Lifting del viso: affidarsi a un bravo chirurgo è la prima regola

Lifting del viso: affidarsi a un bravo chirurgo è la prima regola

“Naturale è ciò che non si nota. L’arte di valorizzare la bellezza del corpo è seduzione, benessere emotivo e fisico, ma più di ogni altra cosa la bellezza è equilibrio e armonia”, sono parole del celebre chirurgo brasiliano Ivo Pitanguy e questa affermazione vale più che mai quando si parla di lifting del viso.

Che ci piaccia o no, viviamo in una società nella quale l’immagine è molto importante tant’è che spesso, il giudizio sull’individuo è in primo luogo un giudizio estetico. Purtroppo il tempo non ci aiuta e gli inestetismi si manifestano soprattutto sul viso: il nostro principale biglietto da visita. Fortunatamente oggi non mancano le tecniche mediche e chirurgiche per migliorare il nostro aspetto.

Ecco perché quando non ci sentiamo più a nostro agio nella nostra pelle e vogliamo dare una rinfrescata al nostro viso si può prendere in considerazione l’idea di sottoporsi a un lifting. Ma in che cosa consiste questa tecnica e soprattutto per chi è davvero adatta?

Lifting del viso: affidarsi a un bravo chirurgo è la prima regolaLifting del viso? Fatevi seguire da un chirurgo plastico

Ne abbiamo parlato con Marco Procopio, specialista in Chirurgia Plastica Estetica e Ricostruttiva, che a Roma dirige un’équipe composta da 5 chirurghi plastici, un otorino, un neurochirurgo e chirurgo vertebrale, 2 esperti di epitesi facciale, uno psicologo, 2 anestesisti, 3 infermieri ed un ferrista. Un segno tratteggiato, tracciato sul volto con un apposito pennarello rappresenta il primo passo verso l’intervento in grado di restituire stabilmente tonicità e lineamenti ben definiti.

“Prima o poi, un lifting potrebbe riguardare tutti. Di che cosa si tratta? Si elimina la cute in eccesso, senza stravolgere il viso. Come appare chiaro, non cambia la fisionomia del volto, semplicemente appare più giovane e tonico. È importante invece ricordare che  non è il paziente a decidere di fare il lifting:  è il medico che lo indirizza. Il paziente si rivolge al chirurgo perché sente l’esigenza di cambiare, di migliorarsi, ma è il medico che valuta e consiglia il da farsi, quali sono gli interventi più adatti per ottenere un certo obiettivo e come agire sul quel preciso paziente”.

Lifting chirurgico o senza bisturi?

Oggi le tecniche di chirurgia estetica sono meno invasive di un tempo: eppure molte persone, per rimodellare il viso, preferiscono puntare su tecniche soft. Come si fa a decidere la tecnica più adatta?

“In effetti, spesso chi si rivolge al medico estetico tende a preferire gli interventi ambulatoriali: come punturine rivitalizzanti, volumizzanti, filler. Le azioni svolte in ambulatorio, beninteso, non sono da escludersi. Ma volumizzare un volto che non ha fatto un lifting implica l’utilizzo di una grossa quantità di prodotto (anche 20 fiale) per apprezzare un vero miglioramento e il trattamento può diventare troppo costoso. Senza contare che i filler non hanno un effetto liftante che si rende invece indispensabile quando c’è un cedimento della cute, ma anche del grasso sottocutaneo e dei muscoli.  Dopo il lifting invece, per eliminare piccole rughe o accentuare i volumi, basteranno piccoli ritocchi con il filler.

Qual è l’età giusta per il  lifting del viso?

“Di solito il lifting si rende necessario intorno ai 50/60 anni. Si ricorre a questo tipo di intervento più precocemente, se si parla di fumatori. Naturalmente è fondamentale un’accurata visita preoperatoria. La pelle può essere più o meno delicata: bisogna vedere come il tessuto si sgonfia e come cicatrizza. Per evitare problematiche, tutti i possibili rischi sono calcolati prima dell’intervento. Per questa ragione il paziente viene sottoposto agli esami preoperatori di  routine emocromo completo e l’elettrocardiogramma) che ci permettono di stabilire che il paziente non abbia particolari problematiche, delle quali può non essere a conoscenza. Sette giorni prima e sette giorni dopo l’intervento sono banditi gli anticoagulanti, come l’aspirina“.

Dopo il lifting del viso sono previsti trattamenti per accelerare la ripresa?

“Subito dopo l’intervento alcune pratiche specifiche permettono di ridurre i possibili effetti negativi, che variano da paziente a paziente. In particolare si stabilisce una serie di medicazioni in cui si utilizzano fasce compressive, ghiaccio, cotone intorno alle orecchie. L’ematoma invece si evita grazie a specifiche creme. La fasciatura si tiene soltanto per 24 ore giorno e, la notte successiva all’intervento si dorme seduti per agevolare il drenaggio dei liquidi. Il risultato ripaga (di gran lunga) dello stress da intervento. Una volta tolti i punti (dopo 8 giorni) il gonfiore generale diminuisce del 50%. La convalescenza dura 10-15 giorni e gli esiti sono eccellenti già dopo 15-20 giorni”.

Uomini e donne: siamo tutti uguali di fronte al lifting?

“Gli interventi variano se attuati su un uomo, oppure su una donna. Nelle donne durante l’intervento si tirano i tessuti più indietro, in direzione del padiglione auricolare. Negli uomini si lascia qualche centimetro in più di tessuto e si agisce a 45 gradi (leggermete al di sotto dell’orecchio ndr), per non perdere la basetta. Gli esponenti del sesso forte tengono ad avere una barba ben curata e sono fieri della propria capigliatura. Nell’uno o nell’altro caso i costi variano da 6 a 12 mila euro”.

Lifting del viso: mai nella bella stagione

“Il periodo migliore per un lifting è da settembre a maggio. Il periodo invernale è preferibile: con il caldo sono maggiori i rischi post-operatori, come ematomi e infezioni. È chiaro che se dovessero presentarsi si può sempre rimediare ma è comunque opportuno evitare di esporsi al sole”.

 

I.P

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