Massaggio Watsu

Massaggio Watsu: la versione in acqua dello Shiatsu

Messo a punto agli inizi degli anni ’80 dal terapeuta Shiatsu Harold Dull, il massaggio Watsu è la versione in acqua dello Shiatsu. Si tratta di una tecnica che stimola la circolazione dell’energia vitale, migliorando la salute e il benessere. Ecco come funziona.

Che cos’è il massaggio Watsu

Il massaggio Watsu è un tipo di trattamento che si svolge in una vasca con una profondità massima di 120 centimetri riempita con acqua termale, alla temperatura di circa 35/37 gradi. La persona non esegue alcun movimento, ma si abbandona totalmente nelle braccia dell’operatore watsu: è quest’ultimo a sostenerla, ponendo una mano sotto l’osso sacro e l’altra sotto il collo. Il watsuer (l’operatore) lavora come nello Shiatsu premendo con i pollici, con tocchi sempre molto dolci, i chakra, i centri energetici dell’organismo e i meridiani, i canali in cui scorre l’energia. Queste stimolazioni sono accompagnate da movimenti passivi di stiramento, impressi al corpo dallo watsuer: il tutto viene eseguito con un ritmo lento e piacevole.

Non bisogna avere fretta

Il lavoro si svolge gradualmente: all’inizio della seduta l’operatore watsu aiuta la persona a prendere confidenza con l’elemento liquido attraverso movimenti dolci che favoriscono il rilassamento e la ricettività. Può, per esempio, sollevarle lentamente le gambe oppure ruotarle i piedi. Solo in un secondo momento il watsuer esegue le pressioni digitali sui meridiani per riequilibrare la circolazione energetica. Anche in questa fase continua comunque a effettuare degli stiramenti, degli allungamenti e degli esercizi di stretching, che facilitano il rilassamento e migliorano il tono muscolare. Il soggetto non deve compiere alcun tipo di movimento: è completamente passivo. Deve “solo” abbandonarsi e rilassarsi.

Ci si deve abbandonare e rilassare

Nello Watsu, in pratica, bisogna solo galleggiare, distesi nell’acqua calda, un elemento che toglie il peso al corpo e gli trasmette in cambio calore, sorretti da un’altra persona. È una condizione che ricorda la vita prenatale prima e l’abbraccio materno poi: quando la mamma ci teneva in braccio, sostenendoci così delicatamente da trasmetterci solo il senso di leggerezza del nostro corpo e il suo amore incondizionato. Del resto, l’obiettivo dello Watsu è portare la mente e il corpo in un completo stato di relax.

I benefici dello Watsu

I benefici dello Watsu si manifestano sia a livello fisico sia a livello mentale. La colonna vertebrale e la schiena si rilassano completamente perché in acqua la forza di gravità viene quasi annullata. Inoltre, in acqua il corpo è più leggero e sciolto: è possibile, quindi, raggiungere senza fatica allungamenti e posizioni difficilmente proponibili nel massaggio tradizionale a terra. L’acqua termale ha poi specifiche azioni (le più note: antinfiammatoria, vasodilatatrice, rilassante, astringente).

Via stress e tensioni

Il trattamento watsu svolto dall’operatore riesce a rimuovere gli ostacoli che impediscono all’energia di fluire liberamente, e che, secondo la medicina cinese, sono responsabili degli squilibri e delle malattie. Riporta così l’equilibrio energetico all’interno dell’organismo, che può riprendere a funzionare correttamente. Quest’azione benefica si rivolge alla mente: il risultato è che vengono allontanati anche stress e tensioni.

Poche controindicazioni

Il massaggio Watsu è rivolto a tutti, perché chiunque può trarne beneficio: da chi soffre d’ansia a chi è soggetto agli stress quotidiani, fino a chi presenta problemi fisici (come contratture muscolari e articolari). È controindicato solo a chi soffre di ipertensione seria, malattie croniche e infiammazioni acute in atto. Ogni seduta dura all’incirca 50 minuti e sia persona sia operatore indossano un costume da bagno. Il costo è di circa 100 euro.

 

 

About Silvia Finazzi

Giornalista freelance dal 2001, giornalista professionista dal 2008, web writer e copywriter dal 2010, scrive principalmente di salute, medicina, attualità, benessere, tecniche naturali, alimentazione, psicologia e maternità. Attualmente, è caporedattore del free press Io Bimbo Magazine, collabora con il sito www.bimbisaniebelli.it, il magazine www.modaacolazione.com, il settimanale Viversani&belli e il mensile Come Stai. Inoltre, svolge attività di web writer, content editor e copywriter per diverse aziende. Ha scritto diversi libri e volumi e ha vinto quattro premi giornalistici.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Translate »