I tatuaggi possono fare male alla pelle?

I tatuaggi possono fare male alla pelle?

I tatuaggi sono davvero una decorazione molto affascinante da sfoggiare sulla propria pelle.

Ce ne sono delle più svariate tipologie e dimensioni: grandi, piccoli, discreti o portati in bella mostra, simboli tribali, dal messaggio misterioso e chiaro solo a chi lo ha eseguito o interi versi di poesie.

Probabilmente nessun “accessorio” è personalizzabile quanto un tatuaggio sulla propria pelle.

Allo stesso tempo, però, decidere di farsi fare un tatuaggio e mantenerlo nel tempo non è facile e, nei casi peggiori, può esporre anche ad alcuni rischi per la propria salute.

Va considerato, infatti, il fatto che il tatuaggio viene eseguito attraverso un ago che incide la pelle e inietta al suo interno un inchiostro scuro o colorato biocompatibile che, nella maggior parte dei casi e in condizioni di massima igiene e sicurezza, non provoca alcuna reazione e guarisce col tempo e una cura molto attenta.

Dal modo in cui si tratta il tatuaggio dopo la sua esecuzione dipende, infatti, la buona riuscita di quest’ultimo, il suo mantenimento nel tempo e si scongiurano i più comuni rischi per la propria salute.

In questo senso un ottimo assist arriva dal tatuatore stesso che, oltre a essere responsabile della corretta esecuzione del tatuaggio, può fornire anche consigli su come curare un tatuaggio a casa.

Accorgimenti da parte del tatuatore

Tra i principali rischi in cui si può incorrere dopo un tatuaggio ci sono senza dubbio irritazioni e infezioni che si possono contrarre al momento dell’esecuzione del tatuaggio e nei primi giorni a seguire.

Per scongiurare al massimo questi inconvenienti bisogna partire dalle basi e verificare a priori che il tatuatore a cui ci si sta rivolgendo sia affidabile e metta in atto tutti gli accorgimenti e le misure necessarie a garantire la massima igiene e sicurezza.

È opportuno, in questi casi, assicurarsi, per esempio, che il tatuatore si sia lavato bene le mani prima di maneggiare gli strumenti che serviranno per realizzare il tatuaggio.

È altresì fondamentale che pulisca e disinfetti bene la parte del corpo che verrà tatuata, che impieghi solo strumenti sterili o monouso, che abbia l’abbigliamento adeguato e verificare che l’ambiente sia sufficientemente pulito. Più di tutto bisognerà stare attenti che anche i colori impiegati siano certificati e garantiti come biocompatibili.

Può succedere, infatti, che l’impiego di colori non adeguati all’esecuzione di un tatuaggio possa provocare reazioni avverse a livello epidermico o causare infezioni.

Se si è certi che il tatuatore rispetta tutte le norme e le procedure necessarie, il rischio di contrarre infezioni o spiacevoli “controindicazioni” si riduce praticamente al minimo.

Tatuaggi: accorgimenti personali

L’esposizione al rischio di infezioni o irritazioni in seguito a un tatuaggio dipende molto anche dalla cura posta nei giorni e negli anni a seguire.

Non bisogna dimenticare, infatti, che nelle prime settimane il tatuaggio può essere considerato alla stregua di una ferita aperta e, pertanto, deve essere lavato, igienizzato e medicato con cura.

Questo, nella pratica, si traduce con lavaggi frequenti, applicazione di creme per tatuaggi, limitazione dell’esposizione al sole ed evitando di bagnare la parte tatuata in acqua di mare, laghi, fiumi o piscina.

L’esposizione al sole, in modo particolare, può agevolare la formazione di croste e di irritazioni alla parte tatuata, oltre a sbiadirlo nel tempo se non si impiega una crema solare ad alta protezione.

Seguendo norme igieniche corrette anche a casa, evitando quindi anche di condividere tessuti e asciugamani che entrano a contatto col tatuaggio, senza dubbio la guarigione avverrà nei tempi consoni e senza spiacevoli conseguenze.

 

 

 

Immagine copertina di Brett Sayles https://www.pexels.com/it-it/foto/tatuaggio-ritratto-femminile-2865412/

About Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Translate »