Tra i tanti prodotti che porta in tavola l’autunno, c’è anche la noce, un frutto particolarmente gradito a piccoli e grandi che ha vari utilizzi in gastronomia e che viene consumato anche come fine pasto, mescolato ad altra frutta secca.
La noce è la parte commestibile, il gheriglio contenuto all’interno della parte legnosa e dura prodotta dall’omonimo albero originario dell’Asia himalayana, introdotta in Europa in epoca antichissima ed oggi presente in tutto il mondo. Moltissime le varietà di noce che si trovano, sia allo stato naturale che sotto forma di coltivazione più o meno intensiva.
L’albero del noce può essere coltivato sia per la produzione di legno che per quella del frutto; l’albero è vigoroso, con un tronco solido, alto, diritto e maestoso; le foglie sono caduche, il frutto è una drupa composta da un mallo carnoso e fibroso che contiene la noce vera e propria, costituita da due valve che racchiudono il gheriglio.
Frutto commestibile, la noce è un alimento che i nutrizionisti raccomandano di mangiare, seppur con la giusta moderazione; infatti diverse ricerche hanno rivelato che le persone che consumano abitualmente qualche noce hanno maggiore protezione contro rischi derivati da malattie coronariche, grazie all’arginina, un enzima che stimola la produzione di ossido nitrico, indispensabile all’elasticità dei vasi sanguigni.
La noce ha un basso indice glicemico, frutto ideale per i diabetici
Le noci hanno anche un bassissimo indice glicemico, per cui sono particolarmente indicate per chi soffre di diabete; ricche di vitamina B, Omega 3 e Omega 6, sali minerali come calcio, magnesio, acido folico e antiossidanti, sono anche particolarmente indicate per la diminuire le concentrazioni del colesterolo LDL.
Numerosi, studi hanno confermato i benefici di una dieta che comprenda anche un quantitativo di circa 50 grammi quotidiani di noci, che produce mediamente un calo dei livelli di questo tipo di colesterolo cattivo, mantenendo sostanzialmente invariati i valori del colesterolo buono.
Le noci sono molto energetiche essendo ricche di grassi polinsaturi, ma sono altrettanto ricche di antiossidanti che prevengono l’invecchiamento della pelle e delle cellule; tante anche le loro proteine, con un aminoacido, l’argina, che possiede capacità terapeutiche poiché viene trasformato dalle cellule in nitrossido, che previene l’arteriosclerosi.
La noce italiana tra le più apprezzate nel mondo
In Italia abbiamo tante varietà di noci, ma la più diffusa e commercializzata è quella di Sorrento; poi vi sono la Franquette, la Hartley, la Malizia, la Feltrina, Bleggiana, Cerreto, Midland e diverse altre; da qualche anno si stanno realizzando impianti per ottenere la Noce di Romagna.
In cucina la noce trova vari utilizzi; fa parte delle varietà che compongono la frutta secca, ma viene anche usata in granelle per guarnire certe pietanze, particolari salse e condimenti, per condire certi tipi di pane e focacce, per alcune insalate, nella macedonia, sui dolci e biscotti croccanti.
Con le noci ancora all’interno del mallo, raccolte, seconda tradizione nella nottata di San Giovanni, il 24 di Giugno, viene preparato il Nocino, un liquore digestivo antichissimo fatto facendole macerare per mesi nell’alcol zuccherato.