Non tutti sanno che il carato, l’unità di misura della massa usata dai gioielli, è il seme della carruba. Questo seme ha la caratteristica di essere molto omogeneo in termini di peso e dimensioni. Quindi garantiva una sorta di standard molto affidabile per misurare una cosa tanto importante come la massa dei gioielli e dei preziosi. Ma la carruba è a sua volta molto preziosa, perché solo oggi se ne comprende gli alti valori nutritivi e il ricco patrimonio di sostanze e principi preziosi per il nostro organismo. E pensare che per lungo tempo è stata considerata solo per l’alimentazione delle fasce povere della popolazione o come mangime per animali .
Come si presentano le carrube e cosa contengono?
Oltre a pochi grassi e acqua, la carruba ha quasi un 5% di zuccheri. Il resto è suddiviso quasi equamente in zuccheri e fibre. Molto importante è la presenza di minerali come potassio, calcio, sodio, fosforo, magnesio, zinco, rame, manganese, selenio e ferro. Sono anche ricche di vitamine A, B1, B2, B3, B5, B6, B12, C, E, K e J. E poi, hanno anche un buon contenuto di acidi grassi Omega3 e Omega6. Non male per un frutto dall’aria così… povera e rustica.
Come si consuma la carruba?
Si consuma in due modi diversi. E diverse sono anche le sue proprietà. Tanto per dirne una, la farina di carruba è un buon antidiarroico; la carruba consumata fresca è invece un po’ lassativa. Un principio valido per la carruba, fresca o macinata in farina, è il fatto che essendo totalmente priva di glutine non è preclusa ai celiachi.
Domanda diretta: perché fa bene la carruba?
Essendo ricca di calcio e fosforo, è ottima per prevenire l’osteoporosi. Quindi è particolarmente indicata per le donne in menopausa o in gravidanza. Uno studio americano, pubblicato su una nota rivista scientifica molto accreditata, dice che le fibre della carruba fanno diminuire il colesterolo “cattivo” e i trigliceridi nel sangue. Un altro studio, sempre pubblicato negli USA, ha dimostrato che i polifenoli delle carrube contrastano i radicali liberi, con benefici nel rinnovamento cellulare. Inoltre, l’estratto secco della carruba, unito allo zenzero, è un ottimo rimedio per il colon irritabile.
In alcune aree del Mediterraneo e più in generale del Mondo, la carruba è stata utilizzata anche come snack. I bambini, infatti, la adorano.
La adorano anche perché ha un sapore che, con un po’ di fantasia, ricorda quello del cacao. Ma la carruba ha molte più proprietà nutrienti, vitamine e sali minerali, e qualche caloria in meno. Tuttavia, è sempre un alimento abbastanza calorico. Quindi, se da un lato da un certo senso di sazietà, grazie alle fibre, non bisogna esagerare. Bilanciandone il consumo, quindi, può essere di qualche aiuto anche nelle diete, spegnendo sul nascere la voglia di qualche dolcetto. Basta non esagerare.
In effetti, la carruba ha un certo sapore di cacao…
E se mischiamo la farina di carruba con grassi od oli tropicali, viene fuori un composto molto simile al cioccolato tradizionale. Ma a differenza del cioccolato, questo composto non conterrà sostanze psicoattive (eccitanti). Quindi, può essere mangiato anche da coloro che verso il cioccolato hanno allergia o intolleranza.
Ci sono controindicazioni?
Si, certamente, come per qualunque altro alimento: la mancanza di buon senso. Questo per dire che è un alimento che contiene molto zucchero ed è abbastanza calorico. Quindi, persone in sovrappeso o con problemi di glicemia devono prestare attenzione nel non esagerare.
Dove si trova la carruba?
Ecco la nota dolente. Se fino a pochi decenni fa si poteva trovare a buon prezzo ed in gran quantità (almeno nel sud Italia) per via del fatto che era considerato un alimento povero o destinato al consumo degli animali, oggi, quando si riesce a trovarne, è abbastanza costosa. Meglio quindi cercare la farina di carruba, che è facilmente reperibile nei negozi specializzati e anche on line, e prepararsi una ottima bevanda che assmiglia alla “cioccolata” calda.