
Sono da sempre femminista e penso che noi donne abbiamo una marcia in più. Quello che fa la differenza sono i condizionamenti. Ma sentirsi usate da un uomo è una violenza imperdonabile.
Prendiamo il sesso. Gli uomini sono ganzi se hanno più avventure, noi donne invece veniamo considerate delle poco di buono.
Ma chi l’ha detto? A letto si può fare anche sesso e non solo l’amore.
Questo è quello che penso. Una notte e via. Perché no?
Sono convinta di quello che dico, solo che tra teoria e pratica ci passa il mare.
In breve i fatti.
Una settimana fa ho partecipato a un convegno di lavoro.
Lì ho conosciuto un collega. Cinque anni più di me, sposato, un gran bel ragazzo, simpatico e divertente.
Siamo stati insieme per tre giorni e l’ultima sera lui ha dormito da me.
Abbiamo fatto l’amore, mi ha tenuta abbracciata, è stato dolce e appassionato.
Ovviamente era implicito che finisse tutto lì.
Non ho neppure il suo telefonino, non me l’ha dato.
Viviamo in due città differenti e abbastanza distanti. Probabilmente non lo rincrocerò più . Quello che doveva essere è già stato, fine della storia .
Allora perché mi sento così?
Delusa, amareggiata, in un certo senso usata.
Delusa ‘83
Dalla teoria alla pratica le cose spesso cambiano, si sa. Però non credo tu sia poi così confusa. La tua lettera, al contrario, è molto chiara. A partire dalla firma: ‘delusa’. Riassumiamo i termini della situazione: conosci uno, ci vai a letto, non hai grandi aspettative. Non desideri promesse d’amore e neppure cioccolatini o fiori, il fatto è però che lui, con un pizzico di prudenza di troppo, non vuole neppure che vi scambiate i cellulari.
Non ti piace sapere che sei passata nella sua vita senza lasciare nemmeno una traccia. Questo, in qualche modo scalfisce il tuo valore, è una ferita narcisistica difficile da digerire. E’ la tua sconfitta.
In effetti, qualcosa di diverso dagli uomini l’abbiamo: la nostra anatomia.
Quando facciamo l’amore concediamo a un uomo la parte più profonda di noi, che ci piaccia o meno, se poi lui se ne va, ci sentiamo profanate.
Quella che ci hai raccontato non è una storia d’amore, come avevi già ben compreso da sola, e neppure la morale c’entra, ma la psicologia sì.
Elvia Grazi , direttore responsabile di due mensili, copywriter, autore televisivo, scrittrice. Il suo ultimo libro ‘Lasciami contare le stelle’ Edizioni Tea sarà in libreria dal 25 ottobre