Psicologia dei colori: qual è il significato delle diverse tonalità?

Psicologia dei colori: qual è il significato delle diverse tonalità?

A chi non è mai capitato di provare un senso di relax e calma in una stanza blu?

Oppure, di provare una sensazione di forte benessere e profonda concentrazione alla vista del colore verde?

Non è una novità che le diverse tonalità abbiano un effetto sulla psiche.

Infatti, ogni colore ha un significato ben radicato a livello sociale e un distinto effetto sulla nostra mente.

Parliamo, in questo senso, di psicologia del colore.

La psicologia dei colori

Come spiega TherapyChat, l’applicazione mobile e web di psicologia online, e come confermano diversi studi scientifici, i colori possono stimolare la mente umana provocando delle emozioni particolari.

Ci sono alcune teorie che sostengono che questo sia dovuto alla lunghezza delle onde emesse dai colori, in grado di influenzare i neurotrasmettitori del cervello attraverso i recettori oculari e generare una piacevole sensazione di benessere o, al contrario, farci sentire a disagio.

Ogni colore, poi, ha il suo significato e la sua precisa connessione con una parte del cervello che ne determina emozioni o stati d’animo.

La cosa interessante è che, oltre a essere un riflesso della nostra personalità, i colori hanno anche il potere di influenzare il nostro umore e il nostro comportamento.

Del resto, la psicologia dei colori viene usata anche come terapia per determinati disturbi.

In questo caso si parla della cosiddetta Cromoterapia, una medicina alternativa considerata una valida terapia integrativa, non per curare il nostro disagio psicologico, ma per aiutare a equilibrare le nostre emozioni e farci sentire meglio.

Quando si parla di psicologia dei colori, è importante citare il Test dei Colori dello psicoterapeuta, sociologo e filosofo svizzero Max Lüscher.

Inventato nel 1947, il test permette di analizzare, con metodo scientifico, lo stato psicofisico di una persona in base alla sua preferenza per i colori.

In generale, partendo dall’analisi dei più svariati scienziati e psicologi è possibile ottenere informazioni interessanti sul significato di diversi colori e capire come la simbologia, unita alla psicologia dei colori stessi, possa contribuire a spiegare alcune emozioni o tratti della nostra personalità.

Il significato dei colori

  • Blu

Il blu è percepito come un colore calmo.

Molto spesso tendiamo ad associare il blu al colore del cielo, dell’oceano e del sonno ed è probabilmente grazie a questa associazione che il blu ci regala una sensazione di benessere.

Legato alla pace e alla tranquillità, è un colore che ci invita a rilassarci e a rallentare nella vita quotidiana.

È spesso associato a concetti quali sincerità, ispirazione e spiritualità, e può aiutare la mente a concentrarsi meglio e pensare più chiaramente.

  • Verde

Spesso descritto come un colore rinfrescante e tranquillo, il verde si annovera tra le tonalità fredde e simboleggia la natura e il mondo naturale.

Forse a causa della facile associazione con la natura, è spesso usato per rappresentare tranquillità, buona fortuna, salute e pace.

Essere esposti a colori come il verde nella vita quotidiana migliora il benessere emotivo, mentre ci aiuta a focalizzare meglio la nostra attenzione, concentrarci più facilmente e pensare più chiaramente.

  • Giallo

Il colore giallo può essere brillante e intenso.

Per questo, spesso può evocare sensazioni intense e molto forti: attira rapidamente l’attenzione, ma può rivelarsi fastidioso se usato in modo eccessivo.

Può apparire caldo e luminoso, ma anche portare ad affaticamento visivo e creare sentimenti di frustrazione e rabbia.

  • Rosso

I colori da soli non hanno il potere di generare uno stato d’animo, ma possono accentuare i nostri sentimenti e renderci più vulnerabili a esprimere ciò che sentiamo.

Questo spiega perché gli spazi in cui predominano i toni rossi tendono a far emergere le emozioni negative più profonde, rendendoci più irritabili e reattivi.

Questa gamma di colori, legata al sangue e alle ferite, ha anche il potere di accelerare il ritmo dei pensieri, stimolare l’energia e farci sentire potenti, il che può farci reagire in modo più aggressivo in una situazione di conflitto.

Come accade per gli altri colori, le risposte emozionali al colore rosso dipendono anche da esperienze passate e influenze culturali.

  • Bianco

Molteplici sono anche le caratteristiche e i significati che comunemente vengono associati al colore bianco.

In molte culture rappresenta la purezza o l’innocenza, e così come il nero, è molto comune nel campo professionale, poiché usato per trasmettere fiducia e sicurezza, sincerità e vicinanza.

Quello che molti non sanno, però, è che il bianco simboleggia anche il vuoto, il nulla, e nasconde un lato negativo che lo classifica come un colore che trasmette freddezza e solitudine.

  • Nero

Anche il nero ha una sua ambivalenza: nella cultura occidentale, è un simbolo di eleganza, professionalità, serietà e fascino.

Tuttavia, esso è in grado di trasmettere anche grande negatività, paura, rabbia o tristezza, il che spiega perché è spesso il colore scelto da persone che si sentono depresse, tristi o apatiche.

A volte il nero è in grado di conferire una certa aria di mistero, dimostrandosi una preferenza tipica delle persone che preferiscono tenere nascoste le proprie emozioni e vulnerabilità.

 

“I colori sono un riflesso del nostro mondo interiore.

Rivelano la nostra personalità e si sincronizzano con il nostro umore,” dice il Team di contenuti di TherapyChat coordinato da Aída Rubio, psicologa clinica e responsabile dei contenuti clinici.

“Fin dalla più tenera età abbiamo una connessione speciale con i colori, li scegliamo inconsciamente tenendo conto di ciò che sta accadendo nel nostro mondo interiore.

Poi, crescendo, sviluppiamo un legame speciale con i colori che va al di là delle nostre preferenze poiché, fondamentalmente, ci identifichiamo con quelle tonalità che ci fanno sentire bene e che trasmettono il nostro modo di percepire il mondo.

Con la cromoterapia possiamo intervenire sul nostro umore o su determinati stati d’animo, ma è bene ricordare che essa non può sostituire un percorso terapeutico più specifico mirato a curare il nostro stato psicologico. ”

 

 

 

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