L’Italia non è soltanto quella delle meravigliose città che tutti conoscono: c’è un’Italia minore, poco conosciuta, fatta di borghi, paesini, contrade, vallate che è altrettanto bella, intrigante, da visitare più come “viaggiatori” che come turisti; da godere e gustare con tutti i sensi di cui la natura ci ha dotato.
Per la valorizzazione di questa cosiddetta “Italia minore”, il 2017 è stato proclamato dal governo l’anno dei Borghi d’Italia e si sta lavorando per capitalizzare questa importante occasione con un grande progetto per la promozione e valorizzazione del nostro patrimonio storico ed artistico.
Gli oltre 1000 piccoli centri italiani, più o meno piccoli, spesso sperduti tra colline e montagne, vicine al mare o in aperta campagna, per tutto l’anno, e speriamo anche oltre la soglia del capodanno, saranno inseriti in una grande mappa interattiva in aggiornamento continuo, consultabile con l’hashtag «#ItalianVillages»,
Borghi d’Italia: un patrimonio culturale inestimabile
Al progetto stanno lavorando il Comitato dei Borghi italiani, appena insediatosi e le Regioni, con capofila l’Emilia-Romagna, con il coordinamento del Ministero dei Beni Culturali; il suo obiettivo la valorizzazione da un punto di vista turistico degli oltre mille borghi italiani ed offrire un viaggio esperienziale lontano dalle grandi città.
La mappa interattiva, che consentirà agli utenti di consultare per ogni singolo borgo tutte le informazioni utili e non solo, sarà presto consultabile sul sito web «viaggio-italiano.it»; sarà però anche uno strumento utile ai comuni, alle Pro Loco, alle varie Associazioni che operano sul territorio ed ai borghi stessi per “fare sistema”, superando i mille campanilismi di cui l’Italia è ancora piena.
Saranno attivati anche 200 illustri personaggi selezionati come testimoni e vanto della nostra cultura e perfino il “Passaborgo”, un passaporto digitale che i turisti possono completare collezionando diverse località e beneficiando di convenzioni con operatori economici e associazioni di vario genere.
Borghi d’Italia: l’Emilia-Romagna in prima fila
In Emilia-Romagna sono quattro le categorie tematiche per identificare i luoghi di interesse: Borghi d’Italia; Borghi Storici Marinari; Borghi dei Paesaggi d’autore e Borghi delle terre Malatestiane e del Montefeltro.
Qualcuno ai piani alti ha finalmente compreso che è arrivato il momento di dare vita ad un vero e proprio piano strategico per la valorizzazione dei piccoli centri, anche attraverso attività di promozione, a cominciare dalle campagne pubblicitarie sui social network e da eventi culturali diffusi sul territorio, spettacoli dal vivo e teatrali da sviluppare all’interno dei piccoli centri, con particolare attenzione a quelli colpiti dal terremoto, per i quali è stata predisposta anche l’iniziativa “Borghi del Cuore” con uno stanziamento economico ad hoc.
Quelli italiani sono scrigni preziosi di storia e tradizioni, conservano un patrimonio materiale e immateriale unico al mondo, luoghi in cui si conservano l’identità, i saperi e i mestieri di un tempo, ma che vanno anche giustamente rivendicando il proprio ruolo di centri vivi di innovazione e rigenerazione sociale, in cui si possa tornare a essere orgogliosi dello stile di vita italiano, che ci ha resi famosi nel mondo; luoghi che rappresentano un’opportunità di crescita e di lavoro per i giovani, ma anche la risposta a un’esigenza effettiva, in quanto le città d’arte stanno esaurendo la propria capacità di accoglienza turistica.
Borghi d’Italia: anche Il Font farà la sua parte
Anche la nostra testata «Il Font» vuole partecipare a questa celebrazione dell’Anno dei Borghi italiani 2017, perché siamo consapevoli che il nostro è un Paese straordinario, per bellezze architettoniche, naturali, paesaggistiche, per la sua storia millenaria, per la sua cucina ed i suoi vini, per la sua cultura; tutto il mondo invidia un po’ l’Italia e tutti, potendo vorrebbero poterla girare in lungo e in largo e con questa rubrica settimanale vogliamo aiutare ed invogliare i lettori del Il Font a scoprila.