A Natale regalati o regala bellezza: parte seconda

A Natale regalati o regala bellezza: parte seconda

Un’idea originale per i regali di Natale? Trattamenti di bellezza, veloci, poco invasivi per un look più fresco e giovane. Riprendiamo il discorso iniziato la scorsa settimana con nuove proposte di medicina estetica. Sono soluzioni adatte sia alle donne che agli uomini, dunque un’ottima occasione per condividere un momento di benessere a due. Una sorta di “coccola”, di momento speciale, da regalarsi o da regalare. Il ricorso ai trattamenti medico-estetici da parte degli uomini, del resto, è un fenomeno accertato e in crescita ormai da alcuni anni. Secondo i dati più recenti (dell’American Society for Aesthetic Plastic Surgery), tra il 2009 e il 2010 c’è stato un aumento del 8,6 per cento degli interventi maschili. E un incremento dell’11 per cento solo delle procedure mini-invasive per ringiovanire il viso o per il restyling corporeo. E’ sempre più facile, dunque, vivere questi ritocchi “soft” come un piacere di coppia: un momento di relax e di cura di se stessi, proprio come accade per i weekend a due in una beauty farm.

Adipo-dissolvenza (o Lipodissolve)

Aiuta a eliminare gli accumuli di grasso localizzati, evitando di ricorrere a sistemi più invasivi come la liposcultura chirugica ed è efficace su tutte le zone più colpite da esuberanza di adipe: cosce, glutei, interno ginocchia, polpacci, caviglie, sottomento, interno braccia (soprattutto nelle donne), addome e fianchi (soprattutto negli uomini).

Lo specialista, dopo aver studiato le parti da trattare, inietta delle sostanze che aiutano a sciogliere le cellule grasse. In questo modo, a differenza della liposuzione in cui le cellule di adipe vengono aspirate, l’adipodissolvenza consente di eliminare il grasso per via naturale.

Con aghi di circa tredici millimetri, assolutamente indolori, si iniettano perpendicolarmente nel tessuto adiposo delle sostanze derivate dalla lecitina (fosfatidilcolina e sodio desossicolato) che attivano gli enzimi lipolitici: cioè gli enzimi che sciolgono le cellule grasse. Il tessuto grasso viene “scomposto”, diventa liquido e l’organismo può eliminarlo per via renale.

Quando dura

Una seduta dura circa dieci minuti. Un ciclo di trattamento prevede di solito da quattro a sei sedute. E si possono trattare due o tre aree del corpo contemporaneamente. La stessa area va trattata una volta al mese. In certi casi dopo la seduta si avverte un leggero indolenzimento, simile a quella causata da un’intensa attività sportiva, e può comparire un leggero rossore passeggero. Il risultato estetico è progressivo e si ottimizza a distanza di due mesi dalla fine del ciclo di terapia.

Rinoscultura (rimodellamento non chirurgico del naso)

Il naso è l’elemento di maggiore visibilità del viso e influisce molto sulla sua armonia. Per questo eventuali irregolarità sono spesso più evidenti di altri inestetismi. La rinoplastica non chirurgica consente di correggere molti difetti del dorso e della punta.

Con la rinoplastica non chirurgica si possono correggere difetti di lieve-media entità grazie all’inserimento di gel plasmabili e bio-compatibili: si possono “compensare” piccole gobbe, migliorare il profilo, correggere la discesa della punta del naso.

Senza neppure necessità di anestesia, il medico estetico pratica iniezioni di gel di acido ialuronico reticolato (che ha una composizione molto densa e viene riassorbito molto lentamente dai tessuti). Il gel viene iniettato sotto la cute e diventa una specie di sostegno interno che si può “modellare” con le mani.
Le iniezioni sono fatte in genere in tre punti, a seconda dell’inestetismo:
– alla radice del naso (per compensare un’eventuale gobba)
– alla radice e alla punta del naso (per correggere all’insù la punta, senza cambiare la fisionomia del viso)
– sul dorso (quando ci sono avvallamenti da riempire).
Il trattamento è indolore. Subito dopo, può comparire un leggero rossore che si copre facilmente con il trucco. In casi rari, può esserci anche un lieve gonfiore che comunque recede in poche ore.

Quanto dura

Una seduta dura circa dieci minuti.
La stessa tecnica è utile per correggere un mento debole o “sfuggente”. Con iniezioni della stessa sostanza si aumenta il volume del mento in maniera morbida e uniforme alla fisionomia del viso. Lo specialista può intervenire su naso e mento nella stessa seduta. In questo caso, si parla di “profilo-plastica” non chirurgica.

Elettroporostimolazione

L’elettroporostimolazione è efficace contro le rughe, le macchie della pelle, i pori dilatati, l’acne e le cicatrici da acne, il melasma (cioè le chiazze brune della pelle che compaiono spesso in gravidanza o per l’assunzione della pillola anticoncezionale), le smagliature. E’ utile anche per rassodare la pelle sotto le braccia, sull’addome, sul seno e sulle palpebre. Se abbinata alla chemioesfoliazione, questa tecnica ottiene ottimi risultati sul viso e sul corpo, con un effetto di grande ringiovanimento.

Con un’apparecchiatura dotata di manipoli, lo specialista leviga lo strato superficiale della pelle che diventa più compatta e si pulisce in profondità. Questa tecnica stimola la rigenerazione delle cellule, che sono sottoposte a un passaggio di corrente elettrica a basso voltaggio. Fa aprire i pori della membrana cellulare e aumenta quindi la capacità della pelle di assorbire in profondità i principi attivi delle sostanze cosmeceutiche ed eventualmente faracologiche.

Passando i manipoli direttamente a contatto con la parte del corpo da trattare, lo specialista fa passare attraverso la pelle degli ioni d’oro – che stimolano la produzione naturale di collagene da parte dell’organismo – e degli ioni d’argento che hanno un’azione antibatterica.

Quanto dura

Il trattamento dura circa 10 minuti. Si ottiene già un ottimo risultato con una sola seduta, ma il trattamento può essere ripetuto per un effetto estetico più importante e duraturo. Per i problemi di lassità della pelle è consigliato un ciclo di 4 sedute, a distanza di quindici o trenta giorni (a seconda del tipo di pelle e dell’entità del problema).

La chemioesfoliazione

La chemioesfoliazione (o peeling chimico) riduce le rughe e migliora alcuni disturbi della pelle come le smagliature, i pori dilatati, l’acne, le cicatrici da acne, le macchie, la cheratosi attinica, la cute seborroica.
Sulle rughe, questa tecnica ottiene risultati ottimali quando è abbinata all’elettroporazione perché la pelle in questo caso è stata “preparata” ad assorbire i principi attivi: l’apertura dei pori favorisce la penetrazione profonda di molecole che non potrebbero, altrimenti, attraversare la barriera dell’epidermide.

Si tratta di applicare sulla pelle delle sostanze esfolianti che rimuovono le cellule morte e stimolano il ricambio cellulare, perché favoriscono la produzione naturale di elastina e collagene.

Lo specialista applica sul viso pulito (o su un’altra parte del corpo, per esempio in caso di smagliature) le sostanze selezionate (le più utilizzate sono acido glicolico, acido piruvico, acido citrico, vitamina E e C, resorcina, retinolo e acido mandelico, acido salicilico), che vengono lasciate agire per un certo lasso di tempo. Esse provocano un rinnovamento cutaneo intenso, ma non evidente alla vista. Si tratta di un peeling superficiale, dunque non provocano irritazione o desquamazione visibile.

Quanto dura

Una seduta dura da quindici a venti minuti.

Shaping (rimodellamento) delle cicatrici

Siano esse incavate o in rilievo, le cicatrici spesso sono causa di disagio. Ecco due tecniche che consentono di migliorarle e ridurle senza chirurgia. Le cicatrici si distinguono in incavate o depresse (quando c’è una depressione della pelle) o ipertrofiche (cheloidi). Nel primo caso si tratta di una perdita di tessuto che può essere colmata con un “macrofiller”, cioè riempita con un gel denso e rimodellante. Nel caso di un cheloide si tratta del procedimento inverso: serve appianare in modo graduale lo spessore della pelle.

Nel caso di cicatrice depressa, si fa una piccola iniezione di anestesia locale. E poi si deve “scollare” il tessuto: lo specialista inserisce una micro-cannula sotto la cute della cicatrice (a un millimetro di profondità) e la muove in senso laterale, in modo da staccare il tessuto cicatriziale dal tessuto connettivo sottostante. Una volta ultimata questa fase, con un ago sottilissimo inserisce tra i due tessuti un gel rimodellante e a lentissimo riassorbimento , che viene plasmato secondo la necessità.

Nel caso di una cicatrice in rilievo, si fa un ciclo di iniezioni all’interno della cicatrice a base di triamcinolone (una sostanza steroidea) con una concentrazione molto diluita: questa sostanza contrasta l’azione del tessuto fibroso, in pratica danneggia le cellule che formano la cicatrice e ne provoca la rottura (per questo motivo la soluzione deve essere molto diluita). Con questa azione, il tessuto cicatriziale pian piano si distende e si appiana.

Quanto dura

Per una cicatrice depressa, il trattamento dura circa venti minuti.

Dott.ssa Elena Guarneri. Medicina rigenerativa
dottelenaguarneri@gmail.com

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Immagine copertina di Andrea Piacquadio https://www.pexels.com/it-it/foto/donna-in-avvolto-in-un-asciugamano-bianco-sdraiato-sul-letto-con-gli-occhi-chiusi-3757942/

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