla fertilità, primeggiano due italiani

La fertilità, in un’Italia nella quale a riprodursi non sono più gli individui autoctoni, è un bene prezioso. Gli elementi da considerare sono due: da un lato la legittima volontà di riprodursi, dall’altro l’affollamento del pianeta inteso nel suo complesso. Mentre tali argomentazioni sono dibattute, continuano le ricerche relative a ingegneria genetica e fertilità.

Primeggiano due italiani

Sono stati due gli italiani a primeggiare, Antonio Capalbo del Centro di medicina della riproduzione Genera di Roma, con l’applicazione clinica di una nuova procedura per la valutazione degli embrioni e Paola Viganò dell’Ospedale San Raffaele di Milano, con un metodo non invasivo per valutare l’attività degli embrioni, al Grant for fertility innovation.

Un investimento, in merito alla ricerca sulla fertilità

Merck Serono S.p.A. ha destinato 1,2 milioni di euro a questo fondo, dedicato all’innovazione per la fertilità, per il periodo 2015/16. La notizia è filtrata nel corso del trentunesimo congresso annuale dell’European society of human reproduction and embryology (Eshre), Società europea della riproduzione umana ed embriologia, che si è svolto a Lisbona. Nell’edizione dell’anno in corso saranno finanziati sei progetti a livello mondiale.

A che cosa serve il Gfi per l’innovazione in merito alla fertilità?

Ma a che cosa serve il Gfi? Il progetto è nato nel 2009 e il suo obiettivo è trovare soluzioni concrete sulla base di innovativi progetti di ricerca traslazionale nel campo della fertilità. L’intento è migliorare i risultati delle tecniche di procreazione medicalmente assistita (Pma). In sei anni sono state 750 le candidature inoltrate, da più di 50 Paesi intorno al mondo. Sono sei i progetti selezionati quest’anno e provengono da cinque Paesi, per un totale di 1,2 milioni in termini di finanziamenti.

Bisogna potenziare i risultati clinici

Tutto ciò viene attuato per influire positivamente sui risultati clinici ottenibili dalle coppie, per aumentare ulteriormente il successo delle tecniche adottate. I progetti di qualità che pervengono al Gfi sono in aumento ogni anno: si tratta di un’opportunità, in un ambito caratterizzato da bisogni insoddisfatti.

 

About Isabella Lopardi

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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