Approvati i sostituti del pasto per la gestione del peso

Approvati i sostituti del pasto per la gestione del peso

Sostituire il pasto con un alimento completo giova alla nostra dieta. Al termine di una dieta ipocalorica, sostituti del pasto e diete con aumentato tenore proteico contribuiscono al mantenimento della perdita di peso fino a un anno. Lo ha affermato il dottor Roberto Di Battista, specialista in Medicina Interna e Dietologia, in occasione del convegno Pianeta nutrizione & integrazione, che si conclude domani al centro congressi Stella polare di Rho (Milano). La letteratura medica conferma l’efficacia dei sostituti del pasto. Questo sistema per ridurre il peso corporeo è ora preso in considerazione tanto quanto la terapia farmacologica. Autorità di controllo dei vari paesi sottopongono i sostituti del pasto a una precisa regolamentazione. Tali cibi completi e controllati permettono di semplificare scelte alimentari e pianificazione dei pasti, nel caso in cui si abbia l’obiettivo di raggiungere un deficit energetico giornaliero di 500-1.000 kcal.

Le principali linee guida internazionali per la gestione del peso hanno approvato l’uso di pasti sostitutivi. E’ del 2010, poi, l’approvazione da parte dell’European food safety authority (Efsa). Secondo tale autorità, se si pongono sostituti del pasto in luogo di due pasti giornalieri, si può perdere peso nell’ambito delle diete ipocaloriche. Dopo la perdita di peso, poi, il peso corporeo si mantiene invariato sostituendo con i sostituti del pasto uno o due pasti al giorno.

Il sostituto del pasto inoltre, come ha ricordato Di Battista, permette di ottenere l’apporto raccomandato di nutrienti essenziali, in modo che il soggetto sottoposto a dieta ipocalorica non si privi di elementi necessari.

Con i sostituti del pasto si attuano riduzione percentuale del peso, mantenimento del peso perduto nel lungo periodo (un anno), basso tasso di drop-out, cioè abbandono della dieta, nonché assenza di effetti avversi.

Individui con sindrome metabolica

Parliamo ora delle persone con sindrome metabolica: in questi soggetti i sostituti del pasto arricchiti in proteine (1.34 g/kg di peso corporeo) portano a una perdita di massa grassa significativa, mentre la massa magra viene mantenuta.

Dopo un anno di trattamento, nel 64,5% dei casi, non ci sono più i requisiti diagnostici per tale patologia.

Contro l’obesità

Dati, questi, da non sottovalutare, posto che l’obesità colpisce nel mondo 600 milioni di adulti, mentre sono circa 1.3 miliardi i soggetti sovrappeso. Se, poi, ragioniamo sull’entità del fenomeno nell’Unione europea, riscontriamo 68,5 milioni di obesi e 143 milioni in sovrappeso, pari a più del 53% della popolazione.

 

 

About Isabella Lopardi

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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