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Partire in solitaria: un’occasione di crescita (anche in barca a vela)
Turismo

Partire in solitaria: un’occasione di crescita (anche in barca a vela)

06/08/2019

Partire in solitaria: sono sempre più numerosi coloro che scelgono una vacanza da soli, al fine di mettersi alla prova.

Partire in solitaria: l’ultima frontiera delle vacanze estive

Il modo migliore per sentirsi autenticamente liberi, scoprendo il mondo con occhi diversi e conoscendo gente sempre nuova è proprio questo. Si tratta di un mix virtuoso di benefici personali e socialità a 360 gradi. Questa idea di viaggio si sta diffondendo in tutto il mondo. Essa può essere descritta pienamente dalla vacanza in barca a vela: è sufficiente scegliere la destinazione e salire a bordo con skipper esperti, per tornare a casa con tanti nuovi amici.

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Partire in solitaria: è sempre più diffuso

Partire in solitaria: un’occasione di crescita (anche in barca a vela)Sailsquare, marketplace per vacanze in barca a vela, dati alla mano, conferma come il 30% delle prenotazioni dell’estate 2019 è stata attuata da parte dei cosiddetti “solo traveller”, con un incremento del 10% rispetto allo scorso anno.

Partire in solitaria: imparare a conoscersi meglio

Secondo il chief Marketing officer Riccardo Boatti, “Non soltanto la vacanza in solitaria offre un’occasione di crescita unica e straordinaria, ma stimola anche la riflessione e aiuta nella scoperta di se stessi. Parliamo un momento per imparare a conoscersi meglio”.

Si tratta di un’esperienza dalla quale tornare rigenerati, abbronzati, spettinati e con un bagaglio pieno di emozioni. In particolare, le flottiglie in barca a vela sono perfette, proprio per chi decide di viaggiare da solo: le sceglie il 60% di chi parte in solitaria, appunto. La ragione? Esse danno la possibilità di creare rapporti profondi, che non si esauriscono al ritorno dalle vacanze.

Partire in solitaria: le flottiglie

Le flottiglie sono composte da un minimo di due fino a un massimo di 10 barche, che navigano tutte Partire in solitaria: un’occasione di crescita (anche in barca a vela)insieme: si tratta di una vera e propria “tribù” galleggiante, una piccola flotta itinerante alla ricerca di luoghi meravigliosi, nei quali è possibile vivere avventure indimenticabili.

Partire in solitaria: crea benessere psicologico e senso comunitario

Il bello della barca è proprio questo: si sale a bordo e l’imbarazzo dei primi momenti svanisce in un attimo, quando ci si mette a organizzare i compiti, a mollare gli ormeggi, a studiare la rotta. Guidati da un capo flottiglia, si trascorre gran parte della giornata insieme agli altri equipaggi e, in pochi giorni, si sente di aver stretto amicizie che sembrano durare da mesi. Sono gli italiani a scegliere principalmente questo tipo di esperienza, per fare rotta verso la Sardegna del nord, le Baleari, la Croazia, le Eolie e la Grecia. Tutte mete in cui è possibile trovare baie spettacolari e riparate, che diventano un “privé” in cui ormeggiare e vivere un’esperienza perfetta.

Non resta che partire. Ecco una buona idea: farsi coraggio, preparare la sacca e predisporsi spiritualmente alla prossima avventura.

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