In occasione della Giornata mondiale per il cuore, la Fondazione italiana per il Cuore, con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, promuove “Lavora con il cuore”. Si tratta di una campagna attuata al fine di sensibilizzare e valutare i principali fattori di rischio cardiovascolare: parliamo dicolesterolo Ldl, trigliceridi e glicemia. Per fare ciò, è sufficiente un semplice test ematico indolore, un prelievo di sangue dal polpastrello, che ha riguardato tutti i dipendenti del dicastero.
Un esame molto importante, posto che le patologie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte nei paesi occidentali. Secondo le previsioni, nel 2030 i decessi annui aumenteranno da 17 a 23 milioni.
I dati che emergeranno (sui livelli di Hdl-Ldl, colesterolo totale, trigliceridi, glicemia, ecc.) saranno poi raccolti in un database anamnestico e di valutazione del livello di rischio cardiovascolare. Ogni lavoratore, al fine di controllare il rischio cardiovascolare e intervenire sugli stili di vita scorretti, potrà rivolgersi a un medico e ottenere ulteriori consigli.
Lavora con il cuore, informare la popolazione
Grazie all’iniziativa, la popolazione sarà informata in merito all’importanza della valutazione e della misurazione dei fattori di rischio responsabili delle malattie cardio e cerebrovascolari. Tra questi ultimi, spiccano gli elevati livelli di colesterolo (in particolare il colesterolo Ldl), elevata pressione sanguigna, diabete, sovrappeso e obesità, influenza, alimentazione scorretta, sedentarietà e stress.
Lavora con il cuore, l’obiettivo del progetto
Si intende raggiungere l’obiettivo “25by25” delineato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: si tratta dell’opportunità di ridurre del 25% la mortalità per malattie croniche non trasmissibili entro il 2025.
Lavora con il cuore, un manifesto informativo
Un manifesto informativo sarà distribuito in alcuni uffici pubblici e privati presenti in altre Regioni: riguarderà i corretti stili di vita per le malattie cardiovascolari.
Lavora con il cuore, una consapevolezza alla base del progetto
Di una cosa si è consapevoli: per mezzo di uffici e luoghi di lavoro si possono raggiungere i lavoratori e le loro famiglie, un numero elevato di persone. Si tratta di un campione significativo dell’intera cittadinanza.
E’ nel mirino la prima causa di morte in Europa e in Italia. Le patologie cardiovascolari sono responsabili, nell’Unione Europea, del 49% delle morti sia nell’uomo che nella donna e sono in aumento sulla base delle statistiche internazionali.
L’Onorevole Luigi Bobba, sottosegretario di Stato del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, ha dichiarato: “La collaborazione tra le istituzioni del mondo del lavoro e quelle della Salute è fondamentale per contribuire alla tutela della salute e al benessere dei cittadini, attraverso campagne di sensibilizzazione, e informazione mirata e azioni concrete. Nei luoghi di lavoro è infatti possibile raggiungere un numero elevato di persone di un’ampia fascia di età, consentendo di individuare i soggetti maggiormente a rischio di sviluppare patologie cardiovascolari, per le quali la prevenzione può essere determinante. Intervenire per tempo sui fattori di rischio delle malattie cardiovascolari genera un effetto positivo e di lunga durata sulla salute dei cittadini e, di riflesso, sulle attività produttive: avere collaboratori in salute migliora l’ambiente di lavoro, riduce i costi e incrementa efficienza e produttività.”