Non tollero la sciatteria e questo dovrebbe essere un pregio. Nella mia vita aspiro alla perfezione. La mia casa è pulitissima. Le mie amiche e mio marito sostengono che si potrebbe mangiare anche per terra. Mi trattano come una maniaca, mi fanno il verso. Inizialmente ci ridevo, adesso me la prendo. È vero, lavo i pavimenti due volte al giorno, ma non mi pare così grave, dovrebbero farlo tutte! Lo stesso vale per la dieta. Credo di essere una buona cuoca, cucino con amore ma evito i piatti ipercalorici e le porzioni esagerate. Cerco di stare attenta a ciò che preparo. Peso gli ingredienti, faccio il conteggio delle calorie, ricerco la perfezione. Infatti, i risultati non mancano. Ho un fisico da ragazzina e anche mio marito è in splendida forma. Per come la vedo, lui dovrebbe portarmi in palmo di mano, invece mi critica spesso. Dice che lo ossessiono con la mania della pulizia, dell’ordine, della perfezione e della dieta. Vorrebbe ci concedessimo qualche volta un’abbuffata, uno strappo alla regola. O che lasciassi un po’ in disordine. Parla di me come di una fissata, dice che sembro un robot. <Se trovo chi ti ha costruito> mi ha detto una volta <gli dico di riprogrammarti in modo che tu sia meno fredda, proprio come una donna in carne ed ossa>. Ci sono rimasta malissimo. Ho promesso a me stessa di lasciare un po’ le cose al caso, giusto per vedere la sua faccia. Ma poi, in fondo non ne sono capace.
Alice
La risposta di Elvia Grazi
Tanto rigore e tanta perfezione spesso portano al distacco emotivo. Nel tentativo di controllare tutto si finisce per chiudere in cassaforte persino le emozioni. Una casa troppo pulita, una dieta controllata al milligrammo, l’ordine esagerato, la perfezione comprimono la fantasia. Meglio invece imparare a lasciarsi andare. Concedere più tempo alla creatività, impegnarsi magari in qualcosa di diverso sono antidoti alla noia che si riflettono in modo positivo anche nel rapporto di coppia.
Cara Elvia, prendo spunto dalla lettera di questa lettrice per scriverdi a mia volta. Io sono una donna in carne e ossa, una che cerca di fare il possibile per accontenare la famiglia, il marito e i figli, senza diventare maniaca. Eppure ti assicuro che non basta mai: quelli vogliono, pretendono, sempre di più.
E se il pavimento non è proprio perfetto e nel lavello del bagno c’è un capello, nessuno evita di farmelo notare. Non sono perfetta, manco vorrei esserlo, tanto forse non servirebbe.
Cara Vanessa parole sante, anche io sono una donna in carne ed ossa superimpegnata e che cerca sempre di fare tutto al meglio eppure sembra non bastare mai. Qualche volta, forse, dovremmo proprio metterci in sciopero e vedere di nascosto l’effetto che fa. Che ne pensi?