La prima caratteristica del tatuaggio che viene in mente è che è permanente. Non mancano, per esempio, persone che fanno scrivere sulla loro pelle il nome della persona amata. Se, poi, la storia non funziona, vorrebbero rimuovere dalla pelle questo segno indelebile che non li rappresenta più. Come fare? Il mercato della rimozione dei tatuaggi è in continua crescita. Nel 2014, in tutto il mondo, sono stati 3,6 milioni i trattamenti attuati al fine di cancellare tatuaggi e lesioni pigmentate. Oggi, c’è una novità, che può captare il mercato e risolvere il problema: parliamo del nuovo laser a picosecondi, a doppia lunghezza d’onda. Si tratta di un metodo sicuro che permette di rimuovere tatuaggi policromi e lesioni pigmentate benigne su qualsiasi tipo di pelle. Si rimuovono, in questo modo, anche i tatuaggi che sono risultati resistenti ai sistemi convenzionali.
La tecnica è già disponibile in Italia: utilizza impulsi ultra-brevi.
Come funziona la nuova tecnica per la cancellazione dei tatuaggi
Secondo il dottor Filippo Pinto, dermatologo e responsabile della Pinto medical spa, Centro laser dermatologico di Roma e consulente scientifico di Syneron Candela, “Il laser a picosecondi a doppia lunghezza d’onda garantisce una frammentazione ottimale delle particelle di pigmento. Con un numero inferiore di sedute e minore dolore rispetto ai sistemi convenzionali, tali trattamenti sono ben tollerati dai pazienti che assistono a tempi di recupero decisamente ridotti rispetto a vent’anni fa. E’ da sottolineare, inoltre, che l’utilizzo di laser a picosecondi non ha determinato esiti cicatriziali o effetti collaterali di lunga durata, ad ulteriore conferma del suo elevato profilo di sicurezza nel trattamento per la rimozione dei tatuaggi”.
In Europa circa il 20% degli adulti si è tatuato almeno una volta: emerge dalla recente indagine dell’Iss. In Italia i tatuati sono 7 milioni, il 17% dei quali intende rimuovere il tatuaggio. Sono il 4,3% coloro che lo hanno già cancellato.
Queste le parole del dottor Luigi Coricciati, dermatologo, responsabile del centro “Coricciati medical group” di Martano (Lecce) e consulente scientifico di Syneron Candela: “Il laser a picosecondi con una doppia lunghezza d’onda, grazie ad un minor trasferimento di calore sulla pelle, riduce al minimo gli effetti collaterali nella più ampia gamma di fototipi. La ricerca scientifica, infatti, ha dimostrato che minore è la durata dell’impulso, maggiore è l’efficacia nel convertire l’energia del laser in sollecitazioni meccaniche, necessarie alla frammentazione delle particelle. Ne consegue che più il frammento è piccolo e più è facile per il corpo eliminarlo in tempi rapidi e ottenere così un migliore risultato in termini di clearance”.