A partire da oggi in tutti i paesi dell’unione Europea UE si applica una restrizione sull’uso di determinate sostanze chimiche pericolose contenute nelle miscele di inchiostri per tattoo e trucco permanente.
La restrizione che renderà i tatuaggi più sicuri riguarda una lunga lista di sostanze dannose.
L’elenco comprende:
- le molecole cancerogene,
- mutagene e tossiche per la riproduzione,
- le sostanze chimiche vietate nei cosmetici,
- i sensibilizzanti cutanei,
- le sostanze irritanti per la pelle e gli occhi,
- le impurità metalliche,
- le ammine aromatiche e alcuni pigmenti.
Tattoo: altri divieti in arrivo
Alcuni Stati membri disponevano già di una legislazione nazionale per limitare le sostanze chimiche pericolose negli inchiostri per tatuaggi, ma le nuove norme a livello dell’Unione Europea sono state adottate per proteggere in modo uniforme le persone in tutta l’Unione Europea, indipendentemente dal paese in cui vengono tatuate e dal fatto che l’inchiostro sia fabbricato o meno nell’UE.
Per le sostanze che sono state vietate a partire da oggi esistono già alternative sicure sul mercato.
Il divieto di altri coloranti, nello specifico Pigment Blue 15 e Pigment Green 7, scatterà invece solo a partire dal 4 gennaio 2023, essendo stata concessa un’ulteriore deroga di un anno per concedere alle imprese del settore più tempo per riuscire a trovare alternative sicure per questi due pigmenti.
In ogni caso va ricordato di affidarsi sempre a tatuatori di provata professionalità che operano in locali adeguati seguendo le corrette norme igieniche e di sicurezza.
L’importanza delle restrizioni
In base alle statistiche circa il 12 % degli europei e delle europee, adolescenti compresi, è tatuato.
La restrizione applicabile da oggi era stata adottata nel dicembre 2020 dalla Commissione in risposta a una richiesta da parte degli Stati membri, ma anche in base alle valutazioni d’impatto scientifiche e socioeconomiche effettuate dall’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA).
Numerosi studi scientifici internazionali dimostrano l’esistenza di allergie e problemi cutanei dovuti ai tatuaggi.