Denti: il restauro espresso
Ricordate le impronte dentali prese con quell’orribile pasta gessosa dal vago sapore di dentifricio? E l’interminabile serie di sedute dal dentista per finire il lavoro sui denti?
Da oggi si cambia. C’è una nuova tecnologia che, in una sola seduta, permette un restauro espresso dei denti, utilizzando un blocchetto di porcellana, adeguatamente lavorato. Il risultato è estremamente preciso, resistente ed estetico.
Questa tecnologia si chiama Cerec 3 e si avvale di tre sistemi integrati: un’impronta ottica in 3D, di un software che permette di personalizzare il restauro secondo le caratteristiche anatomiche del paziente e di un’unita di molaggio computerizzata per modellare il dente in modo assolutamente preciso.
Dopo il lancio negli Stati Uniti, avvenuto la scorsa estate, il nuovo sistema viene ora presentato in Europa e quindi anche in Italia.
“E’ davvero uno strumento straordinario, perché oltre a velocizzare il trattamento, permette un lavoro molto accurato riducendo sensibilmente i costi”, spiega Giuseppe Iaria, specialista in odontoiatria. “La riproduzione del dente, infatti, avviene direttamente nello studio dentistico, senza dover mandare l’impronta del paziente all’odontotecnico, come avviene di solito”. Questo passaggio comportava, solitamente, diverse sedute dal dentista prima di ottenere la perfetta compatibilità, o meglio il perfetto incastro del nuovo dente all’interno della bocca del paziente.
La nuova tecnica permette di riparare i denti cariati con un intarsio, di rivestirlo completamente con una corona o una faccetta, ma anche di costruire un ponte di due o più denti rispettando fedelmente le “linee” della bocca e il colore naturale dei denti. “La presa dell’impronta ottica è semplice, è sufficiente guidare la telecamera sopra i denti interessati per generare il modello virtuale tridimensionale”, dice Iaria. “Durante la scansione delle si forma sullo schermo si forma la riproduzione della bocca del paziente in colori naturali. Grazie a questa rappresentazione realistica del modello virtuale, è possibile distinguere senza difficoltà i diversi materiali come smalto, dentina, gengiva, metallo o composito, nonché il rilievo del palato”.
Le immagini poi, passano al computer che darà al sistema di molaggio le indicazioni per realizzare la perfetta riproduzione del dente.
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Immagine copertina di Andrea Piacquadio https://www.pexels.com/it-it/foto/dentista-maschio-che-lavora-sui-denti-della-donna-3779711/