I dolori mestruali sono una realtà che molte donne affrontano mensilmente, ma spesso vengono sottovalutati o ignorati.
Questi dolori possono essere debilitanti e avere un impatto significativo sulla vita quotidiana e sul lavoro.
Per affrontare questa problematica, alcuni paesi stanno introducendo politiche innovative, come il congedo mestruale retribuito, per garantire alle donne il diritto di prendersi cura di sé stesse durante i giorni più difficili del ciclo.
Una campagna che si include in questo contesto è “Lezioni superflue di spagnolo” di Intimina, un’ironica video-parodia che mette in evidenza le scuse fittizie che molte donne inventano per giustificare le assenze dal lavoro dovute ai dolori mestruali.
Lo fa ironicamente insegnando anche la pronuncia della lingua spagnola, la nazione che dallo scorso febbraio è il quarto paese al mondo (insieme a Giappone, Corea del Sud e Zambia) che offre un congedo retribuito per dolori mestruali.
La campagna vuole incoraggiare le discussioni sull’igiene mestruale, anche in merito alla vita lavorativa.
Congedo mestruale: il bisogno di scuse
“Le mestruazioni hanno effetti diversi e per alcune donne possono causare sintomi fisici e mentali. Non potersi assentare per prendersi cura di sé o dover mentire a un datore di lavoro può creare stress e ansia che possono causare un ulteriore deterioramento della salute”, dice Susanna Unsworth, ginecologa per Intimina.
“La ricerca mostra che più di un terzo (34%) delle donne userebbe il congedo mestruale se fosse un’opzione e in caso di dolore lancinante: è chiaro che occorre fare di più per assicurarsi che le persone siano in grado di prendersi il tempo necessario in caso di sintomi debilitanti delle mestruazioni”.
Congedo mestruale retribuito: chi lo vuole e chi non lo comprende
Secondo la recente ricerca che ha coinvolto le lavoratrici inglesi, quasi due terzi (63%) sosterrebbero il congedo retribuito nel Regno Unito e la metà (49%) delle intervistate avrebbe sentito il bisogno di usufruirne.
Solo una su dieci (10%) ha affermato che i propri datori di lavoro sono stati disponibili a concedere loro un permesso a causa di sintomi mestruali debilitanti, e la metà (49%) ha affermato di aver sperimentato una mancanza di comprensione nel discutere del dolore mestruale con i propri datori di lavoro o dirigenti.
Questo comporta che quante provano dolore, si sentono obbligate a continuare a lavorare e a soffrire in silenzio: 1 donna su 5 (20%) dice di aver sperimentato effetti negativi sulla propria salute mentale e sul proprio benessere.
“È triste che nel 2023 così tante donne in Gran Bretagna e in tutto il mondo si sentano costrette a escogitare scuse per gestire dolori debilitanti: queste scuse sono ora inutili in Spagna e questo è qualcosa da festeggiare”, dice Dunja Kokotovic, Global Brand Manager di Intimina.
Tutte le persone che hanno le mestruazioni devono avere diritto a un congedo mestruale retribuito se ne hanno bisogno, senza sensi di colpa o giudizi, e di certo non dovrebbero aver bisogno di inventare scuse inverosimili per ottenerlo.
Speriamo che “Lezioni superflue di spagnolo” aiutino a sensibilizzare sul bisogno di discussioni aperte e oneste sulle mestruazioni sul posto di lavoro e ci avvicini a un mondo in cui il congedo mestruale retribuito è garantito”.
Le scuse più usate nella video-parodia
Una nuova ricerca Intimina rivela le scuse più comuni che 1 donna su 4 che lavora (24%) sente il bisogno di usare.
La video-parodia include sei delle frasi più comuni usate dalle donne quando si assentano dal lavoro a causa di dolori e disagi mestruali, come “Ho un virus misterioso” (28%) e “Ho un’intossicazione alimentare dovuta a un gambero andato a male” (20%), insegnando a chi lo guarda anche come pronunciare queste frasi in spagnolo. Le lezioni superflue di spagnolo possono essere visualizzate su Youtube.
“Discriminare o escludere a causa delle mestruazioni è inaccettabile. I sintomi mestruali gravi dovrebbero essere trattati come qualsiasi altro problema di salute”, spiega Thorsten Klefer, CEO di Wash United.
“Le donne che soffrono di sintomi mestruali debilitanti dovrebbero avere accesso a un congedo retribuito. In ogni paese.”
Il permesso mestruale nelle scuole
Anche nelle scuole il tema è sentito, infatti, in alcuni istituti scolastici esistono politiche che consentono alle studentesse di assentirsi dalla scuola durante il periodo mestruale se si trovano in condizioni di salute precarie a causa delle mestruazioni. Questa politica viene talvolta chiamata “permesso mestruale”.
L’idea alla base di questo permesso è riconoscere che le mestruazioni possono causare disagio fisico e sintomi associati che possono influire sul benessere e sul rendimento scolastico.
Alcune ragazze possono avvertire dolori mestruali intensi (dismenorrea), affaticamento, mal di testa, nausea o altri sintomi che rendono difficile per loro iniziare alle normali attività scolastiche.
L’idea di concedere un permesso mestruale è oggetto di dibattito. Alcuni sostengono che sia un modo per riconoscere le esigenze specifiche delle studentesse e promuovere l’uguaglianza di genere, consentendo loro di gestire i sintomi delle mestruazioni in modo adeguato. Altri ritengono che potrebbe portare a un’assenza eccessiva dalla scuola e interrompere l’apprendimento regolare.
Immagine copertina di Polina Zimmerman https://www.pexels.com/it-it/foto/donna-triste-divano-dolore-3958584/