La casa editrice WritersEditor di Roma ha indetto il Primo Premio Letterario “Uniti nel pensiero”, sulla scorta di quanto successo negli ultimi quindici mesi.
A fronte di un sempre maggiore isolamento, necessario per fermare la diffusione del corona virus, si è reso necessario un impegno nuovo per non perdere i contatti con l’altro, quello che eravamo soliti abbracciare senza timore o con il quale era prassi sorseggiare un caffè.
Nel nostro vocabolario quotidiano è entrata di prepotenza una parola, distanza, alla quale abbiamo prontamente associato una connotazione positiva: se prima distanza implicava difficoltà, problemi, mancanza di risorse, in brevissimo tempo essa è diventata sinonimo di possibile salute.
I nostri pensieri, le nostre emozioni hanno dovuto trovare un altro canale in cui scorrere, per non abbandonare l’interazione sociale, alla base della nostra qualità di vita.
Riflettendo su questo tema, la casa editrice WritersEditor ha pensato di dar voce a tutte quelle parole silenziose generate nei lunghi mesi di distanziamento, parole che sono lo specchio del modo di vivere che tutti abbiamo dovuto inventarci, per riappropriarci almeno in parte del nostro modo di essere.
Il premio letterario “Uniti nel pensiero” prende le mosse da questi presupposti:
“La distanza non è un problema. Il problema siamo noi esseri umani, che non sappiamo amare senza toccare, senza vedere o senza ascoltare. E l’amore si sente con il cuore, non con il corpo”. (Gabriel Garcìa Marquez)
Le parole di Gabriel Garcìa Marquez, scelte dalla WritersEditor e poste in epigrafe al bando di concorso, ci ricordano che come la parte più vera di noi stessi abbia modo di esternarsi anche attraverso mezzi non usuali, ma altrettanto importanti.
“Uniti nel pensiero”, se non fisicamente: le riflessioni generate da questo convincimento possono essere sfociate in parole scritte, in racconti o poesie, chiusi in un cassetto come oggetti preziosi.
Parole che hanno avuto una funzione terapeutica e che ora possono rivelarsi anche significative da un punto di vista letterario.
Per questo è nato, negli intenti della WritersEditor, il Premio Letterario.
Diviso in due sezioni a tema libero, racconto inedito e poesia inedita, permetterà ai rispettivi vincitori di entrare a far parte di un’antologia edita dalla casa editrice, all’interno della quale figureranno anche opere degne di menzione particolare.
Il bando di concorso ( consultabile qui) pone come data ultima per l’invio degli elaborati il 30 settembre.
Siamo stati forzatamente lontani fisicamente, ci siamo scambiati sorrisi e abbracci solo virtuali a lungo, ma non abbiamo scordato le nostre emozioni e il potere seduttivo della parola.
La WritersEditor, piccola casa editrice di Roma, vuole ricordarci che “c’è bisogno del doppio dell’amore per trasmettere il nostro affetto a chi non è seduto accanto a noi, c’è bisogno del doppio della forza per sentirci uniti con le persone attraverso il pensiero.”
Ci salveranno le parole? Forse no, ma certo renderanno il nostro mondo migliore.
Prima Edizione “Premio letterario Uniti nel pensiero” WritersEditor