Diagnosi precoci per glaucoma e maculopatia: bisogna incrementarle il più possibile. L’Organizzazione mondiale della Sanità stima la presenza di 217 milioni di ipovedenti e di 36 milioni di ciechi. Bisogna sensibilizzare le persone sull’importanza dello screening per le patologie oculari. Per quanto concerne queste ultime, però, si riscontrano differenze tra i vari continenti. Queste le parole di Romolo Appolloni, direttore dell’Unità di Oftalmologia al Sant’Eugenio, al Cto e al Sandro Pertini di Roma: “Nei Paesi in via di sviluppo è la cataratta la patologia più diffusa, nonché la maggiore causa di cecità. Nei Paesi occidentali, invece, le principali cause di cecità o ipovisione sono il glaucoma e la degenerazione maculare legata all’età”.
Diagnosi precoci: parliamo di glaucoma
Parliamo dunque di glaucoma: “Nella maggior parte dei casi è caratterizzato da un aumento della pressione degli occhi, con un danno a carico del nervo ottico, ovvero l’elemento che mette in comunicazione l’occhio con il cervello. Ne discende la riduzione del campo visivo. Il problema è che il paziente, specialmente nelle fasi iniziali, non si rende conto del danno. Complice l’andamento progressivo e irreversibile della patologia, si arriva così, purtroppo, a una perdita completa della capacità visiva”.
Diagnosi precoci: visite periodiche
Il glaucoma è definito il “nemico invisibile” della vista. Romolo Apolloni ha aggiunto: “È necessario comprendere l’importanza di sottoporsi a visite oculistiche periodiche. Consiglio di svolgerle ogni anno dopo i 40 anni. Se si ha qualcuno in famiglia già colpito da glaucoma, è un’ottima idea anticipare i tempi”.
Prestiamo attenzione al trattamento: “Oggi abbiamo a disposizione quattro principi farmacologici sotto forma di colliri, per abbassare la pressione degli occhi. È possibile però che dopo alcuni anni questi colliri non funzionino più. Subentrano allora i trattamenti laser e, soprattutto, la chirurgia denominata ‘filtrante’. Fino a pochi anni fa, questi interventi erano abbastanza invasivi, ma oggi la nascita di nuovi stent ci permette di eseguire operazioni molto più semplici, ma ugualmente performanti”.
Diagnosi precoci e glaucoma: in futuro, ulteriori passi avanti
Il futuro è roseo: la ricerca promette ulteriori passi in avanti nella gestione del glaucoma, al fine di migliorare la qualità di vita dei pazienti, ma anche l’organizzazione delle strutture ospedaliere. “Addirittura potremo inserire all’interno dell’occhio, con una iniezione, delle sostanze a lento rilascio che abbassano la pressione dell’occhio per 6 mesi o 1 anno. Ecco che verrà meno l’obbligo di instillare quotidianamente dei colliri”.
Diagnosi precoci: il caso della maculopatia
Romolo Appolloni ha dichiarato: “Per quanto concerne la maculopatia, l’elemento che va in sofferenza è invece la macula, ossia l’elemento che garantisce la visione distinta, la visione del particolare come il volto di una persona”.
La forma più comune è la degenerazione maculare legata all’età (Dml). “Esistono due tipi di maculopatia: quella secca e quella umida. In quest’ultimo caso, i trattamenti prevedono l’iniezione continua all’interno del bulbo oculare degli Anti-Vegf. Questi farmaci sono efficaci per il trattamento della Dml, ma la frequenza di iniezioni comporta importanti conseguenze sulla qualità di vita dei pazienti. Essi sono infatti costretti a cure che generano ansia. Ne risente anche il carico di lavoro degli ospedali”. Come migliorerà la situazione? “Con l’arrivo di farmaci di ultima generazione, oggi in fase di studio. Essi, grazie a tecnologie innovative, ridurranno il numero e la frequenza delle iniezioni intravitreali”.
Tra gli altri tipi di maculopatia, è diffuso l’edema maculare diabetico (Emd): “la terapia prevede ancora il ricorso ai farmaci Anti-Vegf, che deve essere costante e ripetuta nel tempo. Negli ultimi anni stiamo utilizzando con grande soddisfazione un prodotto che prevede l’iniezione nel bulbo oculare di un device. Quest’ultimo libera cortisone nei 4-6 mesi successivi al suo impianto, permettendo di eseguire meno iniezioni“.
Diagnosi precoci: nuove tecnologie in via di sviluppo
Sono in via di sviluppo nuove tecnologie. Conclude così Romolo Appolloni: “I vantaggi sono enormi, si punta alla massima efficienza nelle terapie”.
Il mondo dell’oftalmologia sviluppa via via soluzioni terapeutiche all’avanguardia. Il fine è garantire l’efficacia delle cure, migliorare la qualità di vita quotidiana dei pazienti e migliorare l’organizzazione delle strutture sanitarie, riducendo l’accesso dei pazienti alle stesse.