Gli sport elettronici sono sempre più nelle luci della ribalta: sono sempre più popolari e i premi crescono. Che cosa fanno questi atleti della tastiera? Sono tentati a infrangere le regole, assumendo farmaci, soprattutto per incrementare il loro livello di attenzione.
Si ritiene che si tratti di vero e proprio doping, fenomeno che ora non è più circoscritto agli sport tradizionali. Nei tornei di videogiochi saranno istituiti controlli a campione, proprio come nel ciclismo o nel calcio. La decisione arriva dalla Electronic sports league, la più importante lega di e-gaming, che ha cinque milioni di iscritti.
Sarà intessuta una collaborazione con la Wada, l’autorità mondiale antidoping, in modo da definire la lista delle sostanze da vietare.
Ma da che cosa dipende questa repentina attenzione per lo svolgimento “pulito” del videogioco? Un giocatore di videogiochi, Kory Friesen, ha pubblicato su Youtube un video, nel quale ammetteva di aver assunto uno stimolante: l’Adderall, il quale agisce, appunto, sul deficit di attenzione. Attenzione, per non distogliersi mai dallo svolgimento del gioco. Si tratta di un giocatore professionista, che ha scelto di assumere il farmaco per partecipare a un torneo il cui montepremi era pari a duecentocinquantamila dollari. Organizzava i giochi proprio la Electronic sports league.
Che cos’è l’Adderall
Parliamo di un composto di anfetamine, simile alla dopamina e destinato a coloro che la producono in scarse quantità, come i soggetti affetti da disturbo da deficit di attenzione e iperattività. La dopamina è un neurotrasmettitore.
L’Adderall inibisce le cellule che controllano la quantità di dopamina nel nostro organismo. Con esso il cervello aumenta le informazioni trasmesse, in entrata e in uscita. Aumenta in questo modo la coordinazione tra il cervello e gli arti, così importante nei videogiochi, ma anche i riflessi sono potenziati; la soglia nell’attenzione, poi, si innalza.
Antidoping, perché?
Il concetto fondamentale è che il giocatore è un individuo chiamato ad eccellere con le sue sole forze, caratteristica, questa, che lo pone alla pari con gli altri, che svolgono la stessa attività. Utilizzare sostanze per migliorare le proprie performance è, con ragione, considerato sleale, posto che si smette di combattere ad armi pari. Ciò, da adesso, vale anche per i giochi elettronici.