Anedonia: un sintomo da non sottovalutare per riconoscere la depressione

Anedonia: un sintomo da non sottovalutare per riconoscere la depressione

Sebbene la depressione sia uno dei disturbi della salute mentale più comuni, sono piuttosto diffuse diverse convinzioni errate a confronto.

Una di queste è l’idea che essere depresso significhi soltanto sentirsi triste tutto il tempo.

Luoghi comuni di questo tipo, oltre a ostacolare la piena comprensione verso chi è colpito da questo disturbo, possono ritardare la richiesta di supporto da parte di chi ne ha bisogno, impedendo di riconoscere per tempo i sintomi della depressione.

Secondo alcune stime, in Italia chi soffre di depressione attende in media almeno un anno prima di rivolgersi a un professionista per chiedere aiuto.

Ciò comporta ritardi nel trattamento e il prolungamento del disagio per i pazienti, con ulteriori rischi di peggioramento.

Un sintomo caratteristico della depressione, ma non sempre riconosciuto, è l’anedonia: vediamo di cosa si tratta.

Che cos’è l’anedonia

L’anedonia si definisce come una riduzione considerevole dell’interesse e del piacere legati a qualsiasi tipo di attività.

Chi ne è colpito non ha più voglia di dedicarsi ad attività a cui un tempo era interessato e non le trova più piacevoli.

Questa condizione ha quindi due aspetti: la mancanza di motivazione per intraprendere le attività, e la riduzione della capacità di provare emozioni e sensazioni positive e piacevoli quando le si svolge.

L’anedonia può presentarsi soltanto con uno di questi aspetti, oppure con entrambi.

La mancanza di motivazione, in particolare, appare secondo diversi studi come uno dei principali sintomi del disturbo depressivo maggiore.

In presenza di anedonia per un periodo oltre le due settimane, effettuare il test depressione offerto da Serenis può dare un’indicazione riguardo alla presenza di possibili problemi.

Coloro che ottengono un punteggio alto dovrebbero poi rivolgersi a un professionista, anche attraverso un servizio di terapia online, per confermare l’eventuale diagnosi e trattare il problema in modo rapido.

Oltre alla depressione, altre condizioni possono comportare la presenza di anedonia.

Tra queste troviamo disturbo bipolare, disturbo da stress post-traumatico, schizofrenia o disturbi alimentari.

Contattare uno psicologo per capire l’origine del problema è quindi importante per prendere le misure più adatte a guarire.

Caratteristiche e sintomi 

L’anedonia si divide in due categorie principali, che a volte compaiono in contemporanea, ma che presentano sintomi distinti.

L’anedonia fisica comporta un ridotto interesse in attività che danno piacere a livello fisico, per esempio cibo, esercizio o interazioni sessuali.

I sintomi che la contraddistinguono sono uno scarso interesse verso l’intimità fisica, una perdita del piacere legato all’assaporare cibo o bevande, e un calo dell’apprezzamento di sensazioni fisiche come il profumo dei fiori, guardare un bel paesaggio o fare una passeggiata all’aria aperta.

La seconda categoria è quella dell’anedonia sociale, definita come calo di piacere e interesse verso le relazioni interpersonali.

Tra i sintomi troviamo la tendenza a isolarsi dagli altri, la predilezione per la solitudine, la riduzione nel numero delle relazioni interpersonali e del piacere di stare in compagnia, e una riduzione delle abilità sociali.

È bene notare che, nonostante questi sintomi siano in parte sovrapponibili a quelli dell’ansia sociale, non si tratta della stessa condizione.

L’anedonia sociale non dipende infatti da ansia o paura riguardanti le relazioni con gli altri, bensì da un calo del piacere che si prova durante le attività in compagnia.

In tutte le sue forme, l’anedonia è generalmente un sintomo di altre condizioni e la sua diagnosi avviene quindi nel contesto più ampio della ricerca di disturbi a essa collegati.

In presenza di sintomi compatibili con l’anedonia è bene, dunque, rivolgersi a uno psicologo per valutare la situazione con il giusto sostegno professionale.

Un percorso terapeutico, in molti casi, può aiutare a ritrovare l’interesse per le attività un tempo apprezzate e per ricominciare a provare gioia per i piaceri quotidiani.

 

 

 

 

 

 

Immagine copertina di Andrew Neel https://www.pexels.com/it-it/foto/foto-dell-uomo-che-si-appoggia-sulla-tavola-di-legno-3132388/

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