La Calendula non è soltanto una pianta bella a vedersi e quindi usata come ornamento di giardini o terrazzi, ma anche recisa e tenuta in vaso. Non bisogna dimenticare infatti che i fiori costituiscono un rimedio fitoterapico, con proprietà antispasmodiche e cicatrizzanti. Gli estratti si ottengono appunto dai fiori: completamente aperti, interi oppure essiccati.
Buona anche a tavola!
La Calendula appartiene al genere di piante della famiglia delle Asteraceae, originario di Europa, Nord Africa e Medio Oriente. Ci sono 12 specie, la più conosciuta delle quali è appunto la Calendula officinalis. Il nome deriva dal latino Calendae: i Romani indicavano con questa parola il primo giorno del mese. La pianta, infatti, fiorisce una volta al mese nel corso di tutta l’estate.
Ma non finisce qui: in gastronomia, il fiore può ornare piatti e insalate e costituire un sostituto dello zafferano: è piccante e dorato.
Calendula: infinite proprietà
Gli esteri triterpenici contenuti all’interno di questa pianta preziosa hanno proprietà lenitive, emollienti, cicatrizzanti e disinfettanti rendono la calendula perfetta per la cura del corpo. In particolare, la pianta contrasta efficacemente le infiammazioni della pelle, ma anche delle mucose, specie quelle della bocca. Per questo si utilizza per la cura di ferite, scottature anche da sole e piccole ustioni. Basta applicare una crema, meglio un unguento alla calendula direttamente sulla zona interessata dalle lesioni, più volte al giorno.
Calendula e infiammazioni della bocca
Un infuso, ottenuto lasciando 1-2 grammi in infusione in una tazza d’acqua per circa 10-15 minuti, può essere utile per infiammazioni della bocca e della gola.
In medicina tradizionale e in omeopatia
Per uso interno, la medicina tradizionale impiega la calendula per il trattamento di ulcere gastrointestinali, costipazione, dismenorrea e per contrastare le infestazioni da vermi intestinali. Il fiore costituisce inoltre un rimedio diuretico e diaforetico (che favorisce la sudorazione).
L’omeopatia propone l’utilizzo della calendula per ustioni, cure dentarie, nonché come rimedio utile dopo il parto.
Non solo, sempre in omeopatia si propone la calendula per il trattamento di affezioni cutanee come eczema ed acne, per favorire la guarigione di ferite e scottature, per il trattamento di gengiviti, ascessi, irritazioni oculari e come rimedio contro l’oligomenorrea, le micosi vaginali e per favorire la regolarità del flusso mestruale. Si tratta di granuli, gocce, tintura madre o pomate. Quando si parla di omeopatia, non si tratta di cure supportate da verifiche sperimentali.
Cosmesi alla calendula
Se la pelle è disidratata, irritata dagli agenti esterni, ma anche dalla rasatura, vale la pena provare un prodotto a base di calendula che essendo lenitiva e disinfiammante non potrà che essere di giovamento.
In questi casi però è importante scegliere una crema nutriente molto concentrata che contiene il 30% di Calendula officinalis e ha effetto nutriente e lenitivo. E’ indicata su qualsiasi tipo di pelle di viso e corpo, in particolare per quelle sensibili, irritate, arrossate e disidratate. Lenisce ed attenua i rossori e le piccole abrasioni e protegge la pelle. E’ adatta anche per i bambini. Si applica più volte al giorno, al bisogno. E’ ideale anche come crema giorno/notte, come base make up e come dopobarba per pelle secca e sensibile.
Per la cura delle mani
La calendula è ideale anche per la cura delle nostre mani, soprattutto quando lavora in sinergia con altri ingredienti ricchi come l’olio di Argan, il burro di Karitè, ma anche protettivi, come l’estratto di Ginkgo biloba e rinfrescanti come l’olio essenziale di limone. Questo tipo di preparazione è adatta soprattutto per pelle screpolata, danneggiata e arrossatale. Protegge dalla disidratazione e dagli effetti dannosi degli agenti ambientali esterni.
Calendula anche sulle labbra
In questi casi l’ideale è utilizzare una stick per labbra secche, screpolate, che oltre alla calendula continga anche il burro di karitè, emolliente e idratante. Non bisogna dimenticare che l’estratto di questo fiore è da sempre utilizzato per facilitare la rigenerazione cellulare.