Andare a ritroso, di quasi 4 miliardi di anni, fino alle radici dell’albero della vita, per arrivare a capire in che modo ha avuto origine l’esistenza sulla terra: una ricerca tenta questo percorso. Non è da sempre, del resto, che gli acidi nucleici costituiscono le basi di tutte le reazioni biochimiche.
I ribosomi, che producono le proteine delle cellule, sono i loro archivi biologici: hanno registrato il procedere dell’evoluzione. Si tratta di vere e proprie banche dati, che hanno in sé la traccia della loro storia, elaborata e rielaborata con lo scorrere del tempo.
Ricercatori della Nasa, presso il Georgia Institute of Technology, lavorano per leggere questi dati. Lo scopo è anche capire quali elementi potrebbero indicare la presenza della vita nello spazio. Pubblica lo studio la rivista dell’Accademia americana delle scienze (Pnas).
Cellule, come i ribosomi registrano la loro storia
I ribosomi sono un misto di Rna e proteine: come i tronchi d’albero aggiungono anelli con il trascorrere del tempo, fermano quel che avviene.
Il cuore dei ribosomi risale a 3,8 miliardi di anni fa. Quante cose sono cambiate da quel momento? Un’infinità.
Le cellule ci portano indietro di miliardi di anni: la parola all’esperto
Carl Pilcher, direttore ad interim dell’Istituto di astrobiologia della Nasa, si è espresso in questo modo: “A quel tempo le proteine e gli acidi nucleici non erano ancora le basi di tutte le reazioni biochimiche. Questo ci aiuterà a capire i primi passi della vita sulla Terra e ci potrà guidare nella ricerca di ambienti extraterrestri che possono ospitare forme di vita”. E ancora:
Studio delle cellule: ribosomi preziosi
E’ soltanto questa la ragione dell’interesse relativo ai ribosomi? Sembra di no. Secondo i ricercatori, in effetti, “I ribosomi sono tra gli obiettivi principali degli antibiotici, quindi comprendere la loro architettura nelle diverse specie viventi, dai batteri agli umani, potrà portare grandi benefici”.