Essere se stessi, dire sempre quello che si pensa, in una parola essere onesti è sicuramente un grande pregio, ma purtroppo non sempre è possibile rispettare questo valore. Esistono infatti delle situazioni in cui, essere completamente sinceri, porta a inevitabili conseguenze negative. Uno di questi casi è sicuramente il luogo in cui si lavora, soprattutto quando ci si trova in presenza del capo. Hays Response, divisione del gruppo Hays dedicata alla selezione di profili junior, ha stilato la classifica delle 5 espressioni che sarebbe meglio evitare davanti ai propri superiori.
Le parole sono importanti soprattutto in presenza del capo
“Quando si è giovani professionisti con pochi anni di carriera alle spalle è facile che l’emotività prenda il sopravvento e ci si lasci andare a confidenze “azzardate” con i propri colleghi”, dice Fabio Scarcella, Hays Response Manager. “Purtroppo, le parole che si dicono, le frasi buttate là magari in un momento di stress, giocano un ruolo fondamentale nel creare la propria immagine agli occhi degli altri. Per questa ragione è importante prestare la massima attenzione, soprattutto quando si parla con il proprio capo, per non pregiudicare il proprio percorso di crescita all’interno dell’azienda”.
In presenza del capo non si dice:
Ecco una breve lista di espressioni da non usare mai quando si è al lavoro, soprattutto se il “boss” ci sta ascoltando.
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ODIO QUESTO LAVORO!
Un momento di rabbia o di delusione ci può stare, ma anche se avete voglia di sbottare: mordetevi le labbra. Questa è infatti la frase da evitare in assoluto. Non va pronunciata non solo davanti al proprio capo ma anche di fronte ai colleghi. Dichiarare esplicitamente quanto detestiate ciò che state facendo vi farà passare per delle persone negative e inadatte a fare squadra, senza contare che un capo potrebbe investire su una risorsa più entusiasta di voi
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È UN INCOMPETENTE!
Fare un commento negativo su un collega non ci aiuta. Se la critica è giusta, sicuramente tutti sono già a conoscenza della situazione, quindi rimarcarlo non serve. In ogni ufficio ci sono, infatti, colleghi scortesi o incompetenti a lavoro, ma se non potete aiutarli a migliorare, non avete nulla da guadagnare sottolineando le loro mancanze. Anzi agli occhi del capo, potrà sembrare un goffo tentativo di farvi apparire migliori di lui.
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MI SPIACE, MA NON POSSO FARLO
Se il boss vi chiede di fare qualcosa, non c’è che una cosa da fare: impeganrsi a farla. Non scusatevi dicendo che non potete portarla a termine. Questa frase è infatti indice di pigrizia e insicurezza e denota anche scarsa propensione ad accettare nuove sfide. Se proprio ritenete che quella non sia la soluzione adatta, invece di rifiutare, proponente un’alternativa oppure chiedete aiuto a un collega. Non dimentichiamoci che la flessibilità e la capacità di problem solving sono due tra le caratteristiche positive più apprezzate dai vertici.
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FORSE È UN’IDEA STUPIDA
Perché mettere in dubbio la vostra competenza con frasi come questa? Espressioni così minano la vostra credibilità agli occhi del capo e dei propri colleghi. Magari state per proporre un’idea geniale, ma le vostre parole suggeriscono che non avete una grande stima di voi e, di conseguenza, anche i vostri interlocutori saranno portati a non nutrirne nei vostri confronti. Comportandosi così diventate il vostro peggior nemico. Se non siete sicuri voi di quel che state per dire, non lo saranno nemmeno gli altri.
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NON È COLPA MIA
Scaricare su altri ogni responsabilità è vile e non depone a vostro favore. Se avete avuto un ruolo in qualcosa che è andato storto, assumetevi la vostra parte di colpa. Se invece non c’entrate nulla spiegate con calma ai colleghi e al vostro boss quell che è accaduto. Attenetevi ai fatti, e lasciate che siano gli altri a trarre le proprie conclusioni su chi è il responsabile.