Le saline di Cervia, avamposto meridionale del Parco del Delta del Po
Turismo

Le saline di Cervia, avamposto meridionale del Parco del Delta del Po

27/11/2016
16 Visite

Per gli appassionati di birdwatching le saline di Cervia, nel ravennate, oasi naturale che delimita il confine meridionale del Parco Nazionale del Delta del Po, sono un luogo davvero speciale.

In estate sono sempre più numerosi i turisti della riviera che, oltre al mare, al sole, ai parchi tematici e ai suoni di pub e discoteche, non disdegnano una giornata passata in mezzo alla natura.

Tramonti spettacolari nelle saline di Cervia

Le saline di Cervia, avamposto meridionale del Parco del Delta del PoIn inverno, invece, le nebbioline che salgono dal fondale della salina danno all’ambiente un aspetto strano e magico e i tramonti sugli specchi di acqua salata sono straordinari e fotografatissimi.

Le saline di Cervia sono un ambiente di elevatissimo interesse naturalistico e paesaggistico, tanto da essere stata inserita come Zona Umida di Importanza Internazionale, divenuta Riserva Naturale dello Stato di popolamento animale già da alcuni decenni.

Immagine di copertina
Libri
Gianrico Carofiglio, della potenza distruttrice del rancore
Il rancore è un’infida serpe che si cela nei meandri della nostra anima, pronta a guizzare,…
Le saline di Cervia e il birdwatching

Essendo vietato il libero accesso a tutta l’area, per gli amanti degli ambienti naturalistici e del birdwatching vengono organizzate numerose visite guidate dalla primavera all’autunno inoltrato, perché dal punto di vista avifaunistico e botanico, l’ambiente delle saline, di straordinaria bellezza e suggestione, è popolato da specie rare come i Fenicotteri, i Cavalieri d’Italia, le Avocette e altre specie protette.

Le saline di Cervia, avamposto meridionale del Parco del Delta del Po Le visite sono consentite solo se accompagnati dalle Guardie Forestali e partono dal Centro Visite Salina di Cervia, punto informativo del Parco del Delta del Po, all’inizio della Via Cervese, a sud dell’Adriatica proprio di fronte all’antica Salina Camillone.

Quest’ultima, di origine etrusca, è l’unica rimasta in vita delle circa 150 saline a raccolta multipla cancellate con l’avvento della lavorazione industriale negli anni ’60.

La piccola estensione, con una superficie evaporante di mq. 21.181 ed una superficie salante di mq. 2.650, è ancora attiva, grazie all’attività volontaria svolta dal Gruppo Culturale Civiltà Salinara.

Le saline di Cervia e il suo sale dolce

La sua produzione annuale è di circa 1000 quintali di sale di qualità elevatissima, il cui raccolto viene fatto da giugno a settembre, in condizioni ottimali due volte alla settimana, utilizzando gli attrezzi da lavoro tradizionali; oltre a questi, è possibile vedere presso la “Camillone” le garitte un tempo occupate dalle guardie di finanza e le barche di ferro, un tempo chiamate “burchielle”, con cui veniva trasportato il sale lungo i canali fino ai magazzini.

Oltre che per l’attività estrattiva, la Salina Camillone è utilizzata per finalità didattiche e culturali, rappresentando una sorta di museo del sale all’aperto, unico in Italia.

Il prodotto di queste saline, conosciuto come “Sale dolce di Cervia” è usato in cucina dai più noti chef del mondo ed anche in pasticceria e nelle cioccolate per le sue indiscutibili qualità.

Massimo Tommasini, esperto in editoria aziendale e ambiente

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Translate »