Le pere non sono frutti: sono pomi, cioè falsi frutti, prodotti dalle piante del genere Pyrus.
Sono ricche di zuccheri semplici, con prevalenza di fruttosio, e contengono potassio in quantità.
Sono mature da fine luglio e si conservano al freddo anche per 3 o 4 mesi. Per questa ragione, sono in tavola per buona parte dell’anno: si consumano al naturale, oppure cotte.
Una novità riguarda l’utilizzo della pera nelle diete: agiscono contro i chili di troppo.
Uno studio in questo senso è stato posto in essere dai ricercatori della Louisiana state university: si è accertato che il consumatore abituale di questo pomo è più magro, rispetto a chi invece non ne mangia. Ciò appare palese, anche se il numero di calorie assunte è lo stesso e a parità di attività sportiva svolta.
Pubblica la ricerca la rivista Nutrition and food science.
Pere contro i chili di troppo, come si è svolta la ricerca
I nutrizionisti statunitensi si sono basati su dati raccolti nel corso di nove anni: si trattava del materiale relativo alla ricerca ”National health and nutrition examination survey’. Nel corso del sondaggio 24.808 persone dai 19 anni in su erano state poste sotto analisi. Coloro che si nutrivano inserendo in media una pera al giorno nella loro alimentazione, oppure ne mangiavano abitualmente, erano più magri rispetto ai coetanei.
Perché il dato è interessante? Dal momento che il campione, come detto, assumeva giornalmente una quantità simile di calorie e svolgeva tendenzialmente la stessa quantità di attività fisica: la differenza che si riscontrava riguardava soltanto il frutto. Sapevamo già che le pere sono indicate nelle diete iposodiche, data la sottolineata presenza di potassio, ma questi dati completano il quadro: chi mangia pere, dimagrisce. Come si produce questo fenomeno? Probabilmente, dipende dall’alto contenuto di fibre di questo pomo: esse facilitano la digestione e aumentano il senso di sazietà.