Salute-L’aspirina ci protegge anche dal cancro. Lo dimostra uno studio tutto italiano
Quale farmaco è più popolare dell’aspirina, vale a dire dell’acido acetlsalicilico? Tanta popolarità è dovuta soprattutto all’impiego di questo farmaco nei disturbi influenzali, o come antinfiammatorio e ancora di più come arma in grado di proteggere dalle malattie cardiovascolari. Ma i ricercatori italiani hanno dimostrato che i benefici derivanti dall’uso dell’acido acetilsalicilico vanno ben oltre. L’aspirina, infatti, quando viene assunta in maniera continuativa, ci difende anche dal cancro. La Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) infatti ha lanciato il primo studio al mondo condotto dai medici di famiglia sull’aspirina come strumento di prevenzione primaria.
“Possiamo raggiungere pazienti inaccessibili agli specialisti”, dice il dottor Claudio Cricelli, presidente SIMG. “Vogliamo mettere a disposizione gli strumenti di analisi della nostra società scientifica per confermare i dati a disposizione. Le ricerche finora hanno incluso persone trattate con il farmaco nelle dosi utilizzate per prevenire eventi cardiovascolari. In particolare l’analisi di 8 studi, pubblicata su Lancet, su 23.535 pazienti, ha mostrato una riduzione della mortalità per tumori del 34% dopo 5 anni e del 20% dopo 20 anni. È emersa quindi una sostanziale diminuzione delle neoplasie. Un risultato non evidente prima di 5 anni di somministrazione a basse dosi. I vantaggi infatti sono consistenti dopo 10 anni, soprattutto nel cancro del colon, del rene e prostata. Oltre alla riduzione della mortalità per cancro, si è avuto anche un calo dell’incidenza delle metastasi”.
Lo studio SIMG si colloca nell’ambito del progetto “2014 anno della prevenzione cardiologica e oncologica”. Nel nostro Paese le malattie cardiovascolari si confermano la prima causa di morte con 224.830 decessi (anno 2009, ultimi dati Istat disponibili). Nel 2013 in Italia si sono registrate 366.000 nuove diagnosi di neoplasia e 173.000 morti. “L’aspirina, conclude il dottor Cricelli – è universalmente diffusa e conosciuta in tutti i Paesi del mondo. Inoltre è un farmaco di autosomministrazione, il cui meccanismo d’azione è perfettamente noto, compresi gli effetti collaterali. I medici di famiglia dispongono di un ambito di osservazione naturale straordinario, per poter conoscere a fondo i benefici di quest’arma”.
Immagine copertina di JESHOOTS.com https://www.pexels.com/it-it/foto/pillola-di-medicina-bianca-e-di-vetro-mezzo-pieno-della-holding-della-donna-576831/