Art & Show-Bologna: museo internazionale e biblioteca della musica
Il Museo internazionale e biblioteca della musica, nato nel 2004 per custodire le collezioni di beni musicali del Comune di Bologna, ha sede all’interno di Palazzo Sanguinetti, nel centro storico di Bologna. L’edificio è stato riaperto al pubblico dopo un lungo e attento restauro, che ha riportato all’originario splendore i ricchissimi affreschi interni che, realizzati tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento, ne fanno uno degli esempi più alti del periodo napoleonico e neoclassico a Bologna.
L’idea di realizzare un Museo della musica a Bologna è nata non solo dalla necessità di ribadire l’importanza dell’esperienza bolognese nell’arte della musica, ma anche dall’esigenza di soddisfare una pluralità di intenti: primo fra tutti portare a conoscenza del grande pubblico il ricco e variegato patrimonio di beni musicali che il Comune di Bologna possiede e custodisce e che prima per mancanza di uno spazio adeguato era rimasto confinato nei depositi.
Nelle nove sale splendidamente affrescate si snoda il percorso espositivo che ripercorre sei secoli di storia della musica europea, con oltre un centinaio di dipinti di personaggi illustri del mondo della musica facenti parte della quadreria avviata da Padre Martini, più di ottanta strumenti musicali antichi ed un’ampia selezione di documenti storici di enorme valore: trattati, volumi, libretti d’opera, lettere, manoscritti, partiture autografe, ecc.
L’Esposizione rappresentò un importante momento per l’arricchimento della raccolta; vi parteciparono anche molti collezionisti di strumenti extraeuropei che vollero donare al Comune di Bologna gli oggetti da loro inviati. La collezione conferì poi al Museo Medievale nel 1985, anno di apertura del museo, dove sono in parte tuttora conservati.
La collezione comprende alcuni esemplari di particolare importanza; come gli otto pianoforti, di cui cinque a coda e tre rettangolari, risalenti al XVII e XVIII secolo, fra cui il prezioso Erard del 1811 (forse appartenuto a Paolina Borghese), restaurato in occasione dell’inaugurazione del Museo e ora esposto nella sala 8, il pianoforte Pleyel del 1844 di Gioachino Rossini (esposto nella sala 7), la cosiddetta “spinetta di padre Martini” un pianoforte rettangolare Glonner del 1780 (esposto nella sala 3); un Heckelphon del 1900 (esposto nella sala 8); vari corni inglesi, alcuni cornetti e due oboi.
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In una sala situata al piano terra di Palazzo Sanguinetti è stato ricostruito fedelmente il laboratorio di liuteria del bolognese Otello Bignami (Bologna 1914–1989), donato al Comune di Bologna dai suoi eredi e originariamente sito in via Guerrazzi 10.
Formatosi come allievo di Gaetano Pollastri, Otello Bignami ottenne, nel corso di 40 anni di incessante attività artistica, i principali riconoscimenti internazionali del settore, diventando esponente di prestigio della scuola di liuteria bolognese del Novecento.
Nel laboratorio, perfettamente funzionante e dotato di tutte le attrezzature, le sagome, le vernici, gli strumenti di lavoro utilizzati dal maestro, è possibile effettuare visite guidate su appuntamento, in cui un esperto illustrerà le fasi lavorative principali e le metodologie utilizzate per la creazione degli strumenti.
Apertura: da martedì a venerdì ore 9.30>16.00; sabato, domenica e festivi ore 10.00>18.30
Chiusura: lunedì feriali; 1 maggio; 25 dicembre
Biglietti d’ingresso: intero – euro 5,00; ridotto – euro 3,00
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34 – Bologna
tel. 051 2757711