Salute dei bambini, dai vaccini in poi

Salute dei bambini, dai vaccini in poi

Finalmente, date le divisioni che, da tempo ormai, si registrano in seno alla nostra società, la problematica relativa ai vaccini sale alla ribalta delle cronache e accende la discussione. A margine del ventisettesimo Congresso nazionale (“L’Aquilone, il suo filo e il vento) della Società italiana di Pediatria preventiva e sociale (Sipps), conclusosi ieri a Stresa, in merito alle vaccinazioni il dottor Giuseppe Di Mauro, Presidente Sipps ha dichiarato: “Oggi il messaggio che vogliamo lanciare alle famiglie è questo: vaccinate i vostri figli. Le alte coperture vaccinali raggiunte hanno infatti determinato la scomparsa di casi di polio, difterite ed altre gravi patologie”. La tematica è stata affrontata attraverso un talk-show che ha coinvolto esponenti della Sipps, della Federazione italiana medici pediatri, dell’Istituto superiore di sanità e delle Regioni.

Dare un piccolo fastidio al bambino, pungendolo per un vaccino, potrebbe evitargli più serie manifestazioni dolorose domani.

Infiammazione e dolore del bambino

Nel corso del medesimo congresso, si è discusso di “Infiammazione e dolore nel bambino: le possibilità della low dose medicine”. Una dose di farmaco ridotta può avere lo stesso effetto?

Per quanto concerne l’immunodeficienza in età pediatrica, in particolare, sono stati presentati tre studi. Nel primo è stata valutata l’efficacia e la tollerabilità di un protocollo low dose (dose bassa, ndr), confrontato con una terapia convenzionale standard di riferimento nella prevenzione e trattamento della rinite allergica stagionale. In totale hanno preso parte allo studio 111 pazienti di età compresa tra 6 e 16 anni. Sulla base dei risultati, nessun paziente in terapia low dose ha presentato effetti collaterali negativi. Dei pazienti sottoposti a terapia convenzionale, 9 (16,6%) hanno presentato sonnolenza mattutina durante la terapia preventiva; 7 (12,96%) hanno presentato bruciore e secchezza nasale; 5 (9,25%) hanno manifestato peggioramento della sintomatologia oculare. Se ne evince che il protocollo low dose utilizzato è efficace, sicuro e ben tollerato nella prevenzione e terapia della fase sintomatica acuta dell’oculorinite allergica stagionale.

Il secondo studio ha valutato l’efficacia di un protocollo low dose nel trattamento dell’otite media essudativa, confrontata con il protocollo convenzionale standard di riferimento, attraverso una serie di indicatori clinici e strumentali. Nessun paziente del gruppo low dose ha presentato effetti collaterali, mentre nel gruppo trattato soltanto con farmaci convenzionali 12 pazienti (15,8%) hanno lamentato diarrea e 9 (11,8%) vomito e diarrea che non hanno impedito la prosecuzione della terapia. Inoltre, i bambini con 0 episodi di otite passano dal 19,7% del secondo gruppo al 29,6% del primo, mentre i pazienti con più di cinque episodi passano dall’11,9% al 3,7%.

Il terzo studio riguarda le infiammazioni respiratorie ricorrenti: ha coinvolto 213 bambini di età media di 5 anni e 7 mesi e ha messo in luce la superiorità della terapia a basso dosaggio confrontata con terapia convenzionale in relazione a vari aspetti. A cominciare dalla superiorità preventiva delle infiammazioni respiratorie: si è riscontrato un minor numero di giorni di febbre, ridotta assenza da scuola, minor utilizzo di antibiotico. Per arrivare, infine, ad un minor ricorso all’opzione chirurgica.

Quando i bambini si addormentano

I comportamenti dei bambini, quando si addormentano, variano di luogo in luogo? Nel corso della sessione dal titolo “Pediatria preventiva e sociale” il Professor Paolo Brambilla, pediatra di famiglia Asl Milano2, ha illustrato i primi risultati del progetto Sipps in collaborazione con SICuPP “Ci piace sognare”. Si vuol indagare, attraverso un’analisi epidemiologica, le abitudini relative al sonno in una popolazione di pazienti pediatrici (1-14 anni) seguiti in ambulatorio da pediatri di famiglia in tutta Italia. Lo studio è iniziato ad aprile 2015 e si concluderà il 30 novembre 2015. A Stresa sono stati presentati i dati parziali, relativi alle regioni Lombardia e Sicilia. L’analisi ha riguardato 914 bambini (668 lombardi e 246 siciliani) di età compresa tra 1 e 14 anni. Solo il 41,4% dei lombardi ed il 31,2% dei siciliani mostra una durata del sonno che soddisfa le raccomandazioni della National Sleep Foundation (Nsf). Dallo studio è emerso, tra l’altro, che molti bambini non si addormentano e/o non dormono nel proprio letto. Beve poco prima i dormire il 26,4% dei bambini lombardi (essenzialmente il latte nel 18,6% o un succo di frutta nel 6,0%) e il 21,3% dei siciliani (latte 14,5%, succo 6,4%). L’uso del biberon prima di addormentarsi è presente nl 12,4% dei lombardi e nel 14,4% dei siciliani. Mangia qualcosa poco prima di addormentarsi il 16,9% dei lombardi (dolci 10,2%, frutta 3,1%) e il 14,5% dei siciliani (cibi salati 4,8%, dolci 3,2%, frutta 2,4%). Il 56,0% dei lombardi d il 67% dei siciliani ha guardato tv, usato pc/videogiochi o altri video prima di addormentarsi.

About Isabella Lopardi

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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