Il tumore del testicolo è il tumore maschile più aggressivo. Perché lo si dimentica? Perché è poco diffuso, rappresenta l’1% del totale delle neoplasie che interessano l’uomo.
Non bisogna, tuttavia, sottovalutarlo: se diagnosticato precocemente, infatti, si cura con facilità. Accorgersene è possibile con l’autopalpazione, in maniera simile a come agiscono le donne palpando il seno. Le mosse principali sono sei: un cartoon, il primo realizzato in argomento, mostra ai ragazzi come fare. E’ stato pensato per essere postato e condiviso nei social network. E’ stato presentato nel corso dell’ottantottesimo Congresso nazionale della Società italiana di urologia (Siu), in corso dal 10 al 13 ottobre a Riccione, a Palazzo dei congressi.
Identikit del tumore al testicolo
Questa dimenticata forma di neoplasia colpisce soprattutto fra i 25 e i 49 anni, in piena età riproduttiva.
La sua frequenza è in crescita (pari al 45%negli ultimi 30 anni), ma la mortalità è in netto calo (la cura funziona nel 95% dei casi). Sono stati più di duemila, sulla nostra Penisola, i casi riscontrati nel 2012. Che cosa ha remato contro la prevenzione? I giovani uomini non sono stati più sottoposti alla visita di leva, che permetteva, con l’esame dei testicoli previsto, la diagnosi e la cura di patologie del distretto uro-genitale. E’ scarsa, inoltre, l’attenzione rivolta a problematiche insorte già dall’età pediatrica.
Tumore al testicolo: il cartoon
Il cartoon del professor Urosapiens insegnerà a chi avrà la curiosità di guardarlo i “cinque tocchi” corretti da compiere, muovendo le mani nel modo e nel posto giusto. Si tratta di fare un esame dei testicoli, attento e accurato.
Un salvavita e un’azione preventiva fondamentale: poche mosse e qualche minuto sono sufficienti ed è possibile prevenire sul nascere un eventuale tumore.
Nel frattempo, si allontanano le probabilità di un possibile sviluppo di un tumore prostatico fino al 12%.
Il cartoon, prodotto dall’agenzia Acme, è disponibile e già scaricabile dal sito www.siu.it e su www.pianetauomo.eu.
Tumore al testicolo: la parola agli esperti
Così si è espresso Vincenzo Mirone, segretario generale della Siu: “Questo tumore è la neoplasia più comune nei giovani maschi con età compresa fra i 25 e i 49 anni, rappresentando circa l’1% del totale e il 3-10% di quelli che colpiscono l’apparato urogenitale maschile. Data l’età di insorgenza, è importante sensibilizzare i giovani all’autopalpazione, insegnando loro a prestare attenzione a qualsiasi modifica possa verificarsi nell’anatomia o nella forma dello scroto e dei testicoli. Vale a dire che adulti e ragazzi dovrebbero conoscere dimensioni e aspetto ‘normali’ dei propri testicoli, in modo da essere in grado di riconoscere qualunque alterazione possa subentrare nel tempo. Le nostre regole e il nostro cartoon sono il primo passo per una serie di iniziative che riguardano i tumori urogenitali”.
Tumore al testicolo, le regole da non dimenticare
Ecco le regole da non dimenticare:
1. Affinare il ‘tatto’. Prendere il testicolo nel palmo delle mani, prima l’uno e poi l’altro. Le dimensioni potrebbero non essere uguali, ovvero l’uno potrebbe risultare più grande dell’altro;
2. Esaminare il testicolo. Ogni testicolo va esaminato facendolo ruotare delicatamente tra pollice e indice di entrambe le mani.
3. Andare a caccia di noduli. Con le dita, andare alla ricerca di noduli duri, gonfiori morbidi o tondeggianti, diversa tessitura della superficie testicolare o anomalie che devono essere immediatamente riferiti al medico.
4. Essere costanti. La manovra va effettuata una volta al mese. È bene, per non dimenticarsene, segnare la data dell’ultimo auto-esame sul calendario.
5. Scegliere il momento. Quello più indicato per eseguire la palpazione dei testicoli è dopo un bagno caldo, quando cioè il sacco scrotale è rilassato.
6. Ripetere il gesto. La ripetizione costante e regolare dell’autopalpazione potrà consentire una diagnosi precoce del tumore del testicolo.
Tumore al testicolo e carcinoma alla prostata
Conclude Mirone: “È fondamentale che i genitori facciano controllare i bambini dal pediatra di fiducia, poiché una correzione dell’eventuale discesa incompleta del testicolo entro il primo anno di vita riduce il rischio di cancro e facilita la diagnosi precoce del tumore. E non solamente quello del testicolo, perché un recente studio, condotto dalla Società americana di Oncologia medica e presentato nel 2015 al Simposio sui tumori urogenitali di Orlando, attesterebbe anche una possibile correlazione con lo sviluppo del tumore prostatico. Questo studio si è occupato di circa 180mila uomini e ha consentito di evidenziare un’incidenza di carcinoma della prostata più elevata tra gli uomini con un precedente tumore ai testicoli (12,6%), rispetto a uomini (2,8%) che non avevano conosciuto questa malattia”.
Tumore al testicolo, la prevenzione è importante
Se il tumore al testicolo viene diagnosticato e trattato precocemente il tasso di guarigione è elevato: arriva intorno a una percentuale del 96% circa. Se non si è tempestivi alcuni trattamenti, specie se particolarmente aggressivi, potrebbero favorire un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, osteoporosi o alterazione della funzione sessuale e di impoverimento generale della qualità della vita.