Woody Allen, racconti di un’umanità variegata e surreale

Woody Allen, racconti di un’umanità variegata e surreale

Woody Allen: regista, attore, sceneggiatore, musicista, comico, umorista e commediografo.

E scrittore.

Era il 1973 quando la casa editrice Bompiani pubblicò il suo primo libro, scommettendo su un personaggio la cui comicità appariva ben diversa da quella del momento, col sostegno di Umberto Eco che ne scrisse la prefazione.

Decine di anni, di film, di sceneggiature, di racconti, di saggi dopo, a cinquant’anni di distanza possiamo dire che fu una scommessa più che vincente.

Amato da molti, ma non da tutti, idolatrato dai suoi fedeli seguaci, segnato a dito per le sue vicende personali poco consone con la morale dominante, Woody Allen ha scritto negli anni numerosi libri, tra interviste, autobiografie, sceneggiature edite e racconti.

Pensare che già allora il pubblico italiano lo potesse apprezzare in toto sembrava poco realistico, cosicché le traduzioni dei primi anni Settanta erano poco fedeli al testo, lacunose, prive di intere parti originali, provvide di aggiustamenti forzati che rendessero più appetibile la comicità surreale di Woody Allen.

Le crisi esistenziali degli intellettuali moderni, la comicità spesso autoironica sulla comunità ebraica newyorkese, le critiche sottili alla borghesia e al capitalismo caratterizzano i suoi film e i suoi libri, e sono elemento imprescindibile.

Il suo amore per  New York si accompagna alla sua passione per la letteratura, la filosofia, la musica jazz , così come alla sua dipendenza dalla psicoanalisi, che non manca mai nei suoi lavori.

Cinquant’anni fa, in Citarsi addosso, ci si imbatteva nel suo primo bestiario, con il nurk, un uccello lungo cinque centimetri che sa parlare ma continua a fare riferimento a se stesso in terza persona, o lo snoll volante, una lucertola con quattrocento occhi, duecento per vedere da lontano e duecento per leggere.

Oggi, in Zero  Gravity, torniamo a sorridere con due aragoste a Manhattan: tutto è cambiato, ma nella paradossale comicità di questo autore tutto è rimasto come prima.

Gli ultimi racconti di Woody Allen

Dopo A proposito di niente, quattrocento pagine di esilarante autobiografia, l’autore è tornato alla pubblicazione dei racconti, una scrittura in realtà mai abbandonata e proseguita negli anni sotto forma di collaborazione col New Yorker.

Zero Gravity, questo il titolo della raccolta, ci ripropone lo straniamento operato da Woody Allen nei confronti della realtà, il suo cercare costantemente punti di vista altamente improbabili, se non del tutto impossibili.

La sua vis comica non si è esaurita negli anni, ma ha continuato ad attingere dalla quotidianità selezionandone gli aspetti più ironici, portando all’assurdo situazioni già esasperate in partenza, offrendo al lettore nuovi punti di vista.

Sempre malinconico, capace di far ridere col pessimismo incallito, creatore di nomi propri che diventano immediatamente un nomen omen, ci conduce nel labirinto dell’assurdo cullandoci nell’illusione di svelarci la realtà più vera, che ancora ci mancava.

( un vicino che si presenta stracolmo di azioni blue chip e vanta referenze firmate da gente come Bill Gates e Kofi Annan come può non chiamarsi Fastbuck, soldi facili?)

Storie buffe, surreali, che ci riportano ai primi pensieri condivisi dall’autore: non c’è dubbio che ci sia un mondo invisibile. Il problema è, quanto dista dal centro storico e qual è l’orario di chiusura?

Straniare, l’imperativo categorico di Allen

Vita e morte, giusto e sbagliato, amorale e amorale: tutte le dicotomie implicitamente presenti nei diciannove racconti puntano in una sola direzione, quella per cui la scelta meno plausibile è la più probabile.

E’ così che una storia d’amore nata romanticamente su una panchina di Central Park, destinata a cambiare la vita di un lui grazie a una lei bella, intelligente, modesta e tanto ricca, vira bruscamente verso l’insuccesso quando i giochi proibiti si insinuano tra di loro.

Saranno lui o lei a uscirne destabilizzati?

Sulla reincarnazione Allen ha espresso più volte il suo pensiero: siccome credo nella reincarnazione, lascio tutto a me stesso. Reincarnazione? E’ duro immaginare che uno è presidente di una grande industria in questa vita e diventa un criceto nella prossima!

In effetti non è detto che la reincarnazione giochi a nostro favore, come successo a Abe Moscowitz e Moe Silverman, rincontratisi in forma di aragosta nell’acquario di un ristorante di Manhattan, pronti per essere cucinati.

Nel bestiario di questa antologia compare anche un cavallo capace di dipingere quasi come Rembrandt tenendo un pennello tra i denti, al punto da diventare assai quotato nelle gallerie d’arte frequentate dai vip.

Gli fanno compagnia mucche capaci di ordire diabolici piani per uccidere uomini di bassa levatura, omuncoli imbarazzanti.

D’altro canto, all’attore Harvey Grossweiner tocca non di recitare in un film di Spielberg, come sperato, ma di intrattenere delle galline affinchè depongano più uova.

Uno smacco? No, se si ha inventiva e le pennute concorrono all’attribuzione di un Oscar…

Lo humor di Woody Allen continua a ribaltare il nostro occhio sul mondo, tra automobili capaci di pensare – e questa, a quanto pare, non è fantascienza – padellate sulla nuca che dispiegano facoltà straordinarie, sceneggiature da incubo e personaggi che trascorrono la loro esistenza come giocatori del Monopoli.

Assurdo?  Certamente, ma si tratta della genialità di Woody Allen.

“Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l’imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile.”

Woody Allen, racconti di un’umanità variegata e surrealeAUTORE : Woody Allen

TITOLO : Zero Gravity

EDITORE : La nave di Teseo

PAGG. 192       EURO 19,00  (versione eBook euro 9,99)

 

About Luisa Perlo

Luisa Perlo, Critico Letterario dopo una vita spesa tra i banchi di scuola. Amante dei libri, dei gatti e dei viaggi, considera la lettura lo strumento più efficace per crescere, migliorarsi e trovare il proprio posto nel mondo.

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